sabato 28 luglio 2012

Passalacqua: altro cantiere infinito?

Fonte: L'Arena.it del 27/07/2012
Sapere oggi come sarà organizzato il verde del parco, una volta ultimato il progetto, è impossibile. A guidare ogni decisione, però, parola d'ordine sarà la vivibilità del parco, luogo di ritrovo non solo degli abitanti di Veronetta e degli universitari ma di quanti gravitano sulla città. Tra i 180 mila circa metri quadrati di verde potrebbero trovare posto anche delle vasche d'acqua bassa molto simili a quella dell'Arsenale, che ha fatto innamorare in pochi mesi moltissimi veronesi e che continua a far notizia anche a causa di alcune lamentele da parte dei residenti. Problemi di vicinato che, nel caso della Passalacqua, non sussisterebbero. «Abbiamo pensato a questa opzione e vagliato varie possibilità in tal senso, proprio sul modello dell'Arsenale. Tuttavia è ancora prematuro parlare con precisione della disposizione degli spazi in superficie», rivela Policante. Quel che è già certo è che il parco diventerà un chiaro esempio di commistione tra ambiente e cultura, tra verde e storia, grazie ai tesori storici e architettonici qui racchiusi, dalle fortificazioni alle mura, agli edifici della Santa Marta. «Ci aspettiamo di trovare traccia non solo dell'epoca austriaca ma anche scaligera e veneziana. A seconda di ciò che il terreno ci rivelerà, soprattutto a seconda dello stato di conservazione, decideremo di concerto con la soprintendenza se è il caso di valorizzare con siti museali particolari, immersi nel parco», aggiunge il progettista. Altro dato certo è che gli alti alberi che già ci sono, pur non numerosissimi e scesi di due unità dopo la tromba d'aria della scorsa settimana, saranno tutelati e mantenuti. «Questo parco è unico nel suo genere e farà storia in molte altre città», commenta il consigliere Maschio. «Una ricchezza per tutta la città: sarà grande più del doppio del parco di San Giacomo e dovrà essere opportunamente valorizzato e fatto vivere anche con molte iniziative culturali e sportive», aggiunge Drudi. I.N.

venerdì 27 luglio 2012

Passalacqua: ancora ritardi per la prima parte del parco

Fonte: Agenzia Stampa Comune di Verone del 26/07/2012
Il vicesindaco con delega all’Urbanistica Vito Giacino si è recato oggi in sopralluogo al cantiere dell’ex caserma Passalacqua per verificare lo stato di avanzamento dei lavori di riqualificazione. Erano presenti i presidenti della 1ª Circoscrizione Daniela Drudi e della commissione consiliare urbanistica Ciro Maschio, il direttore lavori del programma di riqualificazione Passalacqua e Santa Marta architetto Giovanni Policante con il consulente per il progetto di recupero del parco urbano architetto Vittorio Lino Bozzetto.
“Nel corso dell’ultimo mese – ha spiegato Giacino – è stata completata la bonifica bellica superficiale e sono iniziate le indagini archeologiche che hanno portato alla luce una cisterna, in linea con il corpo centrale della Priovanda. Sono stati demoliti quasi tutti gli edifici e rimosso l’asfalto nel piazzale antistante il bastione delle Maddalene – ha proseguito Giacino – per un totale di 31 mila metri cubi di detriti che verranno utilizzati per i sottofondi e la ricarica dei sottopieni”. “Entro la primavera –conclude il vicesindaco – sarà terminata la prima parte, circa 15 mila metri quadrati, di quello che diventerà uno fra i più grandi parchi urbani a valenza storico paesaggistica d’Europa, con 182 mila metri quadri complessivi di verde”.
Il programma urbano di riqualificazione del compendio Passalacqua e Santa Marta viene realizzato a costo zero per l’Amministrazione comunale, con un finanziamento regionale per i progetti di housing sociale di 10 milioni di euro e il contributo di partner privati, l’A.T.I. Sarmar e imprese associate, individuati tramite bando pubblico, aggiudicato a 31, 6 milioni di euro. Tra gli elementi qualificanti del progetto la realizzazione, oltre che del più grande parco della città, del campus universitario, di alloggi residenziali per le fasce più deboli, di spazi per l’Università come la nuova biblioteca e 6 aule didattiche, e di servizi per il quartiere di Veronetta.
La riqualificazione complessiva del compendio Passalacqua e Santa Marta sarà ultimata nel 2015.

