martedì 17 dicembre 2013

Mini appartamenti nelle ex scuole di via XX Settembre

Fonte: Corriere di Verona.it del 17/12/2013
Sarà la Cassa Depositi e Prestiti ad acquistare dal Comune di Verona l’ex sede delle scuole Bom Brenzoni in via XX Settembre, edificio che Palazzo Barbieri stava vanamente cercando di cedere ormai da diversi anni. Un’operazione simile a quella fatta a Firenze da Matteo Renzi con la vendita del teatro comunale. L’offerta della Cassa per le ex scuole è di poco più di 5 milioni di euro. Una volta acquisito, il comparto sarà ristrutturato e riutilizzato e l’ipotesi prevalente, al momento, sembra essere quella della realizzazione di una serie di mini-alloggi da affittare agli studenti universitari, magari aggiungendovi qualche altra struttura collegabile con l’ateneo. La delibera di vendita sarà varata nel corso di una riunione straordinaria della giunta comunale di Verona, già convocata per martedì mattina. Dopo la cessione, Palazzo Peccana (questo il nome dell’edificio) potrà ospitare sia abitazioni che negozi ed uffici.
[...]

mercoledì 4 dicembre 2013

Ex Nani, la palazzina affidata ai volontari

Fonte: L'Arena.it del 04/12/13
Per i giardini dell'ex Nani di via XX Settembre, il Comune vede e rilancia. E affida alla circoscrizione oltre all'area esterna, diventata  tristemente nota come zona di spaccio di droga ed evitata da tempo da bimbi e anziani a causa del degrado, anche l'usufrutto della palazzina. Un'area di circa quaranta metri quadri, il solo piano terra, che potrà essere utilizzata dall'associazione che prenderà in gestione l'area, assicurando una presenza giornaliera e  il controllo e sulle frequentazioni.
La richiesta di affidamento alla circoscrizione di questi giardini di Veronetta, alla luce di una situazione di illegalità diffusa denunciata più volte dai residenti, era partita qualche mese fa dal parlamentino del centro con una mozione a firma della consigliera Pd Gloriana Ferrarese. Una proposta che il Consiglio di circoscrizione ha approvato all'unanimità e che la presidente Daniela Drudi ha poi portato avanti a Palazzo Barbieri. Gli spazi interni rappresentano un indispensabile appoggio logistico per i servizi igienici e una sala potrà essere utilizzata come spazio ricreativo e per incontri o riunioni.
Gli uffici della circoscrizione faranno nelle prossime settimane esamineranno le richieste delle associazioni disponibili a prendersi cura dell'area e ne affideranno poi la gestione in base ai risultati di questo studio. E dalle prime settimane del 2014 i giardini dell'ex Nani potrebbero già godere delle cure dei volontari.
I fondi a disposizione del parlamentino del centro per questo progetto - almeno al momento - rimangono comunque gli stessi, a fronte della nuova area acquisita: 16mila euro con i quali si dovranno gestire anche i giardini di Salita San Sepolcro e Corte del Duca.
«La coperta è quella che è», commenta la presidente Drudi, «e dobbiamo ottimizzare le risorse. Rimane il fatto che in Consiglio abbiamo approvato un ordine del giorno che chiede più fondi per la gestione di parchi e strade e per il sociale. Appena approvato il bilancio in Comune, torneremo alla carica». I.N.

mercoledì 20 novembre 2013

domenica 17 novembre 2013

Parco Passalacqua in alto mare...

L'ex vice-sindaco Giacino aveva promesso che la prima parte del parco del progetto di riqualificazione Passalacqua-Santa Marta (la parte del bastione delle Maddalene) sarebbe stata pronta entro l'anno (in precedenza Giacino aveva promesso anche che sarebbe stata pronta entro la primavera di quest'anno e l'anno prima ancora l'aveva dato per pronto per la primavera del 2012...).
A giudicare da queste foto, c' è ancora molto da fare per rispettare queste promesse; quando poi cambiano gli uomini è sempre colpa del predecessore, quindi...
In compenso anche le costruzioni dell'edilizia convenzionata sono solo all'inizio, mentre quelle dell'edilizia sovvenzionata (social housing, come diceva sempre Giacino) non sono proprio iniziate. Accanto alla Santa Marta è stata messa in luce una pavimentazione proprio dove avrebbe dovuto sorgere la palazzina per l'affitto a canone agevolato.


 


giovedì 17 ottobre 2013

Droga sulla Scalone XVI Ottobre

Fonte: L'arena.it del 17/10/2013
"Studenti, lo sballo prima di entrare a scuola" ALLARME DROGA A VERONETTA. Il problema segnalato durante l'incontro «A tu per tu nei quartieri» promosso dal Comune. L'area piena di carte per confezionare dosi. Lo spaccio sullo Scalone XVI Ottobre e nel parco di Alto San Nazaro. Una residente: «È un via vai di ragazzi tutte le mattine»
Vanno a rifornirsi di droga la mattina presto, prima dell'inizio della scuola. E sono giovani, a volte giovanissimi. Lo spaccio di sostanze stupefacenti sullo Scalone XVI Ottobre e nel parco di Alto San Nazaro, a Veronetta, non conosce orari. Ma c'è un momento della giornata in cui il via vai di giovani che sale e scende dalla ripida scalinata è particolarmente sostenuto; quello, apparentemente inusuale per lo sballo, delle prime ore del mattino. E i clienti sono per lo più gli studenti delle scuole superiori della zona e non solo. «Ci sono un sacco di ragazzi che ogni giorno salgono in fretta le scale anche prima delle otto e ridiscendono subito dopo: zaino in spalla, diretti a scuola con il carico di droga evidentemente al seguito. In cima allo scalone notiamo movimenti e giri particolari, vediamo che lasciano le dosi in determinati punti», è la denuncia di alcuni residenti della zona. «Una mattina ho assistito ad una brutta scena. Erano in due, il più piccolo avrà avuto dodici anni al massimo e faticava a reggersi in piedi: era l'altro a doverlo sorreggere», aggiunge una donna. «Più che il parco, punto nevralgico è la piazzetta in cima allo scalone», aggiunge un'altra residente, che abita proprio nelle nuove palazzine di Alto San Nazaro. Un cartello indica che l'area è videosorvegliata. Ed in effetti si possono vedere almeno tre telecamere, tra quelle private collocate vicino ai portoncini dei condomini, ed una fissata su un lampione e puntata sulla scalinata. Eppure i segni dello spaccio e del consumo sono evidenti e sparsi un po' ovunque. Oltre a qualche lattina di birra vuota, sui gradoni della piazzetta dove è possibile stare perfettamente nascosti dalla pietra, ci sono frammenti della carta usata per confezionare le dosi. Bottigliette di plastica piene a metà d'acqua, chiuse con la stagnola e forate da una parte e sopra il tappo: si tratta di rudimentali bong - pipe ad acqua - utilizzati per fumare hashish amplificandone gli effetti. E ancora, confezioni vuote di siringhe e alcuni blister senza più compresse di Rivotril, un farmaco antiepilettico a base di benzodiazepina - venduto in farmacia solo dietro ricetta medica personale e valida 30 giorni dalla prescrizione - considerato la nuova droga di strada: assunta insieme all'alcol da effetti simili all'eroina. Il problema, che riguarda lo scalone e più in generale il parco di Alto San Nazaro, la zona delle mura, è stato sollevato l'altra sera durante il primo incontro del ciclo di appuntamenti serali «A tu per tu nei quartieri», promosso dall'assessore al Decentramento Antonio Lella, che ha come obiettivo l'«ascolto attivo« dei cittadini, al fine di raccogliere suggerimenti e segnalazioni su tematiche relative alla vita del quartiere. Anche il parco - con erba, per lo più trioglio, incolta e non recintato è frequentato da alcuni giovani consumatori. Ieri, due quindicenni erano seduti su una panchina del parco a fumare: ai loro piedi, mozziconi di sigarette e di spinelli. Ilaria Noro

