giovedì 25 settembre 2014

FeSToN di Santa Toscana 26, 27 e 28 settembre 2014

Fonte: Sito Prima Circoscrizione 
La 1a Circoscrizione Centro Storico, in collaborazione con il Comitato Porta Vescovo e con l'Organizzazione di Volontariato FEVOSS, in occasione dell'anniversario della traslazione del corpo di S. Toscana nell'urna posta nella chiesa (29 settembre del 1343), organizza il

FeSToNdi Santa Toscana

ossia la tradizionale Festa di  S. Toscana, affiancata, quest'anno, alla IV edizione della Cena del Buon Vicinato, al fine di favorire la socializzazione dei residenti, che si terrà nei giorni    26 - 27 - 28 settembre 2014 in Piazza XVI Ottobre e via S. Toscana (Porta Vescovo)

Programma:
Venerdi 26 settembre
- ore 18.30   Inaugurazione della Festa
- ore 20.00   Cena del buon vicinato in via Santa Toscana                       (€ 12,50 con prenotazione presso la Portineria Fevoss o il Caffè Columbia)
- ore 21.00   Ballo liscio con animazione e musica di L&A (Accademia Danza Associazione
                       Sportiva Dilettantistica)

Sabato 27 settembre- ore 10.00   Inizio Esposizione Artigianato e Cibo Etnico
- ore 14.00   Mundialito: Torneo di Calcio A5 presso i campi dell'Associazione Sportiva Edera
- ore 16.00   Spettacoli di Intrattenimento
- ore 20.30   Assalto al Palo della Cuccagna (Gara Nazionale)

Domenica 28 settembre
ore 10.00   Inizio Esposizione Artigianato e Cibo Etnico
- ore 11.00   Celebrazione Santa Messa presso la Rettoria di Santa Toscana
- ore 12.00   Aperitivo in Piazza
ore 17.00   Spettacoli di intrattenimento
- ore 20.30   Serata musicale con i Semi Acustici

Gli stands gastronomici sono aperti dalle ore 18.00 
Informazioni e contatti:
Ufficio Culturale 1a Circoscrizione Centro Storico (vedi box a lato)

FEVOSS - Federazione dei Servizi di Volontariato Socio Sanitario Onlus
Via S. Toscana, 9 - 37129 Verona Tel. 045 8002511
Comitato Porta Vescovo Via XX Settembre, 128/A -37129 Verona 

mercoledì 24 settembre 2014

Passalacqua: "non c'è più amianto"

Fonte: L'Arena.it del 21/09/2014
Le opere di bonifica del sito sono state eseguite secondo le procedure richieste da Comune, Provincia, Arpav e Ulss 20

Amianto, esposti, indagini e bonifiche. Il piano di riconversione dell'ex caserma Passalacqua è un'opera imponente, la presenza di eternit, utilizzato in passato e presente in quasi tutti gli edifici «datati», era lo spettro del comitato dei residenti che, nei mesi scorsi, ha depositato due esposti chiedendo alla Procura di verificare che le opere di bonifica eseguite dall'Ati Recupero Passalacqua e Santa Marta fossero in linea con le severissime disposizioni di legge.
E nei giorni scorsi il pm Beatrice Zanotti, dopo un'ulteriore verifica, ha definitivamente messo una pietra tombale sui sospetti e accertato la piena regolarità delle operazioni di smaltimento e bonifica di un sito che è destinato a diventare il parco più grande della città. Indagine in archivio perchè di amianto, lì, non c'è più traccia. Ed era l'unico fascicolo che riguardava l'ex caserma e la gestione del suo futuro (un parco, un centro residenziale culturale e polifunzionale a ridosso dell'Università e nel cuore di Veronetta).
«In tutte le attività dell'impresa, dallo smaltimento alla rimozione», esordisce Luciano Ligozzi, dg dell'Ati, «sono state seguite tutte le indicazioni e le procedure richieste da Comune, Provincia, Arpav e Ulss 20, enti preposti alla sorveglianza». Era noto che all'interno della Passalacqua e della Santa Marta c'era amianto e per questo, prima di iniziare i lavori di demolizione sono state fatte verifiche e campionature. Dati alla mano e analisi, gli stessi che hanno indotto il pm ha chiudere definitivamente il fascicolo, fino ad oggi sono stati eliminati 18mila chili di amianto, 200mila invece i chili di materiale inquinato che è stato regolarmente smaltito.
«La bonifica non è ancora terminata», interviene l'ingegner Giuseppe Mazza, direttore dei lavori, «ci sono ancora probabilmente alcune tubature che verranno eliminate con il procedere dei lavori ma la collaborazione con i “controllori” è totale. Le analisi, anche quelle sulle polveri, sono state fatte in contraddittorio con l'Arpav, le ispezioni e i controlli sono rigorosi. I cumuli di materiale? Sono 50mila metri cubi di detriti bonificati e invece di invadere Veronetta con almeno 5.000 camion per trasportarli sono stati frantumati e saranno utilizzati come sottofondo».F.M.