Fonte: L'Arena.it del 27/07/2012
Dove c'erano colate di asfalto e tonnellate di cemento sorgerà il polmone verde e il cuore culturale della città. Negli spazi di quello che diventerà il parco della Passalacqua, a Veronetta, il presente è ancora fatto di cumuli di materiale demolito e riposto in colline di detriti. Ma entro il 2015 il parco di 180 mila metri quadrati di verde diventerà meta abituale per migliaia di veronesi, studenti universitari e turisti. E il primo stralcio di parco, circa 15 mila metri quadri nell'area più vicina a Porta Vescovo e che contorna i bastioni delle Maddalene, sarà inaugurato nella prossima primavera. SOPRALLUOGO. Ieri mattina, il vicesindaco Vito Giacino ha effettuato un sopralluogo nel cantiere del parco insieme ai presidenti della prima circoscrizione Daniela Drudi e della commissione consiliare urbanistica Ciro Maschio.  A mostrare quanto fatto e quanto ancora c'è da fare, il direttore lavori del programma di riqualificazione Passalacqua e Santa Marta, l'architetto Giovanni Policante, insieme al consulente per il progetto di recupero del parco urbano, l'architetto Lino Vittorio Bozzetto. Tra gli ultimi lavori realizzati, in ordine di tempo, la bonifica bellica superficiale che ha messo in evidenza una serie di punti dove verranno effettuati ulteriori indagini per capire che tipo di metalli si nascondono sotto la pancia della Passalacqua. Inoltre, sono iniziate le indagini archeologiche che hanno portato alla luce una cisterna del periodo asburgico. CISTERNE. Quello della Passalacqua è infatti un progetto «sorvegliato speciale» da ben quattro soprintendenze, bellica, monumentale, archeologica e ambientale. «Studiare nel dettaglio la storia di questo sito nei secoli ci aiuta a capire come valorizzarlo al meglio e soprattutto ad individuare i siti esatti dove potrebbero esserci ritrovamenti. Le cisterne, ad esempio, le abbiamo trovate nel punto esatto dove ci aspettavamo che fossero. Così facendo si evitano per quanto possibile sorprese e perdite di tempo in scavi inutili», aggiunge Policante. Sono stati demoliti quasi tutti gli edifici e rimosso gran parte dell'asfalto che prima copriva praticamente tutta l'area per un totale di 245 mila metri cubi di edifici distrutti e di 25 mila metri cubi tra cemento e asfalto ammassati ora in grandi cumuli. E la buona notizia per il quartiere è che non dovranno essere smaltiti. La quasi totalità di questo materiale, infatti, verrà opportunamento elaborato sul posto e utilizzato per formare i sottofondi del parco e i terrapieni che verranno ricostruiti in modo da restituire ai bastioni il loro aspetto originario. BASTIONI. «Stiamo facendo il possibile per lavorare creando a Veronetta minori disagi possibili», spiega Policante. Il primo ad essere realizzato sarà il terrapieno dei bastioni Maddalene, alto circa sei metri e lungo venti. Una volta finito, sarà dunque ripristinato tutto il camminamento delle ronde militari per oltre un chilometro e mezzo di passeggiata nel verde. Inoltre, porta di Campofiore sarà aperta e formerà un percorso di congiunzione ciclopedonale diretto tra Veronetta, quartiere universitario e via Torbido. In piedi rimangono la cisterna dell'acqua e altre costruzioni militari la cui sorte è nelle mani della soprintendenza che dovrà stabilire se possono essere abbattute o se dovranno essere mantenute e recuperate. BIBLIOTECA. «Tra le novità di questo ambizioso progetto che è in continuo divenire, studiato in sinergia con le soprintendenze e con l'Università, è la realizzazione della nuova biblioteca universitaria proprio al centro del parco, nell'area dell'ex caserma Santa Marta. Inoltre, due edifici conterranno sei nuove aule universitarie di 250 posti ciascuno e avremo immobili destinati ai servizi per il quartiere, che saranno destinati, ad esempio, alle associazioni locali e del terzo settore», ha spiegato Giacino. Il programma urbano di riqualificazione del compendio Passalacqua e Santa Marta è a costo zero per l'amministrazione comunale, con un finanziamento regionale per i progetti di housing sociale di 10 milioni di euro e il contributo di partner privati, l'A.T.I. Sarmar e imprese associate, individuati tramite bando pubblico, aggiudicato a 31,6 milioni di euro.I.N. 