martedì 15 ottobre 2013

Veronetta: l'immagine e la sostanza

Sicura sì, sicura no. Su Veronetta ora tutti vogliono dire la loro (e anch’io): ha cominciato la televisione di Stato con un servizio un po’ terroristico, poi una Commissione alla sicurezza locale che tentenna e coglie la palla al balzo per portare a conoscenza le difficoltà a lavorare… e allora ecco il fronte della politica locale “di governo” che ridimensiona tutto, nessun problema, nessuna emergenza, tutto bene… i controlli recenti lo dimostrano, nulla di irregolare…
Eppure la cronaca dell’ultimo mese a Veronetta parla di qualcosa che forse non va (droga nei negozi e nei giardini, arresti, retate…), ma paradossalmente lo Polizia dice che dopo i gli interventi ora è tutto a posto… e per fortuna! Forse non è diverso da altre zone della città, eppure nell’immaginario dei Veronesi (ma non solo…) Veronetta è la zona degradata del centro.
Veronetta sembrerebbe condannata ad essere o vittima di stereotipo (anche chi non la conosce sa che è sicuramente una brutta zona) o di strumentalizzazione politica ed ideologica: c’è chi dice che grazie ai controlli (che sarebbero stati intensificati rispetto ad un tempo…) ora è tutto a posto, altri che criticano i troppi controlli e la politica del terrore e delle ronde con l’esercito…
Ci sono poi quelli che hanno il dente avvelenato per le nuove costruzioni “di lusso” (anche se a me l’edilizia sovvenzionata e convenzionata, housing sociale non sembrano di lusso): come se a Veronetta non fosse concesso costruire qualcosa di nuovo, di bello, di moderno (restando sempre nei limiti imposti dal paesaggio del centro storico), come se a Veronetta dovessimo tutti vivere in case vecchie e scomode, non ristrutturate, che di certo non invogliano i Veronesi a tornare a viverci. Come se Veronetta non potesse trarre giovamento da una riqualificazione – con edifici nuovi ed antichi, ma ristrutturati e riqualificati – in modo da diventare un quartiere attraente anche per altre tipologie di residenti.
Al momento Veronetta è popolata per lo più da studenti, stranieri ed anziani Veronesi che hanno vissuto tutta la vita qui e non se la sentono di andarsene. Si fatica a trovare giovani famiglie Italiane.
Veronetta è "il quartiere degli stranieri".
Quando si dice che Veronetta potrebbe diventare un esempio di integrazione, un laboratorio culturale che sia un modello di rispetto e conoscenza reciproca di valori e tradizioni, non viene sottolineato un problema: in questo progetto mancano i Veronesi.
Come possiamo integrarci con gli stranieri se non ci sono Veronesi? Forse Veronetta può diventare un centro di integrazione tra diversi tipi di stranieri: far convivere Cinesi, Senegalesi, Pachistani, Srilankesi, Rumeni, Ukraini, Marocchini etc. potrebbe non essere così semplice come sembra - sono tutti caratterizzati dall’essere “stranieri”, ma le loro culture sono profondamente diverse. Forse questa integrazione in parte già c’è, ma la mia impressione è che si possa fare ancora qualcosa anche in questo senso…
Eppure la vera integrazione con la città si avrà quando ci saranno anche i Veronesi, come accade in tutti gli altri quartieri della città.
Il fatto che Veronetta sia frequentata da una percentuale molto alta di popolazione “di passaggio” quali stranieri (che in tempo di crisi fanno ancora più fatica a radicarsi) o studenti può essere una risorsa, ma un quartiere ha bisogno anche di una popolazione residente stabile che porti avanti progetti di lungo periodo con energia, sviluppando esigenze diverse che possano trovare risposte localmente.
Lo stato di abbandono di alcune zone del quartiere parla di questa precarietà: chi guarda la propria strada con l’orizzonte di qualche mese o al più qualche anno sarà meno invogliato a migliorarla, investirci per lasciare qualcosa di migliore ai propri figli: i propri figli li sogna altrove.
Pertanto, la questione non è se per sentirsi sicuri a Veronetta bisogna essere maschi, grandi e grossi o se anche una donna sola può camminare la sera. Dire “Io non ho paura” non basta; bisogna poter dire “Non c’è nulla di cui aver paura”.
Per tornare agli esempi fatti in altri commenti, ciò che conta è che se qualcuno fischia ad una bella ragazza non si crei intorno a lui un ambiente per cui quello si senta giustificato ad insistere se i suoi apprezzamenti non sono graditi: questo vale sia per gli Italiani che per gli stranieri. Ora, qualcuno sostiene che a Veronetta – o meglio in una zona precisa verso porta Vescovo – questo rischio ci sia. Invito tutti – Italiani e stranieri – ad andare a vedere e verificare se questo sia vero… più gente ci sarà per le strade più sicurezza e più possibilità di integrazione ci saranno.
Invito anche chi ha responsabilità di prendere decisioni – a qualsiasi livello, dal Comune alla Circoscrizione fino alle associazioni – a favorire questa vitalità positiva del quartiere.
Allora Veronetta potrà tornare ad essere la vera nuova Verona.
M.Righetti

lunedì 14 ottobre 2013

Veronetta, un quartiere tranquillo per il Tg1 è il Bronx

 Pubblichiamo un altro commento al servizio del TG1 sulla sicurezza a Veronetta


Post sul blog AlLupAlLupo di Luca Romeo del 25 Settembre 2013

Vita a Veronetta: un altro punto di vista

A seguito del recente clamore mediatico e politico sulla poca sicurezza (vera o presunta) del quartiere Veronetta, aumenta il numero di chi ha voglia di dire la sua e raccontare la propria esperienza diretta, vissuta di persona e non vista attraverso la lente delle telecamere di una televisione nazionali in cerca di ascolti.
Questo il punto di vista di una residente cittadina straniera, che vive da anni a Veronetta.

Dal blog CollettivoAlma, "Racconti dal pianeta Veronetta. Un risveglio" di Marina Sorina

...e tra blog e bloggers inizia un dibattito genuino che ha al centro l'interesse per il quartiere e la voglia di renderlo sempre più vivo ed accogliente.

giovedì 10 ottobre 2013

PromenadeVerona, arte e cultura anche a Veronetta

Fonte: sito www.promenadeverona.org
Promenade Verona: percorso di eventi, mostre d’arte e iniziative culturali nei luoghi propri della creatività e dell’arte di Verona durante la Arts & Design Week, dal 10 al 15 ottobre 2013.

I protagonisti a Veronetta:

BEYOND FACTORY

Collettiva degli artisti Federico Ferrarini, Marcello Gobbi, Denis Riva, Giorgio Tentolini insieme ad opere scelte degli studenti dell'Accademia di Belle Arti di Verona e dell'ABAV Design School. Un incontro espositivo fra Artisti già affermati e Artisti del futuro. Uno scambio fra pittura, scultura (ben tre gli artisti rappresentati) e design. In uno spazio espositivo del 1600, colloquieranno coi visitatori gli Artisti di oggi e di un futuro prossimo. Delle immagini ripercorreranno la strada fatta dall'Associazione a livello internazionale: esposizioni in Cina, Marocco, Baltimora, Formentera, Palazzo della Ragione, Palazzo Carlotti etc. Vi attendiamo per un brindisi con i vini della Beyond Selection.

http://www.beyond-factory.it/  Via Timavo, 5, Verona

 Mimic Design

Esposizione di oggetti, prototipi e modelli costruiti con vari materiali (orologi, lampade, giocattoli, gadget e altro). Proiezione di lavori realizzati: plastici architettonici, modelli di mobili, rendering (modellazione 3D) e altro. Presentazione attraverso esempi concreti della metodologia di lavoro e del processo che dall'idea porta al prodotto.Via Scrimiari, 48, Verona

Laboratorio di Luce

L'ambiente semplice ed accogliente, arredato in differenti spazi espositivi vi faciliterà nella scelta illuminotecnica.Il personale competente e qualificato, sarà in grado di offrirvi un servizio di consulenza gratuita in modo da soddisfare ogni esigenza, garantendo una illuminazione adatta sia per l'abitazione privata che per le zone pubbliche con soluzioni sempre nuove ed originali. Inoltre offriamo la possibilità, dove necessario, la realizzazione di progetti, di studi illumino tecnici e rendering rispettando le normative vigenti.Via Muro Padri, Verona

Corinna Ferrarese - Artista

Visione dei dipinti e dell'atelierVia XX Settembre, 33, Verona Art Frigò
arredare con la fotografia. Design Fotografico: fotografia in grandi dimensioni per innovare e trasformare spazi abitativi e mobili, non solo usati. E’ la nuova idea, esportabile a domicilio, di Art Frigò.
Innovare gli spazi esistenti riutilizzando oggetti vissuti ma ancora funzionali, trasformandone il design e l’
immagine abituale senza intervenire con interventi di ristrutturazione. Oggetti di uso quotidiano, come arredi elettrodomestici, lampade, perdono la loro forzata funzionalità per assumere una veste visionaria, immaginifica e perché no, sognante. Via XX Settembre, 33/a, Verona

MA.R.CO. Arte RestauroVia XX Settembre, 35/A, Verona

DEPOSITOA

ALL ' INTERNO DI DEPOSITOA SARANNO ESPOSTI DIVERSI ARREDI E OPERE DAL MODERNARIATO AD OPERE CONTEMPORANEE. IL GIORNO 11 OTTOBRE DALLE 18.00 PRESENTERMO UNA PERFORMANCE DAL VIVO DELL'ARTISTA BILJANA BOSNJAKOVIC.Via XX Settembre, 35/B, Verona

