sabato 14 luglio 2012

Campus Passalacqua: la biblioteca nel 2015

Fonte: L'Arena.it del 13/07/2012
Presentato il progetto del futuro polo culturale all'interno del campus della Passalacqua. Sarà  uno spazio aperto a tutta la città

Da una biblioteca del passato riportata all'antico splendore, quella al secondo piano di palazzo Giuliari (sede del rettorato), alla biblioteca del futuro: quella, avveniristica, che sorgerà all'interno del campus che vedrà la luce nel 2015 negli spazi dell'ex caserma Passalacqua. Il passaggio di testimone è avvenuto ieri durante la cerimonia di inaugurazione del primo dei due gioielli: la biblioteca Carlo Vanzetti, riqualificata al costo di 190mila euro nell'ambito del restauro (sotto la direzione dell'architetto Ugo Camerino) dell'edificio che la ospita, palazzo Giuliari. Proprio qui, dove l'architetto Bartolomeo Giuliari sembra abbia voluto riprodurre, in versione ridotta, un braccio del Museo Vaticano, sono stati collocati fondi e testi delle aree economica, giuridica e umanistica dell'ateneo: undicimila volumi editi dal XVI al XX secolo. «Si tratta di fondi», spiega Daniela Brunelli, direttore della Biblioteca universitaria Frinzi, «acquisiti per donazione o acquistati dai dipartimenti di Scienze giuridiche, come la collezione della Camera di Commercio, di Scienze economiche, con la collezione Giuliari-Ciresola rinvenuta nel 2005 nei sitterranei del palazzo, della sezione di Romanistica del dipartimento di Lingue e letterature straniere, della sezione di storia economica del dipartimento di Scienze economiche, nonché da collezioni della stessa biblioteca Frinzi» E se una biblioteca rivede la luce e torna a disposizione dell'ateneo, un'altra sorgerà negli spazi del campus della Passalacqua per diventare un punto di riferimento aperto a tutta la città. La notizia è ufficializzata dal rettore Alessandro Mazzucco, di ritorno da un viaggio a Roma per reperire i fondi necessari per la costruzione: 27 milioni di euro, la metà accantonata in questi anni attraverso avanzi di bilancio e l'altra metà assicurata da un accordo di programma che verrà stipulato con il ministero. «Il cda ha approvato il progetto preliminare», spiega Mazzucco, sceso in campo per ampliare l'ipotesi primitiva che si fermava a novemila metri quadri per quello che l'architetto Giovanni Policante definisce un vero centro culturale universitario di dimensioni e standard qualitativi europei. «La parola d'ordine sarà funzionalità», afferma il professionista. «L'edificio sarà la sintesi delle migliori esperienze europee e non solo: dalla Frinzi, alla biblioteca universitaria di Rostock in Germania, a quella di Des Moines nell'Iowa, Stati Uniti: in tutto 12mila metri quadrati che ospiteranno fino a 800mila volumi, in cui l'attività amministrativa sarà separata dai luoghi di fruizione degli utenti». Nel dettaglio, un piano interrato con 130 posti auto per il pubblico e 50 per il personale di servizio; un piano terra, con ingresso di fronte all'edificio della Provianda austriaca (dove sogerà il nuovo polo didattico dell'università, ndr), una hall di accesso con spazi espositivi, emeroteca e sale di lettura per gli studenti; un primo piano con spazi più flessibili riservati in particolare ai ricercatori, non più costretti a fare la spola tra le nove biblioteche sparse oggi tra le facoltà del polo di Veronetta. «Con il progetto del campus universitario (dove sorgeranno un parco, aule, una foresteria e strutture sportive, ndr) il Comune ha recuperato un ritardo storico», conclude il vicesindaco e assessore all'urbanistica Vito Giacino. «Di qui a tre anni la città acquisirà dimensione europea: basti pensare che il parco sarà più grande dei giardini di Lussemburgo di Parigi».E.P.

1 commento:

  1. Beh, qualcuno dica a Giacino che Parigi non si trova in Lussemburgo... :-P prima era il più grande parco urbano d'Europa, poi si era corretto dicendo che intendeva il più grande attualmente in costruzione :-) (ooops), ora invece è più grande dei giardini di Lussemburgo... ma invece di fare tanti paragoni faraonici che sinceramente non stanno proprio in piedi pensi a portare avanti i lavori, che sono già fermi da 6 mesi e probabilmente tra altri 6 mesi saranno in ritardo di 12 mesi... intanto il tempo passa e lui presenta tutto come se fosse sempre nuovo e sempre praticamente finito, quando in realtà un "bravo amministratore" dovrebbe presentare risultati concreti e non fumo negli occhi e paragoni roboanti... la campagna elettorale è finita, le poltrone le ha aumentate, ora pensi al bene di Verona e della Passalacqua! Merci et au revoir de Paris!

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