venerdì 20 luglio 2012

Resistere a Veronetta

Crash - impatto, contatto, convivenza  (RAI 2) puntata del 08/03/2011
Inchiesta

Veronetta è il quartiere di Verona con il maggior numero di stranieri residenti e in via 20 Settembre i negozi italiani sono quasi del tutto scomparsi, sostituiti da esercizi comerciali gestiti da immigrati, e trovare un italiano è davvero difficile. Dopo 2 anni dal nostro ultimo servizio le telecamere di Crash, guidate da Massimo Ferrazzi, sono tornate in questo quartiere per analizzare, attraverso le immagini raccolte e le testimonianze di commercianti e residenti, cosa è cambiato in questi ultimi anni. 
 Clicca questo link per vedere il video
http://www.crash.rai.it/sito/scheda_puntata.asp?progid=1467

Il cinema che parla le lingue di Veronetta

Fevoss promuove in settembre, in occasione della Festa del buon vicinato di Veronetta, l’iniziativa “Veronetta, tante voci, tante lingue: Incontro con il cinema che parla le lingue di Veronetta”.

Presso il cortile del centro Fevoss di Santa Toscana in Via Santa Toscana 9, Porta Vescovo, Verona
Ingresso gratuito 

Ecco un'anticipazione del programma:

L’Italiano - Titolo originale Ital’ianets
Nazione Russia; Regia Andrei Kravchuk
Premi al Kinder Festival Berlin, al CineKid, all’ Honfleur Festival, al Zurich Film Festival
Anno 2005; Durata 96 min; Genere Drammatico

I dannati di Varsavia - Titolo originale Kanal
Nazione Polonia; Regia Andrzej Wajda
Premio Speciale a Cannes
Anno 1957; Durata 91 min; Genere Drammatico

Titolo Nánjīng! Nánjīng! - Titolo originale 南京!南京!
Nazione Cina; Regia Lu Chuan
Anno 2009; Durata 135 min; Genere Drammatico

Il lamento del sentiero - Titolo originale Pather Panchali
Nazione India; Sceneggiatura Bansi Chandragupta; Regia Satyajit Rai
Premio Miglior Documento Umano al Festival di Cannes 1956
Anno 1955; Durata 115′; Genere Drammatico

También la lluvia - Titolo originale
Nazione USA; Regia Iciar Bollain
Sceneggiatura Paul Laverty
Premio “Cinema e diritti umani” di Amnesty International
Anno 2010; Durata 104 min; Genere Drammatico

Il sapore della ciliegia - Titolo originale Ta’m e guilass
Nazione Iran; Regia Abbas Kiarostami; Sceneggiatura A. Kiarostami
Premio Palma d’oro a Cannes
Anno 1997; Durata 95′; Genere Drammatico