STHANDIER DESIGN

-DESIGN-ON-DEMAND: Showroom dei mobili ed oggetti realizzati.
-Visualizzazione del metodo di lavoro e dei prototipi dei progetti di prossima realizzazione.Via XX Settembre, 64, Verona

martedì 8 ottobre 2013

La Prima Commissione Consiliare parla della sicurezza a Veronetta

Fonte: Sito Internet Comune di Verona
Registrazione audio della seduta del Prima Commissione Consiliare del 03/10/2013 su "Dibattito ed approfondimenti circa il sopralluogo effettuato dalla Commissione Prima in data 01/10/2013 presso il quartiere di Veronetta".
Clicca qui per ascoltare la registrazione sulla sicurezza a Veronetta

lunedì 7 ottobre 2013

A tu per tu con Veronetta


Fonte: Sito Comune di Verona
In continuazione della serie di eventi dal titolo "A tu per tu nei quartieri", martedì 15 ottobre p.v. alle ore 21.00 presso il Centro di Socializzazione "Santa Toscana" (via S. Toscana, 9) si terrà una serata, promossa dall'Assessorato al Decentramento, dedicata all'incontro attivo con i cittadini al fine di raccogliere suggerimenti e segnalazioni su tematiche di carattere locale; è prevista la presenza di rappresentanti di altri Assessorati, delle Aziende Partecipate AMIA, AGEC, Acque Veronesi, AGSM.

sabato 5 ottobre 2013

Sorpresa, muro romano all'ex Passalacqua

Fonte: L'Arena.it del 05/10/2013
RITROVAMENTO. Nella zona non c'era alcun sentore che potessero emergere reperti: invece, oltre alle pietre, sono state rinvenute anche ossa di corpi umani. La responsabile della tutela della Sovrintendenza Bruno: «Potrebbe trattarsi di una villa romana o di una necropoli, per capire servono altre indagini» 
Lo scavo raggiunge una profondità di un paio di metri, forse qualcosa meno. E dalla terra mossa riaffiorano alcune pietre, poi altre ancora e poi ancora un muro. Un antico muro romano, piuttosto malridotto e sbrecciato, ma ancora compatto. A sorpresa, il cantiere della Passalacqua a Veronetta restituisce alcuni reperti romani su cui, ora, sta lavorando la Soprintendenza. Nella zona, e più specificamente nell'area in cui è stato deciso di edificare, non c'era sentore che potessero emergere dei resti archeologici. Sicuramente non risalenti al periodo romanico. E invece, qualche giorno fa, l'inedito ritrovamento che ha dato un bel po' di lavoro agli archeologi che da quasi un anno sono comunque già operativi nella zona per le normali operazioni di bonifica. A quale tipo di costruzione appartengano le antiche pietre venute alla luce a distanza di così tanto tempo, è ancora presto per saperlo. Da un primo sopralluogo fatto dalla funzionaria responsabile della tutela della Soprintendenza ai beni archeologici, Brunella Bruno, emergono però alcune ipotesi. Che portano ad una villa romana oppure ad una sorta di necropoli. Oltre alle pietre, infatti, sono state rinvenute anche delle ossa. Non scheletri completi ma dei frammenti di resti umani «che per come sono stati rinvenuti potrebbero far pensare proprio ad una o più sepolture», prosegue Bruno, facendo capire che si potrebbe trattare addirittura di un'area funeraria. «Ancora, però, non abbiamo la minima idea di che cosa possa essere e significare ciò che abbiamo trovato: è troppo presto e ci vorranno almeno un paio di settimane per poter essere più precisi. L'epoca, però, quella sì direi che è certa», tiene a precisare Bruno. Tra le altre ipotesi, quella della domus romana. Una casa in un luogo dove, però, nemmeno studiosi e archeologici si aspettavano di trovarne. «Più che di una casa, si tratterebbe in questo caso di una villa. Un'abitazione sub-urbana; costruita cioè fuori dall'area abitata», aggiunge. Ad oggi, gli scavi non permettono di formulare trovare una risposta univoca. E per questo la Soprintendenza ha ordinato un ampliamento della zona di studio. Si tratta di un supplemento d'indagine che però non andrà ad intralciare il lavoro del cantiere e, almeno per il momento, le operazioni di costruzione delle palazzine all'ex caserma Passalacqua - il cui cantiere è unito e complementare a quello dell'ex caserma Santa Marta da cui infatti si accede all'area - potranno proseguire secondo la tabella di marcia programmata. «Non c'è nessun blocco al cantiere. Gli accertamenti che stiamo eseguendo in questi giorni, ad un metro e mezzo, due dal livello della strada, proseguono nell'ambito della normale assistenza archeologica già presente nel cantiere. Ovviamente, si tratterà di usare, soprattutto nei punti ritenuti più delicati, un'attenzione particolare e qualche accorgimento in più», specifica la funzionaria. Quel che è certo, è che si tratta di una vera e propria sopresa. Un ritrovamento inatteso, per certi versi simile a quello che, all'Arco dei Gavi, ha riportato alla luce la domus e il mosaico, a ridosso di Castelvecchio. E tuttavia la vicenda, seppur analoga, presenta delle differenze. «All'Arco dei Gavi non ci aspettavamo nulla perchè precedenti lavori non avevano fatto emergere alcunché. Ma in linea teorica, avevamo ben presente che insediamenti suburbani lungo la via Postumia (l'attuale Corso Cavour, ndr) sarebbero potuti esistere», spiega Bruno. Nella zona di Veronetta, invece, no.

Ilaria Noro

venerdì 4 ottobre 2013

Solidarietà a S.Maria Rocca Maggiore


Fonte: L'Arena.it del 04/10/2013

Una tessera a punti per solidarietà nella chiesa che diventa un emporio

VOLONTARI. Decolla a Veronetta il progetto del Tavolo coordinamento Talenti, finanziato dalla Fondazione Cariverona

Via ai lavori a Santa Maria Rocca maggiore. Viveri gratis a chi è realmente nel bisogno

Dare pane e companatico a chi non ce l'ha. O non riesce più ad averlo. Decolla, grazie al finanziamento di circa mezzo milione stanziato dalla Fondazione Cariverona, presieduta da Paolo Biasi, il progetto dell'Emporio della solidarietà — di cui ha riferito L'Arena nei giorni scorsi — il primo supermercato dove persone povere, con tessere a punti, potranno reperire gratis viveri. Sorgerà nella chiesa di Santa Maria Rocca maggiore, nell'omonima via di Veronetta, vicino alla chiesa di San Tomaso, che verrà restaurata su progetto dell'architetto Giorgio Forti.
A GESTIRE l'Emporio sarà il Tavolo di coordinamento Talenti, formato da Caritas, Acli, Ronda della Carità, Centro servizi volontariato, Banco Alimentare, San Vincenzo e altre associazioni ed entri pubblici e del privato sociale impegnati per contrastare il disagio.
Come spiega monsignor Giuliano Ceschi, direttore della Caritas diocesana, «con l'Emporio della solidarietà tenteremo di rispondere alle emergenti nuove povertà, in particolare al fabbisogno di alimenti che molte famiglie indigenti faticano a reperire per rispondere al normale bisogno quotidiano». La chiesa, a una sola sala, verrà restaurata e riconvertita. Conterrà armardi espositivi e banchi. «Vogliamo recuperare la memoria della chiesa e anche adattarla all'Emporio e i lavori stanno cominciano», dice Forti.
«LA VOLONTÀ di destinare la chiesa alla distribuzione degli alimenti», aggiunge Forti, «risponde profondamente ai contenuti di una chiesa cristiana e quindi questa nuova destinazione d'uso è da considerarsi nuova solo in apparenza, dal momento che riprende il contenuto del primitivo luogo sacro».
L'Emporio della solidarietà — puntualizza monsignor Ceschi — «non è un supermercato bensì uno spazio offerto in zona accessibile, in centro città, quale punto di distribuzione di eccedenze e donazioni alimentari. Chi vi accede sarà autorizzato a farlo, previo invio da parte delle associazioni e dei punti di ascolto del Tavolo che sono collegati con i servizi sociali e verificano il reale bisogno di accesso al servizio».
A OGNI FAMIGLIA o singolo, dopo un verifica della situazione, continua Ceschi, «verrà assegnata dall'Equipe di gestione dell'Emporio una tessera a punti che poi sarà consegnata al beneficiario dall'ente associato a cui la persona si è rivolta. L'assegnazione avviene quindi in base alla posizione in graduatoria fino a esaurimento delle tessere disponibili. Con la tessera il beneficiario potrà quindi accedere al servizio e rifornirsi scegliendo i prodotti necessari alla famiglia».
La tessera avrà durata temporanea, da uno a sei mesi (eventualmente rinnovabili), per bisogni dettati dal percorso di accompagnamento verso l'emancipazione dalla situazione di difficoltà. «Tutti i prodotti dell'Emporio», aggiunge il direttore della Caritas, «saranno distribuiti gratis e nessuno sarà messo in vendita. Questa iniziativa si innesta nel percorso di promozione umana che vuole, anche su questo terreno della spesa quotidiana, rispettare la dignità delle persone che, magari temporaneamente indigenti, possono usufruire di questo servizio». I destinatari, dunque, sono persone e nuclei familiari, residenti o domiciliati a Verona, in condizione di reale e temporanea difficoltà e disagio familiare, lavorativo, economico e/o sociale, tale da non consentire di soddisfare le necessità di base. L'Emporio è un marchio registrato e già adottato da 12 strutture esistenti nel territorio nazionale, in rete.
COME SI RIFORNIRÀ? «Tutti i soggetti affiliati all'Emporio, normalmente riforniti dal Banco alimentare dirotteranno le derrate all'Emporio», dice Carlo Croce, vicedirettore della Caritas, «che diverrà uno strumento significativo anche nel coinvolgere tutte le comunità che potranno “adottare" il progetto, con donazioni in denaro o iniziative di raccolta di alimenti per rifornirlo. Importantissima l'adozione da parte di gruppi, associazioni, parrocchie, scuole, aziende alimentari, centri commerciali, negozi, che affiliandosi interverranno».E.G.

