sabato 29 novembre 2014

Emporio, il richiamo di Zenti va a segno

Fonte: L'Arena.it del 29/11/14

Di Dio: «Spiegherò le mie ragioni in Curia, la scelta di Veronetta è sbagliata» Leso: «Andremo avanti»
La durissima presa di posizione del vescovo Giuseppe Zenti che ha definito «segno di barbarie imperdonabile» una opposizione all'Emporio della solidarietà che la Caritas e la Rete talenti vogliono attivare in via XX Settembre e le rassicurazioni del sindaco Flavio Tosi che ha parlato di «piccola struttura che non porterebbe problemi a Veronetta», non spengono le polemiche sul luogo scelto per aprire il dispensario di beni di prima necessità.
Vittorio Di Dio, vicecapogruppo della lista Tosi, promotore di una raccolta di firme fra i colleghi della maggioranza in cui si chiede un'alternativa a Veronetta non si sente "scomunicato" da Zenti. «In quanto consigliere comunale interpellato dai cittadini», commenta, «spiegherò al vescovo il mio punto di vista e chiarirò che non ho nulla contro la Caritas, alla quale mi inchino per l'aiuto che dà ai bisognosi. La mia posizione», spiega Di Dio, «nasce dall'ascolto della gente che chiede di salvaguardare un minimo di vivibilità che il quartiere rischia di non avere per situazioni già consolidate. Mettere lì un altro attrattore di traffico e di possibili tensioni non mi sembra intelligente, per il luogo, ripeto, non per il progetto in sé... Ognuno quindi tragga le proprie conclusioni».
Non entra in polemica con esponenti della sua stessa maggioranza l'assessore alla politiche sociali Anna Leso che tuttavia conferma «la volontà assoluta di continuare il percorso». E sottolinea: «È un servizio doveroso ai nostri concittadini in un momento di grave difficoltà, non possiamo girarci dall'altra parte». E come le è stato chiesto dalla Giunta, fa sapere di aver già preso contatto con la presidente Daniela Drudi «per illustare velocemente il progetto in prima Circoscrizione. Ma dico subito che sarà un luogo dignitoso che non porterà scompiglio e che anzi garantirà un presidio anche in termini di sicurezza: chi accederà al centro avrà una tessera a punti, dalla quale verrà scalata la spesa, un modo razionale e mirato per aiutare le famiglie».
In circoscrizione anche la minoranza Pd aveva votato contro l'insediamento. «Un servizio così non incentiva certo la marginalità», esclama Orietta Salemi, segretario cittadino, «Però», continua, «è vero che c'è stato un vizio di procedura di cui l'amministrazione comunale sta pagando le conseguenze: un coinvolgimento del quartiere, già in sofferenza, e del Consiglio comunale avrebbe forse portato a una condivisione. Poi una strumentalizzazione ideologica cavalcata da una parte di maggioranza ha alimentato il fraintendimento. E ora si paga lo scotto per aver agito in modo superficiale... In sette anni c'era modo per fare una scelta politica di progetto: si sarebbe trovato un luogo più idoneo e magari se ne poteva anche aprire più di uno».E.S.

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