Nuove Poste Centrali: si apre in piazza Isolo

Fonte: L'Arena.it del 20/07/2012

Sette sportelli con nuovi sistemi di sicurezza, due sale per consulenza, un'area Postamat. Venerdì 27 luglio sarà il primo giorno di apertura al pubblico delle nuove Poste centrali di Verona, in via Porta Organa, all'angolo con Interrato dell'Acqua Morta. Il nuovo ufficio postale, che sostituirà la vicina sede provvisoria di piazza Isolo, metterà a disposizione dei veronesi, in spazi ampi e accoglienti, sette sportelli attrezzati con nuovi sistemi di sicurezza, due sale per informazioni e consulenza in forma riservata ed una area Postamat, accessibile 24 ore al giorno per il prelievo di denaro contante. Per consentire il trasloco nella nuova sede, l'ufficio postale di piazza Isolo chiederà da lunedì 23 luglio. Il servizio di consegna allo sportello di raccomandate e pacchi non recapitati per assenza del destinatario sarà disponibile nel nuovo ufficio postale già da lunedì 23 (dalle 11.30 alle 13.30). Per tutti gli altri servizi, fino alla definitiva apertura dell'ufficio postale, sono disponibili gli uffici di via Cattaneo (con orario 8.25-19.10) e quello di via San Nazaro, aperto dalle 8.25 alle 13.35. Le Poste Centrali di via Porta Organa apriranno venerdì 27 luglio alle ore 8.25. Resteranno aperte dal lunedì al venerdì fino alle 19.10; il sabato fino alle 12.35. Intanto da oggi, venerdì 20 luglio, fino a lunedì 23 l'ufficio postale di piazza Chievo (succursale Verona 23) sarà chiuso per consentire il potenziamento degli impianti di sicurezza. Per tutti i servizi sarà possibile rivolgersi al vicino ufficio postale di via Trapani (succursale Verona 24, orario 8.25-13.35; sabato fino alle 12.35) oppure all'ufficio di via Marin Faliero (succursale Verona 33, aperto dalle 8.25 alle 13.35 e il sabato fino alle 12.35). L'ufficio postale di piazza Chievo riaprirà martedì 24 luglio con il consueto orario: dal lunedì al venerdì dalle 8.15 alle 13.45, il sabato dalle 8.15 alle 12.45.

domenica 15 luglio 2012

Passalacqua: Lions Club dona 56 querce al parco

Fonte: Ufficio Stampa Comune di Verona, 14/06/2012
Si è svolta questa mattina, all’ex Caserma Passalacqua, la cerimonia per la consegna alla città di 56 querce donate dal Lions Club Verona Cangrande in occasione del quarantesimo anniversario dell’associazione. Le piante verranno messe a dimora nel corso dei lavori di realizzazione del grande parco previsto nell’intervento di riqualificazione delle ex caserme Passalacqua e Santa Marta e ne costituiranno il viale d’ingresso. Presenti alla posa simbolica delle prime due querce il vicesindaco Vito Giacino, l’assessore ai Giardini Luigi Pisa, il direttore lavori del progetto di riqualificazione architetto Giovanni Policante, il presidente del Lions Verona Cangrande Guerrino Bigatel, il canonico della Cattedrale mons. Giorgio Benedetti, oltre a numerosi soci Lions. “Una donazione di grande importanza per la città – afferma Giacino – che si inserisce nel più grande intervento di bonifica nel territorio comunale; un’opera complessa – aggiunge il vicesindaco – che coniuga lo sviluppo urbano con la tutela del patrimonio ambientale e che porterà alla realizzazione del più grande parco urbano d’Europa”. Le querce sono state dedicate alla memoria del geometra Antonio Sarti, professionista impegnato nel progetto di riqualificazione, scomparso nei giorni scorsi. “Saranno circa 1000 i nuovi alberi piantati, pari a 2300 tonnellate l’anno in meno di CO2” ricorda Pisa, che ha ringraziato i soci del Lions Club Verona Cangrande per “l’attenzione che ancora una volta dimostrano verso il territorio”. Consegnata anche una targa a ricordo della donazione, disegnata ed incisa dal professor Gianni Lollis, che contiene le firme di tutti i 56 soci del Lions Club Verona Cangrande.

sabato 14 luglio 2012

Filobus: si parte davvero?