Verbale del sopralluogo a Veronetta della Prima Commissione per la sicurezza

Fonte: Sito Comune di Verona

Verbale della seduta della Prima Commissione Consiliare del Comune di Verona datata 01/10/2013 svoltasi in piazza Santa Toscana con argomento "Problemi di sicurezza nel quartiere di Veronetta"

Principali argomenti trattati: Il Presidente Forte, preso atto delle sostituzioni del Commissario Davoli con il Consigliere Battistoni, del Commissario Rando con il Consigliere Papadia e del Commissario Mantovani con il Consigliere Benciolini, verificata la presenta del numero legale, apre la seduta di sopralluogo presso il quartiere di Veronetta alle ore 13,35.
Intervengono il Presidente Forte, il Vice Presidente della Prima Circoscrizione Tisato, il Presidente della Commissione Sicurezza della Prima Circoscrizione Brunelli e il Comandante Altamura. I temi trattati: resoconto sull'ordine pubblico nel quartiere di Veronetta (episodi di spaccio di sostanze stupefacenti, episodi di violenza, insicurezza dei commercianti, attività di controllo operata dalla Polizia Municipale, situazioni di degrado).
Intervengono i Commissari Tosi B., Fermo e Benciolini. I temi trattati: proposte di destinazione d'uso dell'area ex scuola Nani, interessamento del quartiere sulle attività culturali a respiro internazionale organizzate dal Comune di Verona.
I Consiglieri Benciolini e Fermo chiedono che non venga loro conteggiato il gettone di partecipazione.
Il Presidente Forte chiude la seduta alle ore 14,15.
Scaletta interventi: Forte, Tisato, Brunelli, Forte, Altamura, Fermo, Benciolini, Forte, Tosi B., Forte, Altamura, Forte.

Verbale Commissione -I-
Componenti 12 - numero legale 7
Data e ora convocazione 01/10/2013 13:30
Luogo Veronetta
Inizio 01/10/2013 13:35   Fine 01/10/2013 14:15

Problemi di sicurezza nel quartiere di Veronetta

Cognome Nome Partito Presente Assente Delega
Presidente: Forte Katia Maria Civica per Verona Tosi Sindaco P
Vicepresidente: Maccagnani Cristiano Lega Nord A
Commissari
Bovo Donatella Civica per Verona Tosi Sindaco P
Davoli Ansel Civica per Verona Tosi Sindaco A Battistoni Riccardo
Nicoli Gaetano Civica per Verona Tosi Sindaco P
Rando Filippo Civica per Verona Tosi Sindaco A Papadia Salvatore
Saccardi Marco Civica per Verona Tosi Sindaco P
Fermo Damiano Partito Democratico P
Ugoli Luigi Partito Democratico P
Vallani Stefano Partito Democratico P
Mantovani Luca Movimento 5 Stelle A Benciolini Gianni
De Robertis Lombardi Mauro Sinistra Ecologia Libertà P
Capigruppo
Piubello Massimo Civica per Verona Tosi Sindaco P
Tosi Barbara Lega Nord P
Bertucco Michele Partito Democratico P
Polato Daniele P.D.L A
Brunelli Marisa U.D.C P
Castelletti Luigi Gruppo Misto P

Altri presenti: Tisato, Brunelli
Funzionari presenti: Altamura, Recchia, Malesani

mercoledì 2 ottobre 2013

Veronetta? Tutto bene, grazie



Guarda il video dei controlli della Polizia

Fonte : L'Arena.it del 02/10/2013 "Sicurezza, il piano Veronetta funziona"
DOPO I BLITZ. Dati alla mano dopo i pattuglioni disposti nei giorni scorsi dal questore non emergono situazioni problematiche o di emergenza. I residenti segnalano criticità, ma l'allarme da 
loro percepito non corrisponde più alla realtà grazie ai controlli  

C'è qualcosa che non quadra. Sì c'è qualcosa se non quadra se ormai Veronetta è tornata ad essere messa a ferro e fuoco da controlli di tutti i tipi che però non fanno altro che evidenziare che il quartiere è sicuro, almeno tanto quanto altri, che i commercianti veronesi sono in regola, fatta salva qualche violazione amministrativa e gli extracomunitari parrebbero essere ancora più in regola, almeno secondo quanto evidenziato dall'ultimo pattuglione (gruppi di pattuglie interforze) messo insieme la settimana scorsa, cui hanno partecipato le forze dell'ordine in collaborazione con l'Asl 20. Evidentemente la sicurezza percepita dai cittadini che segnalano è diversa dalla realtà. Forse molti veronesi hanno ancora paura della «diversità» che costella quel quartiere, perchè diversamente non si riesce a capire tutta questa preoccupazione, almeno a giudicare dai dati. E i dati sono numeri, statistica. E i numeri su Veronetta evidenziano che il quartiere è come tanti altri quartieri cittadini. Non ha specificità particolari. Eppure se il questore ha deciso questa task force, cui ha partecipato anche la guardia di Finanza, sul quartiere significa che le segnalazioni arrivate in questura sono tante e meritano una risposta, che Danilo Gagliardi ha tutte le intenzioni di dare. A giudicare dai dati forniti ieri in conferenza stampa dal primo dirigente Luigi Mangino, assieme al vicecomandante della polizia locale Lorenzo Grella e dalla dirigente del servizio alimenti dell'Asl 20 Linda Chioffi, questi pattuglioni sono serviti, e servono, più a fare prevenzione. E soprattutto a far capire a tutti, per esempio, che i negozi e i bar di Veronetta mettono a disposizione cibo in buone condizioni, rispettando i criteri di conservazione. Semmai in qualche caso è stato evidenziato un problema di tracciabilità del prodotto. Non altro. E infatti, come ha ribadito la dottoressa Chioffi, per l'Asl servizi di questo genere sono un successo, perchè dimostrano che i gestori sono attenti. Erano state 59 le persone complessivamente identificate, di cui 31 straniere, 12 i veicoli, 6 gli esercizi pubblici di intrattenimento oggetto di verifiche. Il bilancio è stato di una situazione tranquilla.A.V.

«Vanno riempiti gli spazi con eventi»
COSA FARE. Le proposte del capo dei vigili alla commissione consiliare sicurezza riunita in piazza Santa Toscana. Il comandante dei vigili: «Chi crea allarme crea solo un danno. La zona va vissuta dai cittadini»

Non è il bronx. Ha alcune criticità ma sono tenute costantemente monitorate dalle forze dell'ordine, molto presenti nel quartiere. Il problema di cui soffre Veronetta è semmai quello di non essere abbastanza vissuta e frequentata. Non da polizia, vigili, carabinieri ma dagli stessi cittadini, da associazioni. Da una presenza istituzionale, insomma, che mostri il suo lato aggregante anziché repressivo, attraverso manifestazioni ed eventi organizzati nelle piazze e nei giardini del quartiere. Iniziative che a Veronetta, a due passi dal centro storico, sono piuttosto rare.
«Presidiamo la zona constantemente. Chi crea allarme, crea un danno al quartiere. Abbiamo fatto perquisizioni e chiuso un bar dove si distribuiva droga come caramelle. Ma è necessario riempire gli spazi con mercatini, iniziative rivolte ai cittadini. Dove si crea il vuoto, nemmeno un esercito riesce a garantire il controllo», ha spiegato il comandante dei vigili Luigi Altamura alla commissione consiliare sicurezza riunita ieri in piazza Santa Toscana, per fare il punto su Veronetta dopo le polemiche seguite ad alcune dichiarazioni della consigliera di prima circoscrizione della Lista Tosi Elena Brunelli (non Marisa Brunelli, consiliera comunale in quota all'Udc, come erroneamente riportato ieri, ndr), che aveva denunciato l'impossibilità di convocare la commissione sicurezza a causa di minacce e intimidazioni.
«La situazione è certamente sotto controllo», ha rassicurato Brunelli, che ha incassato l'appoggio del vice presidente di circoscrizione Edoardo Tisato: «la valutazione su una commissione non deve essere fatta solo in base a quante volte si riunisce. La questione Veronetta va affrontata a 360 gradi, studieremo insieme alla presidente l'opportunità di organizzare commissioni congiunte anche con cultura e tempo».
La commissione si riunirà di nuovo domani in Comune per «fare una sintesi di quanto emerso», ha annunciato Katia Maria Forte, presidente commissione. I.N.



