martedì 24 giugno 2014

Un'altra Veronetta? resoconto parziale da un partecipante all'incontro

Fonte: lettera firmata
Ieri sera incontro organizzato dal PD sul futuro dei progetti di riqualificazione di Veronetta.
Ecco un breve riassunto in libertà di ciò che mi ricordo sia stato detto, lascio ad altri la possibilità di aggiungere o correggere.
Passalacqua-Santa Marta:
1) a breve la demolizione della vecchia torre piezometrica per l'acqua
2) poi dovrebbe essere demolita anche l'ultima palazzina Americana della vecchia caserma rimasta in piedi: anche la sovrintendenza ha capito che non c'è nulla da conservare
3) parco: entro l'estate dovrebbe essere pronto il progetto definitivo dello studio Olandese West 8, entro il 2014 dovrebbe arrivare il progetto esecutivo per poter iniziare i lavori; tempo stimato dai tecnici 3 anni, quindi se ne conclude che il parco sarà pronto ad inizio 2018!
4) dei vari siti archeologici ritrovati scavando, solo uno verrà conservato all'interno del parco in quanto degno di nota (non ricordo esattamente cosa fosse, prego chi ricorda di farmelo sapere nei commenti)
5) anche nella zona dove sorgerà il parcheggio interrato di fronte al polo Zanotto sono stati ritrovati i resti della vecchia fiera dell'800 - come era previsto. L'impatto di tale ritrovamenti sul cantiere non mi è chiaro
6) per la prima parte di parco, il cui progetto è già pronto (quello da porta Vescovo al Bastione delle Maddalene) i lavori dovrebbero iniziare verso ottobre 2014 per terminare entro il 2015 - speriamo!
7) i locali del bastione delle Maddalene verranno utilizzati come centro documentale per esibire stampe, plastici e documenti su come era l'area delle ex caserme in passato: a mio parere questa è proprio una scelta sbagliata! il bastione è un monumento di eccezionale bellezza ed unicità, andrebbe valorizzato e vitalizzato con una funzione centrale che lo rendesse frequentato e vivo. La proposta attuale non mi sembra garantire la giusta attrattività né per gli studenti (che vivranno a poche decine di metri) né per i residenti.
8) il completamento della riqualificazione di porta Vescovo rimane al momento fuori dal mastodontico intervento Passalacqua-Santa Marta, che arriva lì vicino ma si ferma ad un passo
9) Palazzo Bocca-Trezza (ex Istituto d'Arte Nani): il Comune non ha ancora deciso cosa fare del corpo principale, ossia il palazzo storico di grande valore artistico. Non esclude nessuna possibilità, quindi nemmeno quello di venderlo (o meglio alienarlo) a privati.
I due fabbricati minori ed il giardino invece verranno mantenuti dal Comune: uno verrà adibito a "guardiania", cioè  "casa del custode" dico io; sull'altro (la ex Casa del Fascio che si affaccia su via XX Settembre) è scontro di progetti. Il Comune sta cercando con Caritas di creare lì l'Emporio della Solidarietà (dopo che è fallita l'ipotesi di S.Maria Rocca Maggiore), ma il PD contesta questa scelta per motivazioni logistiche (via XX settembre è già iper trafficata) e di opportunità geografica. Personalmente sono daccordo che non sia la sede migliore per l'Emporio.
Per quanto riguarda il palazzo storico, sono state fatte varie e disparate proposte-con l'intento di mantenerlo pubblico, tra cui anche quella di coinvolgere l'università in quanto molto vicino al "campus"... ma le idee sono rimaste inevitabilmente un po' fluttuanti
10) c'è stato anche un accenno al parco delle Mura, ma mi sembrava per lo più una citazione dal volantino che reclamizzava l'incontro
11) Ad inizio incontro il PD chiedeva di capire dove sarebbe stata costruita la sala civica che manca al quartiere, dopo 2 ore di dibattito non ho capito dove si costruirà: qualcuno è stato più attento di me? :-)
12) Il dibattito è stato a mio avviso poco dibattuto in quanto monopolizzato da (troppo?) lunghi interventi di alcuni del pubblico in sala che anzichè porre domande per avere risposte hanno voluto sostituirsi ai relatori, spesso affrontando temi diversi da quello per cui ci eravamo trovati (un po' di polemica politica era inevitabile, visto che l'incontro è stato organizzato dall'opposizione dichiaratamente per raccogliere materiale in vista di pubblicare una propria posizione ufficiale, però ci vuole anche rispetto per chi è venuto per discutere di un argomento preciso...)
13) Una nota anche per l'intervento consueto dei rappresentanti dello storico Comitato Passalacqua che in passato si sarà sicuramente battuto per difendere l'area da un certo tipo di intervento, ma che ora mi sembra partecipi a incontri di questo tipo con intento per lo più polemico, quando in realtà secondo me potrebbero concentrare le loro grandi energie, passione e conoscenze per muovere critiche specifiche  e costruttive al progetto in corso, cercando di sensibilizzare l'opinione pubblica e premere per ottenere qualcosa partendo da quello che c'è (questa è solo una mia opinione personale)