martedì 23 settembre 2014

Via Carducci: da domani chiuso il primo tratto per lavori

Fonte: Ufficio Stampa Comune di Verona, 23/09/14
Da domani, mercoledì 24 settembre, per cinque giorni, il tratto di via Carducci tra via Seghe San Tomaso e Interrato dell'Acqua Morta sarà chiuso al traffico per lavori urgenti sulla rete fognaria. Il provvedimento è necessario per consentire ad Acque Veronesi di intervenire e porre rimedio ai disagi causati ad abitazioni e negozi della zona.
La Polizia municipale sarà presente per gestire la situazione e prevenire rallentamenti e code.
Considerata la necessità di garantire la raggiungibilità della zona di via Giardini Giusti e via Volta, per tutta la durata dei lavori verrà consentito ai veicoli di percorrere la corsia preferenziale di Interrato dell'Acqua Morta per svoltare a sinistra in via Carducci.

lunedì 22 settembre 2014

Cantiere Passalacqua: una precisazione da Sarmar spa

In merito alla notizia apparsa lunedì 8 settembre sul vostro blog, Sarmar spa, in veste di mandataria e capofila di ATI, intende ribadire che i lavori di riqualificazione all’interno del comparto ex caserme Passalacqua e Santa Marta procedono regolarmente secondo il cronoprogramma concordato con l’amministrazione comunale. Sarmar spa non intende, per rispetto e correttezza, entrare nel merito delle presunte difficoltà economiche attribuite alla Società Cooperativa San Michele. Sarmar spa è una società veronese sana, con bilanci pubblicati e accessibili a tutti, che lavora con passione da oltre 30 anni. Sarmar spa è in grado di garantire, pertanto, tutti gli impegni assunti da ATI per la realizzazione delle opere pubbliche.
Sarmar spa, ufficio comunicazione & marketing.

lunedì 8 settembre 2014

Crisi cantiere Passalacqua: Coop. San Michele a rischio fallimento?

Fonte: Lettera Firmata
Gentile Redazione,
da fonti certe ho appreso che la Società Cooperativa San Michele di Verona ha richiesto al Tribunale di Verona l'avvio della procedura di concordato preventivo prevista dalla "legge fallimentare" e che pertanto - per dirla con gergo giornalistico - naviga in cattive acque, con rischio fallimento.
L'impesa edile Società Cooperativa San Michele fa parte dell' Associazione Temporanea di Impresa (ATI Recupero Passalacqua) insieme a Sarmar srl, Co.Ve.Co. e Aiteco.
Ad oggi il progetto Passalacqua è ampiamente in ritardo rispetto a qualsiasi promessa di completamento lavori fatta negli ultimi 5 anni.
Gli unici cantieri nominalmente attivi al momento sarebbero quelli di Sarmar e appunto Coop.S.Michele, che stanno costruendo le prime palazzine in residenza convenzionata.
La realizzazione del parco pubblico è in alto mare.
La notizia di questa crisi aziendale all'interno dell'ATI Passalacqua pone una serie di interrogativi importanti:
- che ne sarà della costruzione attualmente iniziata dalla Coop.S.Michele? I lavori sono destinati ad interrompersi (come in genere accade in questi casi, in attesa che la procedura di concordato segua i suoi tempi) lasciando uno "scheletro" incompiuto a pochi passi dalle Mura Storiche, in quel sito archeologico tanto controllato e protetto dalla Sovraintendenza?
- che tipo di controllo esercita il Comune di Verona - anche attraverso AGEC che ha indetto il bando di concorso per l'assegnazione dei lavori e venduto il terreno edificabile - sulle ditte che prendono impegni così gravosi in zone così importanti della città di Verona, patrimonio mondiale Unesco proprio per la sua struttura urbana e il suo essere città fortificata?
- cosa intendono fare il sindaco Tosi, il vicesindaco Casali e tutta la Giunta Comunale per risolvere questa situazione di stallo e sbloccare definitivamente il progetto di recupero e riqualificazione delle ex caserme Passalacqua e Santa Marta?
Ricordiamo quando e quanto spesso il sindaco Tosi e tutto il suo entourage si siano riempiti la bocca davanti ai giornalisti tessendo le lodi di questo progetto di recupero unico in Italia o addirittura in Europa: forse è arrivato il momento di fare qualcosa di concreto per risolvere qualche problemino.