Fonte: TGVerona.it del 01/10/2013
Veronetta, basta allarmi. La sicurezza? C'è
Veronetta non è il Bronx. Un messaggio chiaro, arrivato nel giorno dei bilanci dei controlli delle forze dell'ordine in uno dei quartieri negli ultimi anni più a rischio della città. Emergenza sicurezza che però, hanno detto le forze dell'ordine, è solamente percepita. "E' così" ha spiegato il dirigente della Questura, Mangino, "in quella zona i controlli ci dicono che l'emergenza è solo percepita e che la situazione non è diversa che da altre parti della città". "Problemi ce ne sono, ma creare falsi allarmi non fa bene a nessuno" ha spiegato il comandante della Municipale veronese Altamura. "Veronetta è controllata, anzi, videocontrollata, visto che ci sono 12 telecamere sempre in funzione. Furti, affitti in nero, si lavora su più fronti ma il controllo c'è grazie al lavoro di tutte le forze dell'ordine". Sulla stessa linea anche Katia Forte, presidente della prima commissione consiliare, che ha delega in fatto di sicurezza urbana. "La situazione reale di uno dei punti considerati critici della città, non è quella raccontata. Noi siamo qui, in esterna, proprio per un sopralluogo e sentendo residenti e commercianti non mi pare ci sia nessun tipo di emergenza. Piuttosto dobbiamo occupare gli spazi vuoti e riempire le piazze con manifestazioni per tutta la durata dell'anno". 

martedì 1 ottobre 2013

Prima Commissione: sopralluogo a Veronetta per la sicurezza

Fonte: Sito Comune di Verona
Oggi martedi 01 Ottobre 2013, ore 13.30 presso Piazza Santa Toscana sopralluogo della Prima Commissione Consiliare  per "Problemi di sicurezza nel quartiere di Veronetta".

lunedì 30 settembre 2013

Veronetta tappezzata di adesivi anti controlli

Fonte: L'Arena.it del 30/09/2013
ACCERTAMENTI. L'attività dell'unità interforze coordinata dalla Questura prosegue senza sosta. E scatta la reazione. Hanno il logo di polizia e Comune, sono stati attaccati sulle colonnine della sosta e sui cartelli 

Il quartiere è attenzionato da sempre ma da un paio di settimane i controlli a Veronetta sono diventati più pressanti, Volanti e pattuglie della polizia locale ogni giorno effettuano verifiche su esercizi commerciali e persone, per prevenire la microcriminalità e lo spaccio di sostanze stupefacenti. E ieri sono spuntati un po' ovunque gli adesivi che «avvisano» che le forze dell'ordine stanno attenzionando tutta la zona. «Area soggetta a controlli di sicurezza in borghese», con il simbolo di un agente di polizia. Una presa in giro, con tutta probabilità, ma il fatto che sull'adesivo sia stato riprodotto sia il simbolo della Polizia di Stato sia quello che Comune di Verona ha fatto scattare la segnalazione all'autorità giudiziaria. Impossibile rimuovere gli adesivi (sono stati attaccati sia sulle colonnine per il pagamento della sosta sia sui pali della segnaletica stradale) e ieri mattina il sopralluogo a Veronetta lo hanno fatto gli agenti della Digos. Questa la «risposta» all'intensificarsi di verifiche mirate a restituire vivibilità ad una zona che per parecchio tempo è stata teatro di risse e aggressioni oltre che di una fiorente attività di spaccio. La scorsa settimana la polizia locale, in collaborazione con la Guardia di Finanza ha effettuato un blitz in via XX settembre al termine del quale è stata sequestrata sostanza stupefacente, chiuso un negozio e bloccata la «fumeria a cielo aperto» nei giardini dell'ex Istituto Nani. Dopo l'operazione è scesa in campo un'unità interforze coordinata dalla Questura, e oltre a Volanti, polizia scientifica e aministrativa della task force fanno parte anche Guardia di Finanza, Ulss e polizia locale. E ogni giorno vengono fatte verifiche a tappeto. Ieri gli «avvisi».

sabato 28 settembre 2013

Veronetta-Bronx: riflessioni dal di dentro


Dal blog di un "residente", riflessioni non banali sul caso mediatico e la situazione reale della sicurezza a Veronetta:

"Veronetta non è il Bronx, è la West Coast" di Loris Righetto

Commissione insicura? Bagarre in circoscrizione

Fonte: L'Arena.it del 28/09/2013
È lite dopo la denuncia di Brunelli sulle intimidazioni. La presidente Drudi: «Se la consigliera si sentiva intimorita doveva informare me e i capigruppo. Noi non lo siamo. Anzi la situazione è migliorata» Le criticità di Veronetta vanno affrontate apertamente, senza «se» e senza «ma». «Lavorando inisieme e collegialmente al fine di evitare eventuali ripercussioni personali». La presidente della prima circoscrizione Daniela Drudi entra a gamba tesa nella questione sicurezza del quartiere tra il centro storico e porta Vescovo, dopo la bomba fatta scoppiare dalla collega di schieramento Elena Brunelli della Lista Tosi, come riportato ieri da L'Arena. Brunelli, che è anche presidente della commissione Sicurezza del parlamentino del centro, ha infatti annunciato l'altra sera in sede di Consiglio, l'impossibilità di convocare riunioni sul tema, a fronte di intimidazioni e atti vandalici, denunciando un clima di paura anche tra gli stessi membri della commissione. «Al contrario della consigliera Brunelli, la circoscrizione non si sente per nulla intimorita. Tra l'altro, se da un lato è vero che si tratta di un'area complessa e con varie problematiche, dall'altro, a seguito del pregevole lavoro delle forze dell'ordine, è innegabile che la situazione sia notevolmente migliorata», interviene Drudi, che tra i risultati ottenuti ne elenca uno che fa capo direttamente alla circoscrizione: l'aver ottenuto la gestione dei giardini di via XX Settembre, già noti come crocevia di spaccio e degrado. «Sono mesi che la commissione sicurezza non si riunisce. Lo ha fatto solo quattro volte, per argomenti tra l'altro neutri e di certo non rischiosi, quali la sicurezza sismica. Brunelli avrebbe dovuto informare me e i capogruppo sui problemi di ordine pubblico che - a suo dire - impediscono di affrontare determinate questioni: la commissione è un organo collegiale in cui problemi e criticità devono essere discussi e condivisi», aggiunge la presidente, che punta dunque il dito contro la gestione. Comunicando le difficoltà, sono convinti sia nella maggioranza e che nell'opposizione, si sarebbe trovata una soluzione sicura per tutti, e il gruppo che si occupa di sicurezza, formato da consiglieri di tutti gli schieramenti, nonché da cittadini, avrebbe potuto proseguire il proprio lavoro senza questo stallo che si protrae da oltre sei mesi, nonostante le richieste bipartisan di affrontare proprio la questione Veronetta, alla luce dei recenti fatti di cronaca. «Se la consigliera Brunelli ritiene di non essere all'altezza di presiedere la commissione, che ha fortemente voluto per questo secondo mandato, ce lo comunichi ufficialmente. Anzi, ritengo opportuno che a questo punto facesse lei stessa un passo indietro, lasciando il ruolo a una persone meno esposta», invita Drudi. Intanto, sulla questione intende far luce in una delle prossime sedute anche la commissione consiliare sulla sicurezza che fa capo a Palazzo Barbieri. Ilaria Noro

venerdì 27 settembre 2013

La Commissione Sicurezza non si sente sicura a Veronetta... e non si riunisce più

Fonte: L'Arena.it del 27/09/2013

VERONETTA. Prima circoscrizione intimorita nell'affrontare i temi di questo difficile quartiere. I componenti rivelano di essere bersagliati da minacce e atti intimidatori. Vetrina rotta per tre volte. «Corriamo dei rischi»

Minacce e atti intimidatori minano il lavoro della commissione sicurezza della prima circoscrizione, che spesso si trova ad affrontare la delicata questione del quartiere di Veronetta, ancora protagonista di situazioni di illegalità diffusa e di degrado. Tanto che commissari, consiglieri e in primis la presidente di commissione Elena Brunelli, in quota alla Lista Tosi che a Veronetta svolge anche la propria attività commerciale, dichiarano di aver paura, di sentirsi insicuri e «molto intimoriti» dal clima di tensione. E, infatti, da mesi la commissione non si riunisce più ufficialmente e l'ultima seduta risale al marzo scorso. «Sono stata consigliera di maggioranza anche nella scorsa legislatura, sempre con delega alla sicurezza. E in questi anni mi hanno rotto la vetrina del negozio per ben tre volte. L'ultima durante questo mandato. Trattando il tema della sicurezza in un quartiere particolare come è quello di Veronetta stiamo correndo dei rischi, inutile negarlo», denuncia Brunelli, che fa un distinguo tra i temi generali - è stata trattata ad esempio la questione del rischio sismico insieme alla Protezione civile - e quelli prettamente di ordine pubblico. Argomenti per i quali, oltre a discussioni e confronti, è necessario puntare il dito contro alcune attività commerciali o determinate persone, magari formalizzando segnalazioni alle forze dell'ordine.  «Oltre a me, a far parte della commissione, ci sono altri consiglieri ma anche semplici cittadini, sia residenti che commercianti della zona. Padri e madri di famiglia i cui figli frequentano le scuole del quartiere. Ci sentiamo intimoriti, molto intimoriti», rincara la dose Brunelli, che oltre agli atti intimidatori ai danni della propria attività, per cui la consigliera spiega di aver inoltrato regolare denuncia contro ignoti, negli anni ha subito anche minacce verbali. L'ultimo episodio si è verificato recentemente. Conferma l'accaduto il consigliere della Lista Tosi, Teo Berardinelli. «Ero presente ed è stata una scena davvero brutta, preoccupante. Ovvio, quindi, che ci si pensi più volte prima di indire riunioni pubbliche su determinati argomenti. Si tratta comunque di tematiche su cui comunque riusciamo a confrontarci e a lavorare pur in sordina», spiega Berardinelli. «Fortunatamente, non mi è mai accaduto nulla di simile ma sono solidale con la presidente di commissione, commerciante nel quartiere proprio come me», interviente Gloriana Ferrarese, consigliere Pd che siede anche in sicurezza. «Certo è, però, che abbiamo il dovere di affrontare determinate situazioni che minano la tranquillità di Veronetta. A dirigere la commissione, probabilmente, sarebbe più adatto un professionista o comunque qualcuno che risulti meno esposto di Brunelli», propone Ferrarese.