Ringrazio per questo spazio e per chi vorrà dibattere sul tema
Massimo De Luca

lunedì 23 giugno 2014

Un'altra Veronetta? incontro pubblico alla Fevoss

Fonte: sito pdverona.it
Si parla spesso male di Veronetta. Eppure è il quartiere in cui sono in atto o sono previsti interventi di grande impatto che possono cambiarne il volto e la composizione sociale. Passalacqua e Santa Marta sono i principali, il Parco della Mura può farla diventare ancor più meta turistica. E altri palazzi sono in attesa di destinazione, come Palazzo Bocca Trezza.
Ma a che punto sono i progetti e i lavori? E, soprattutto, gli attuali abitanti di Veronetta ne avranno vantaggio o disagio?
Lunedì 23 giugno, alle 21 in sala Fevoss (v.Santa Toscana,9), organizziamo un incontro aperto a tutti per saperne di più e parlare direttamente con i protagonisti della trasformazione: l’Amministrazione comunale, l’Università, le imprese private.
Poi, trarremo le nostre conclusioni.
Circolo PD Centro Storico

"Un'altra Veronetta?" incontro pubblico lunedì 23 giugno in Sala Fevoss Eventi a Verona
Interverranno: il vicesindaco Stefano Casali; il Direttore generale dell'Università degli Studi Giulio Coggiola Pittonio; l'architetto Pierluigi Grigoletti; il rappresentante dell'Ati Passalacqua Maurizio Ligozzi e il responsabile dei lavori Giuseppe Mazza.


giovedì 19 giugno 2014

Veronetta, el bareto chiede consulensa a un simiòto

Fonte: larena.it del 18/06/14 "La posta della Olga"

«La speciale commissione del bareto che si interessa di "Viabilità e Imbugamenti"» scrive la Olga «è tornata a riunirsi con la partecipazione straordinaria di un simiòto gentilmente prestato dal Parco Zoo del Garda. Si tratta di un simiòto che, pur non avendo il dono della parola, si spiega a gesti e conosce le lettere dell'alfabeto per cui se gliele ritagli e gliele metti davanti, riesce a comporre frasi semplici e per niente sgrammaticate. La scommessa del capo della commissione, el ragionier Dolimàn, era di dimostrare che se in Comune le decisioni sulla viabilità fossero affidate a un simiòto, la chiusura di via Carducci non paralizzerebbe Veronetta come sta succedendo e succederà per tutta l'estate».
«El simiòto, uno scimpanzè, dopo aver bevuto un fiasco de clinto, con l'aiuto delle lettere dell'alfabeto ed esprimendosi in veronese s-cèto, ha detto che solo un cercopitèco (c'è rivalità tra le due specie) può pensare di chiudere una via di Veronetta per tre mesi senza preoccuparsi di aprirne altre per dare sfogo al traffico. "Tra noaltri simiòti alfabetizzati dello zoo - ha proseguito, sghimando di tanto in tanto le gambe della Beresina che in pié su una carega stava pulendo una plafoniera - si discute spesso delle decisioni del Comune di Verona sulla viabilità e se disémo che se fùssimo noaltri a comandàr, no faréssimo certe putanade come quella de seràr de novo lungadige Capuleti, de vèrzar el cantiér in Largo Divisione Pasubio, de impedìr che le auto da via Raggio di Sole le possa andàr sul ponte San Francesco come 'na olta" e, dopo tutto questo, de seràr anca via Carducci».
«El simiòto, dopo aver fatto 'na capriola indrìo par ricordàrse de èssar un simiòto, l'à dito ancora che "ghe sarà da sganassàr quando al casìn generale si zonteranno le chiusure serali di parte del lungadige par via degli spettacoli del Teatro Romano". Alla domanda del ragionier Dolimàn "Allora che solussioni vedarésselo, signor simiòto?", sempre con l'aiuto delle lettere ha risposto che, se dipendesse da lu, par far fronte all'emergensa el stuparìa i cantieri che i va avanti da massa ani e el verzarìa la ztl. "So - ha concluso - de dir 'na bastiéma, ma a mali estremi ghe vol estremi rimedi". In ogni caso l'à dito che si riunirà con i suoi compagni simiòti per affrontare il problema nei dettagli e poi riferirà alla comissión».
Silvino Gonzato

mercoledì 18 giugno 2014

Chiusura via Carducci: è caos

Verona, le previsioni peggiori si sono avverate: i cantieri su strada creano il caos a Veronetta