Ilaria Noro

Nella foto: la presidente della commissione sicurezza (fonte: sito web Comune di Verona)

martedì 17 settembre 2013

Grattacieli alla Caserma Passalacqua?

Il Comune di Verona (con parere favorevole della Prima Circoscrizione) ha approvato 29/08/2013 la variante al progetto di urbanizzazione dell'area della ex caserma Passalacqua. ( http://www.comune.verona.it/nqcontent.cfm?a_id=39638 )

La novità più rilevante a livello di impatto paesaggistico è l'aumento delle altezze di tutte le costruzioni che ancora non hanno ottenuto il permesso di costruire (comparti E, C3 e B). Ora la massima altezza è 18 m - 6 piani  (prima era 16m - 5 piani) ed è stata concessa a molti più edifici.
A tale proposito si era già espressa la Soprintendenza ai beni architettonici e paesaggistici nel lontano 28/01/2011 (n. 2069): "gli edifici previsti in accostamento al quartiere Veronetta dovranno avere andamento in diminuzione verso le strutture fortificatorie in modo da limitare, nell'accostamento, l'impatto delle nuove architetture con l'ambito monumentale".
Sembra però che la voglia di edificare il più possibile anche quell'ultimo angolo di centro storico sia più forte di qualsiasi Sopraintendente: infatti la nota del Soprintendente viene continuamente citata da progettisti e Comune nei documenti ufficiali, salvo poi di fatto realizzare esattamente l'opposto, alzando a 6 piani le altezze degli edifici dei comparti a ridosso delle mura che supereranno ampiamente quelli già esistenti su via Campofiore e supereranno anche quelli già definitivamente approvati (comparti C1 e C2) e di prossima costruzione, che saranno invece di 4 piani.
Se infatti prima della variante la prescrizione della Soprintendenza era quasi rispettata, ora è chiaro che non lo potrà mai essere. Il comparto B avrà sicuramente edifici di 6 piani, magari saranno più prossimi al quartiere e più lontani dalle mura, ma l' "andamento in diminuzione" - per citare il Soprintendente - sarà irrealizzabile, in quanto verso il quartiere gli edifici saranno più bassi.
Che dire poi del comparto C3, elevato fino a 6 piani (inizialmente erano 4), che confina con le casette di via Campofiore alte solo 2 piani? Visivamente l'impatto dell'edificazione della Passalacqua sarà tutt'altro che limitato, caro Sopraintentende.
Il fattore di scala in architettura conta ancora qualcosa? E il Patrimonio mondiale dell'UNESCO (datoci per il nostro essere esempio di città fortificata)?

Sembra proprio un'altra occasione persa per Verona...



PS: in compenso con la variante il Comune riesce a salvare dalle motoseghe un cedro secolare, così gli ambientalisti non potranno più lamentarsi...
PPS: nella delibera del Comune in pratica si trova già la risposta a queste critiche, infatti si legge "le modifiche in merito alla superficie coperta, all'altezza, il numero massimo degli edifici [...] non incidono  sui principi ispiratori del PUA-Parco Urbano approvato". Certo, si tratta di chiarire quali sono questi principi ispiratori...

mercoledì 4 settembre 2013

Protesta per alienazione palazzo Bocca Trezza (ex Istituto Nani)

Riceviamo questa segnalazione da Elena Lake, Consigliera di Prima Circoscrizione del PD

Per protestare contro l’alienazione (=vendita) del Palazzo Bocca Trezza in via XX settembre 57, il 4 settembre dalle 18.30 organizzo in collaborazione con i Giovani Democratici e con l’Associazione Dèsegni una visita guidata gratuita ed aperta al pubblico del palazzo Bocca Trezza (ex Istituto Nani).
Successivamente si terrà un concerto di pianoforte dell’artista di strada Paolo Zanarella, allo scopo di sostenere la proposta di regolamento presentata dai Giovani Democratici e dal gruppo consiliare del PD che mira a semplificare le procedure per l’esibizione degli artisti di strada a Verona.
Ecco il link all’evento su facebook: https://www.facebook.com/events/1402549496628371/ . Ringrazio Matteo Avogaro Segretario dei GD di Verona e Provincia, il gruppo dei Giovani Democratici e il gruppo consiliare PD in Comune per la collaborazione nell’organizzazione dell’evento.! 
Vi aspettiamo numerosi!!

giovedì 29 agosto 2013

Legambiente: mura degradate a Alto San Nazaro

Fonte: L'Arena.it del 28/08/2013
STORIA IN PERICOLO. L'associazione ambientalista lancia l'allarme sullo stato di degrado delle antiche fortificazioni
Il presidente Albi: «Situazione preoccupante in collina. Ad Alto San Nazaro l'ultimo restauro venne ordinato da Radetzky» 

Non sono solo pietre. Sono la testimonianza tangibile della storia millenaria di Verona. Ma oggi festoni di rampicanti le aggrediscono e nascondono, radici di arbusti le scalzano. L'acqua piovana vi penetra e le erode. Le mura e i forti della città, in particolare quelli collinari a sinistra Adige, versano in uno stato di degrado preoccupante. La situazione è aggravata da discariche abusive nascoste dalla folta vegetazione spontanea e dai graffiti spray con cui gli antichi complessi continuano a essere imbrattati. Legambiente, che sulle fortificazioni cittadine ha realizzato studi, pubblicazioni, plastici e visite guidate, torna a segnalare il pericolo di veder perduto per sempre questo bene comune, dichiarato patrimonio dell'umanità dall'Unesco. Un patrimonio che, tra l'altro, costituirebbe già di per sé la green belt, la cintura verde di Verona, attraverso cui tentare di agganciare un turismo culturale più radicato del «mordi e fuggi» tra Arena e Casa di Giulietta. Però, «in diversi punti si presenta il serio rischio di crolli», allertano il presidente dell'associazione Lorenzo Albi e lo storico Albino Perolo. Ed elencano le criticità maggiori: quelle torri e cinte murarie, quei forti che, avanti di questo passo, potrebbero addirittura cadere. «In Alto San Nazaro, a Veronetta, il costone di tufo che sorregge le mura di Cangrande dalla parte del vallo è gravemente eroso. L'ultimo restauro, tanto per capire, venne ordinato da Radetzky. In particolare, risulta molto danneggiata la torre scaligera numero 14, punto di congiunzione tra il muro del tracciato scaligero, la cortina di Cangrande e la cortina veneta. Ma non essendoci abitazioni vicine, nessuno se ne preoccupa», spiegano Albi e Perolo. Nella lista delle strutture storiche più a rischio compare anche la Batteria di scarpa, tra San Zeno in Monte e la Rondella della grotta. La fece realizzare, nel 1840, l'ingegnere tedesco Franz von Scholl, inserendola nelle precedenti opere medievali e cinquecentesche, e riprendendo la forma circolare delle rondelle veneziane. «La Batteria è stata afflitta per diverso tempo da infiltrazioni di acqua che hanno provocato piccoli crolli», segnalano gli esponenti di Legambiente. «Il suo salvataggio aprirebbe alla possibilità di ripristinare il bellissimo percorso nel vallo». E poi c'è Castel San Felice, che Perolo non esita a definire «la Pompei veronese». Il castello fu iniziato dai Visconti nel 1390 e completato dai veneziani all'inizio del Quattrocento. Quattro secoli dopo, i francesi lo bombardarono. In seguito Franz von Scholl, riconosciutane «la posizione chiave nelle fortificazioni di Verona», ne progettò la ricostruzione, ultimata nel 1845. «Oggi il complesso è ancora parzialmente in uso all'esercito, ma sta crollando in alcuni punti», avvertono Albi e Perolo. Difficilmente l'«eccezionale città fortificata» che ci è valsa il riconoscimento dell'Unesco potrebbe essere più maltrattata. Ma le casse pubbliche piangono e i beni monumentali sono in fondo alla lista delle priorità. Così, a Legambiente si sta ragionando su una proposta ambiziosa quanto "disperata", da lanciare a breve con la prossima campagna Salvalarte: iniziare il salvataggio del patrimonio murario attraverso una raccolta pubblica di fondi. L.CO.

domenica 4 agosto 2013

Autovelox a San Giovanni in Valle

Fonte: L'Arena.it del 04/08/2013
CONTROLLI. Installata su richiesta dei residenti la nuova colonnina

Ridurrà la velocità in una via usata come scorciatoia 

È spuntata l'altro giorno tra la curiosità dei residenti e dei passanti una nuova colonnina dell'autovelox, quelle arancioni con la scritta «Velook» e il disegno stilizzato di un vigile, nel quartiere di Fontana del Ferro. Ma molti sono anche gli abitanti soddisfatti, perché questa era una precisa richiesta avanzata prima alla Circoscrizione e poi all'assessore Corsi perché i residenti sono stanchi di essere al centro di un circuito ad alta velocità.
Una zona dove le auto dovrebbero fare fatica a raggiungere i 50 chilometri orari, ma evidentemente gli automobilisti sfrecciano anche qui.
La colonnina è installata in via San Giovanni in Valle, stradina molto utilizzata nelle sere estive quando via Santa Chiara viene chiusa al traffico per gli spettacoli del teatro Romano. E molti sono stati i dibattiti e gli incontri tra gli abitanti del quartier,e la presidente Drudi Tinazzi e il Comune per trovare un accordo, che ha portato alla prima colonnina.

sabato 3 agosto 2013

Passalacqua: 10 milioni per edilizia sovvenzionata - Giacino: parco entro il 2013

Fonte: Ufficio Stampa Comune Verona, 02/08/201
E’ stato sottoscritto il protocollo di intesa Comune-Regione Veneto-ATI Passalacqua per il finanziamento di 10 milioni di euro all'edilizia abitativa sovvenzionata e housing sociale del programma di riqualificazione urbana delle ex caserme Santa Marta e Passalacqua. L’accordo è stato firmato dal Sindaco Flavio Tosi, dall’assessore regionale ai Lavori pubblici Massimo Giorgetti, dal geometra Stefano Cherubini in rappresentanza dell’impresa Sarmar, capofila dell’ATI-Recupero Passalacqua. Presenti il vicesindaco con delega all’Urbanistica Vito Giacino e il presidente di Agec Massimo Galli Righi.
L’intervento prevede la realizzazione di una cinquantina di alloggi, che verranno concessi in affitto a canone sociale e a canone calmierato, e relative opere di urbanizzazione, per un costo totale di 26.199.005 euro, di cui 10 milioni di euro quale contributo assegnato dalla Regione Veneto con fondi del Ministero delle Infrastrutture.
Più precisamente, 32 nuovi alloggi di edilizia sovvenzionata saranno realizzati da Agec per un importo complessivo 8.678.966 euro, suddiviso in € 6.300.507 per l’intervento di E.R.P. e € 2.378.459 per le opere di urbanizzazione. Gli alloggi saranno concessi in locazione a canone sociale. I lavori partiranno all’inizio della primavera prossima, presumibilmente nel mese di marzo.
Altri 24 alloggi di edilizia agevolata saranno realizzati dal soggetto privato ATI-Recupero Passalacqua, al costo complessivo previsto di 10.116.455 euro, suddiviso in € 5.506.455 per l’edilizia residenziale agevolata e € 4.610.000 per la quota parte di urbanizzazioni. Gli alloggi saranno concessi in locazione a canone calmierato. I lavori partiranno entro quest’anno, presumibilmente fra settembre e ottobre.
Tutti gli alloggi saranno realizzati secondo le più moderne tecnologie costruttive antisismiche, in linea con le normative per il risparmio energetico, classe B. Saranno dotati di pannelli fotovoltaici per il solare termico, predisposizione per il raffrescamento estivo, riscaldamento a pavimento.
Per entrambe le tipologie di alloggi il tempo massimo di costruzione previsto è di 24 mesi.
“Un intervento che unisce pubblico e privato – commenta il Sindaco Flavio Tosi - nella riqualificazione di questo straordinario compendio che, dopo decenni in cui si è parlato del suo recupero, rischiava di rimanere in disuso e abbandonato al degrado. Il programma di riqualificazione avviato dall’Amministrazione comunale permetterà un importante salto di qualità alla città di Verona e in particolare a Veronetta, un quartiere che, dopo un lungo periodo di difficoltà e di problemi sul fronte della sicurezza, meritava questa importante occasione di riscatto”.
“Un contributo di 10 milioni di euro – spiega Giorgetti – parte dei quali frutto del protocollo siglato dalla Regione con il Ministero per le Infrastrutture, che ci permette di fare questo tipo di intervento. Saranno realizzati alloggi di edilizia popolare che potranno essere usufruiti da quelle persone che, nel contesto economico attuale, non sono in grado di acquistare una nuova casa, né di pagare gli affitti a prezzo di libero mercato”.
“Ringrazio quanti, in Agec, hanno lavorato prima del mio arrivo affinché si raggiungesse questo importante risultato – ha affermato il neo presidente Galli Righi”.
Il vicesindaco Vito Giacino ha fatto il punto sulla tempistica dei lavori di realizzazione del parco urbano pubblico di 182 mila mq che sta sorgendo nell’area. “Il progetto è iniziato nel 2011 –spiega Giacino- con la vendita ai privati, selezionati attraverso un bando pubblico europeo, di un decimo dell’area in cui realizzare edilizia residenziale. In questo modo il Comune ha potuto avviare i lavori di quello che diventerà uno fra i più grandi parchi urbani a valenza storico paesaggistica d’Europa, con 182 mila mq di verde. L’intervento prevede anche il restauro e il recupero a fini culturali, didattici e sociali delle mura e del bastione delle Maddalene: ricordo che il progetto presentato dal Comune di Verona ha ottenuto un finanziamento europeo, trasmesso attraverso la Regione Veneto, di 1 milione 500 mila euro, che consentirà di avviare entro breve tempo anche il recupero dell’ex Dogana ai Filippini. I lavori per il parco urbano –continua Giacino- proseguono spediti: la prima parte dell’intervento, pari a 20 mila mq, sarà completata entro l’anno e nel 2014 inizieranno i lavori della parte più consistente, che contiamo di terminare nell’arco di 24 mesi. A giugno è terminata la fase della bonifica dell’amianto, condotta sotto la supervisione di Spisal e Arpav e completata anche la fase della bonifica bellica in superficie, mentre siamo al 40% di quella interrata. E’ stata condotta una campagna archeologica che ha portato alla luce interessanti reperti di valore storico, dal periodo scaligero a quello asburgico, che resteranno all’interno del parco incrementandone la valenza culturale e l’attrattiva turistica. Particolarmente impegnativa è stata anche la fase preliminare della demolizione dei vecchi capannoni, che ha prodotto 250 mila mc di detriti, che sono stati impiegati per rinforzare i sottofondi e per ricostruire nella posizione originaria i bastioni austriaci, abbattuti dai bombardamenti bellici e dalla successiva costruzione dei manufatti militari”.

venerdì 2 agosto 2013

In via XX Settembre spaccio nell'area verde

Fonte: L'Arena.it del 26/07/2013
L'allarme dei residenti ripreso dal parlamentino di prima. Cattive frequentazioni davanti all'ex Nani. E c'è anche l'emergenza traffico: 1.400 bus al giorno 
Dovrebbe essere un angolo tranquillo tra le strade di Veronetta. Un giardino, abbellito da piccole aree verdi, panchine e ombra, dove tirare quattro calci ad un pallone, leggere tranquillamente il giornale, passeggiare. E invece, i giardini di via XX Settembre, all'altezza di vicolo Lungo e vicolo Terrà- davanti all'ex Nani - sono diventati zona franca per quanti, in barba a legalità, regole e buon gusto, li usano come latrina a cielo aperto, area cani non autorizzata, luogo di spaccio. La fontanina è spesso usata per lavare indumenti o come doccia improvvisata.
Recintato e un po' defilato rispetto alla trafficatissima via XX Settembre, il giardino sembra in effetti il posto ideale dove riuscire a nascondersi. Tanto che è sempre più raro vedere genitori che varcano la soglia con i propri bimbi, o anziani che, quotidiano sotto braccio, puntano dritto a una delle panchine a ridosso delle aiuole. Mentre i residenti raccontano di uomini e donne che si appartano negli angoli più nascosti e di giovani che consumano sostanze stupefacenti, sia di giorno che di notte.
«La situazione è ormai insostenibile. Le forze dell'ordine sono già intervenute più volte, ma trascorso qualche giorno la zona torna a popolarsi di cattive frequentazioni, lo spaccio riprende. Il portoncino viene chiuso la sera, ma spesso la recinzione viene scavalcata. Altre volte, invece, viene direttamente lasciato aperto. Chiediamo che la gestione dell'area passi alla circoscrizione: solo un presidio maggiore da parte di associazioni del quartiere potrebbe salvare la situazione, restituendo a Veronetta questo parchetto», spiega Gloriana Ferrarese, Pd, prima firmataria di un ordine del giorno votato l'altra sera all'unanimità dai consiglieri della prima circoscrizione.
«Il problema è sentito: allo sportello del cittadino sono arrivate molte segnalazioni in tal senso. E la richiesta di affidamento dei giardini ha già iniziato il suo iter. Ora dobbiamo aspettare la risposta dall'amministrazione», dice Edoardo Tisato, vicepresidente della circoscrizione.
Oltre ai giardini, i nodi ancora da sciogliere a Veronetta sono molti. Tra i principali, quello del traffico che soffoca abitanti e commercianti. In via XX Settembre solo gli autobus che transitano - stime della commissione ambiente della prima circoscrizione - sono addirittura 1.400 al giorno. «Sappiamo che è una direttrice indispensabile, ma almeno gli autobus fuori servizio o diretti al vicino deposito di piazza Isolo dovrebbero passare su via Torbido, alleggerendo così il quartiere», sostiene Teo Beardinelli, Lista Tosi, presidente della commissione ambiente, sostenendo l'iniziativa del Pd.
Il quartiere, a breve, tornerà inoltre protagonista di una serie di incontri con i tecnici e Atv nelle commissioni del parlamentino del centro per redigere una proposta congiunta . Si tratta di un progetto che coinvolgerà vari ambiti: dalla viabilità all'ambiente, alla sicurezza. I.N.