Fonte: Corriere di Verona del 17/06/14
  
Via Carducci off limits: è subito bagarre Serpentone d’auto e vigili sotto attacco 

La chiusura durerà tre mesi. L’accusa: «Ma qui c’è sempre traffico». E da martedì partono i lavori anche in largo Divisione Pasubio

 Benvenuti alla sagra della «manovra d’emergenza», del «vigile sotto attacco» e dell’«automobilista spazientito». Tutti invitati, da lunedì e per i prossimi tre mesi. Basta mettersi al volante e provare l’ebbrezza di una mattinata in coda a passo di lumaca. Effetti «collaterali» ampiamente previsti per la chiusura al traffico di via Carducci, nel tratto compreso tra interrato dell’Acqua Morta e piazza Bernardi. Tre mesi di lavori improrogabili per il rifacimento dei sottoservizi di acqua, gas e fognatura. E tutto intorno, già da ieri mattina, è stato un incolonnamento.
A testimonianza di quanto la via sia diventata ormai una vera e propria arteria strategica per i collegamenti est-ovest. «È stata una giornata particolarmente impegnativa dal punto di vista della gestione della viabilità, con code notevoli - ha commentato a fine giornata il comandante della polizia municipale, Luigi Altamura -. I cittadini devono rendersi conto che lo scenario sarà questo per le prossime settimane e devono cercare percorsi alternativi a meno che non vogliano impiegare dai 10 ai 15 minuti per percorrere Interrato dell’Acqua Morta». Ed è stato proprio lì che si sono registrati i disagi più pesanti per chi si è messo in viaggio dalla parte Ovest della città per raggiungere il centro o la zona Est. Un unico «serpentone bicefalo» da ponte Pietra fino a ponte Navi: code sia in lungadige Re Teodorico sia in piazza Isolo. E gli sguardi increduli di quei conducenti che, arrivati all’altezza di via Carducci, sgranavano gli occhi alla vista delle transenne. «Ma cosa vuol dire che non si può passare? Ma che maniera è questa di fare i lavori? Non un avviso, non un cartello», si lamentava con i vigili un ragazzo al volante di una Ford. Alla faccia degli articoli e dei servizi televisivi dei giorni scorsi, delle informazioni sui siti internet e della buona educazione. Qualcuno in piazza Isolo ha tentato anche di giocarsi la carta del «permesso speciale» di svolta a sinistra in via Carducci, superando la colonna grazie alla corsia preferenziale. Ma arrivato all’altezza del semaforo si è visto costretto a mettere la freccia a destra e a fare i conti con la pazienza di quegli automobilisti che pochi secondi prima l’avevano visto «sfrecciare» accanto alle loro vetture ferme in coda. «Non sapevo che ci fossero i lavori», provava a giustificarsi nel tentativo di impietosire chi gli avrebbe potuto cedere il passo. Scene simili anche a pochi metri di distanza, all’incrocio tra lungadige Re Teodorico e ponte Nuovo dove i vigili soffiavano a pieni polmoni nei loro fischietti nel disperato tentativo di velocizzare lo scorrimento dei veicoli e di evitare che gli «indecisi» intasassero tutto quanto. «Mezz’ora dalla Giarina a qui - si lamentava una signora -. Ma non diamo la colpa ai lavori. Questa zona è sempre da bollino rosso».
Diverso l’umore di chi era diretto verso borgo Trento: sia in via Santa Chiara che in Interrato dell’Acqua Morta, il traffico in quella direzione è rimasto sempre scorrevole. «Il consiglio per evitare di rimanere bloccati in coda è quello di prendere la circonvallazione esterna - ha ricordato il comandante Altamura - anche perché la situazione in centro è messa duramente sotto pressione dal cantiere di lungadige Capuleti». E da martedì 17 aprirà anche il cantiere in largo Divisione Pasubio, con il restringimento da quattro a tre carreggiate. Armarsi di pazienza e studiare percorsi alternativi rimangono le soluzioni migliori. Fino al 31 agosto via Carducci rimarrà chiusa al traffico, come vicolo cieco Pozza, via Scrimiari (tra il civico 48 e via Carducci), via Paradiso e vicolo Bogon. Invertito il senso unico in via San Vitale (nel tratto e con direzione da via Trezza e via Seminario), vicolo Scrimiari e vicoletto Scrimiari. Nuovo senso unico in via Carducci (nel tratto e con direzione da Ponte Nuovo a Interrato dell’Acqua Morta). Divieto di transito in via San Vitale (tra vicolo Scrimiari e via Carducci) e in via Seminario.


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