venerdì 19 luglio 2013

RESTAURO E RECUPERO A FINI CULTURALI, DIDATTICI E SOCIALI DELLE MURA E DEL BASTIONE DELLE MADDALENE

Fonte: Ufficio Stampa Comune di Verona, 19/07/2013
Il sindaco Flavio Tosi e il vicesindaco con delega all’Urbanistica Vito Giacino hanno presentato il progetto di restauro e recupero a fini culturali, didattici e sociali delle mura e del bastione delle Maddalene. Lo studio di progetto presentato dal Comune di Verona ha ottenuto un finanziamento europeo, trasmesso attraverso la Regione Veneto, a copertura dei lavori per un importo complessivo di un milione 500 mila euro.
“Il bastione delle Maddalene – spiega il sindaco Tosi – rappresenta un unicum per come è concepito nell’architettura militare. Una perla all'interno del complessivo intervento di recupero della Passalacqua e delle mura magistrali, con la finalità di essere un polmone verde per i cittadini di tutta la città, e del centro in particolare, ma anche una nuova attrazione turistica. I fondi europei trasmessi attraverso la Regione sono un’ulteriore dimostrazione, dopo quelli per il Teatro Romano, della capacità dell’Amministrazione comunale di ottenere questo tipo di finanziamenti. Ora sarà possibile liberare dall’intervento della Passalacqua, che già prevedeva il recupero del bastione, una somma di pari importo da destinare alla riqualificazione dell’ex Dogana dei Filippini”.
“La nostra città – spiega Giacino - è patrimonio dell’Unesco per le sue fortificazioni militari. Proprio per valorizzare questa caratteristica, all’interno del compendio delle Maddalene si prevede di realizzare un museo dedicato alle fortificazioni militari che contenga l’intero patrimonio documentale cittadino sul tema. Il recupero del bastione delle Maddalene, che rappresenta un ulteriore tassello del Programma complesso di riqualificazione delle ex caserme Santa Marta e Passalacqua, contribuirà, insieme al recupero dell’ex Arsenale, ad accrescere la proposta turistica di Verona, mostrando luoghi ai più ancora sconosciuti”.
Il bastione delle Maddalene edificato nel 1527 sull’angolo orientale della cinta muraria di Campo Marzo e un tempo attribuito al Sanmicheli, fu opera di Francesco Maria della Rovere, duca d’Urbino e Governatore generale delle Milizie Venete. Dopo la rovina napoleonica (1801), negli anni dal 1833 al 1842 venne attuato un piano di ricostruzione e di rafforzamento della Cinta Magistrale di Verona, promosso da Radetzky secondo i piani di Franz von Scholl.
L’intervento di recupero, che dovrà essere realizzato al massimo entro due anni, porterà alla pulizia delle aree esterne e dei prospetti, alla verifica e messa in sicurezza con eventuale consolidamento delle strutture, al risanamento dall’umidità e alla creazione di percorsi fruibili anche da persone con disabilità. Particolare cura sarà rivolta alla scelta degli impianti al fine di rendere gli ambienti confortevoli ed idonei ad accogliere destinazioni pubbliche e culturali.

mercoledì 17 luglio 2013

Parco Alto S.Nazaro: ripristinata l'irrigazione

Fonte: Uffico Stampa Comune di Verona, 16/07/2013
“La situazione al parco di Alto San Nazaro è tornata alla normalità e l’impianto di irrigazione è ora funzionante”. Lo ha riferito oggi il vicesindaco Vito Giacino. “La società Cooperativa Borgo Alto San Nazaro, che ha attuato il recupero edilizio degli immobili e realizzato l’area verde, aveva posizionato il contatore a cui doveva essere collegato l’impianto all’interno dell’area privata del condominio – ha aggiunto Giacino – senza darne comunicazione al Comune né all’amministratore del condominio. E’ stato ora dato l’accesso al contatore anche al personale comunale, in modo da evitare che in futuro si ripresentino situazioni di mancata irrigazione, che possano compromettere il manto erboso del parco”.

L'università si riprende il suo «Panificio»

Fonte: L'Arena.it del 17/07/2013

 L'università si riprende il suo «Panificio»

LAVORI IN CORSO. Sopralluogo al cantiere della Santa Marta che si concluderà a fine anno e ospiterà i dipartimenti di Economia aziendale e Scienze economiche. L'edificio asburgico del 1863, di 25mila metri quadrati su 5 piani, sarà restaurato con un progetto del valore di 35 milioni di euro
 
Verona. Un progetto ambizioso, realizzato sfruttando le più moderne tecniche architettoniche ed edilizie, pur nel rispetto del passato. Questo vuole essere l'intervento di recupero dell'ex Panificio di Santa Marta, in via Cantarane, che dal prossimo anno ospiterà i dipartimenti di Economia aziendale e Scienze economiche dell'università veronese.  I lavori sono iniziati a ottobre del 2009 e si concluderanno a fine 2013, con tempi piuttosto rapidi, considerando la complessità dell'opera. Un edificio di 25mila metri quadri, disposti su cinque piani, in cui potranno trovare spazio oltre duemila persone, che si muoveranno tra aule, laboratori, studi per il personale docente e tecnico amministrativo, punti ristoro e una grande biblioteca. Il tutto all'interno dell'enorme edificio asburgico, costruito tra il 1863 e il 1865, nell'area in cui sorgeva la chiesa di Santa Marta, come panificio in cui cucinare, e poi stoccare, le provviste per l'intero esercito.  Si tratta quindi di un intervento di recupero che restituisce anche alla città un monumento di pregio artistico e storico.  Il costo dei lavori è complessivamente di 35 milioni di euro, interamente finanziati dall'ateneo, grazie ad accantonamenti di bilancio e a mutui contratti con la Banca europea per gli investimenti e con Unicredit.  Il progetto esecutivo è stato redatto dall'Isp-Iuav Studi e progetti, dell'Università di Architettura di Venezia. «L'idea nasce diversi anni fa», ha ricordato ieri, nel corso di un sopralluogo, il rettore uscente dell'ateneo scaligero, Alessandro Mazzucco, in carica fino al primo ottobre, quando cederà il posto a Nicola Sartor, anche lui presente a constatare lo stato dei lavori. «Finalmente il progetto è in fase di compimento, grazie a un lavoro pregevole, da parte dell'Isp, che sarà anche oggetto di pubblicazione. L'intervento dimostra come l'università sia proiettata e integrata nella realtà cittadina, investendo fondi propri anche su immobili di non sua proprietà, in questo caso infatti è comunale. Nel devastante panorama attuale», conclude il Magnifico, «un intervento di queste proporzioni è notevole». Grazie al recupero dell'ex panificio, e di uno dei due silos di stoccaggio, quest'ultimo completato nel 2009 e attualmente già in uso, i vari uffici decentrati dell'ateneo potranno essere ricompattati nella zona universitaria, e si daranno nuovi spazi ai dipartimenti. Il recupero è stato fatto cercando di mantenere la struttura esistente, non cancellando i segni del suo passato, ma con lo sguardo rivolto al futuro, come spiega il direttore dell'Isp e dei lavori, Mario Spinelli. «Il panificio è immenso, grande come un isolato del centro», racconta Spinelli, «abbiamo mantenuto la concezione dell'edificio, ma rendendolo vivibile ed efficiente dal punto di vista energetico, dell'illuminazione e della qualità della rete informatica».  Al piano terra e a quello seminterrato troveranno posto aule e laboratori, al primo e al secondo piano gli studi e i dipartimenti, mentre nel sottotetto si estenderà la biblioteca con due ampie sale lettura. Dove non arrivava abbastanza luce naturale si è provveduto con soluzioni ingegnose, creando tagli nel tetto, o scavando nella parte antistante, tutto per rendere gli spazi ariosi e ben illuminati.  Grande attenzione è stata data al risparmio energetico e alle energie rinnovabili, con luci a led e con l'installazione di un impianto geotermico, uno dei maggiori del nord Italia, che consentirà all'edificio di essere quasi del tutto autosufficiente dal punto di vista energetico.

Elisa Innocenti