Fonte: L'Arena.it del 14/07/2012
TRASPORTO PUBBLICO. La commissione Via della Provincia dà il via libera. Tre anni di lavori. Non necessaria la Valutazione d'impatto ambientale che avrebbe dilatato i tempi. Prescrizioni su parcheggi e corsie preferenziali

Il progetto del filobus evita la Valutazione di impatto ambientale. Quindi Amt e Comune risparmieranno sei mesi di tempo per far partire i lavori. Che a questo punto, completato l'iter, dovrebbero cominciare entro fine anno e concludersi, da oggi, entro tre anni. La commissione tecnica Via della Provincia — formata da 12 tecnici di cui nove esterni, due della Provincia e uno dell'Arpav — ha sancito, all'unanimità, che il progetto di trasporto pubblico filoviario presentato da Amt non è da assoggettare alla procedura di Via. Il progetto dovrà però rispettare alcune prescrizioni. Il filobus, ricordiamo, avrà due percorsi, San Michele-Stadio e policlinico di Borgo Roma-Ca' di Cozzi. In totale 23,8 chilometri, di cui 16 fuori dalla mura cittadine (dove il mezzo procederà a trazione elettrica, con le “bretelle”) e sette nel centro città, dove procederà con un motore diesel Euro 6, il più “ecologico” possibile (questa è anche una delle prescrizioni). Altri dettami da rispettare sono la costruzione dei parcheggi scambiatori di Ca' di Cozzi, San Michele Extra e Verona sud. Alla Genovesa ci sarà anche il deposito dei mezzi, 38, da 18 metri ciascuno. Compreso nel progetto anche il sottopasso di via Città di Nimes. Si dovrà prevedere inoltre il controllo delle polveri e la gestione delle acque meteoriche, nei cantieri, poi il costante controllo della Soprintendenza sugli scavi e l'attività di sorveglianza e il monitoraggio dell'impatto acustico. Fondamentali inoltre le corsie preferenziali per il filobus. L'Associazione temporanea di impresa che realizzerà l'opera è composta dalla mandataria Consorzio coooperative costruzioni, con la consorziata Cdc, Soveco e Mazzi come costruttori, Alpiq Intec, Balfour Beatty Rail spa, Vossloh Kiepe, Vdl con Apts, Technital e Girpa. Fabio Venturi, vicepresidente della Provincia e assessore all'ambiente, ringrazia «tutti i dodici tecnici della Commissione Via per il minuzioso lavoro svolto. Da amministratore e cittadino veronese ritengo questo un grande passo avanti per Verona, che potrà finalmente dotarsi di un sistema di trasporto pubblico europeo che migliorerà la qualità della vita dei nostri cittadini». Ed Enrico Corsi, assessore comunale alla mobilità e infrastrutture, dice che «ciò ci permette di sottoscrivere il contratto e di dare l'avvio ai lavori di un'opera ferma da oltre 15 anni. Nelle prossime settimane vedremo di sottoscrivere il contratto e consentire alla ditta di partire con i cantieri entro fine anno. Un grazie alla Provincia, al vicepresidente Venturi e alla commissione Via per l'importante lavoro». Germano Zanella, presidente dell'Amt, che appalta il filobus (poi sarà gestito da Atv) ringrazia «la commissione Via per il lavoro e l'assessore Corsi per la tenacia dimostrata: ora è tempo di premere sull'acceleratore. Ora procederemo con la firma del contratto con l'Ati e possiamo quindi confermare che i tempi per realizzare il filobus resteranno indicativamente quelli anticipati nelle scorse settimane: entro tre anni consegneremo l'opera ai veronesi».
Enrico Giardini

Campus Passalacqua: la biblioteca nel 2015

Fonte: L'Arena.it del 13/07/2012
Presentato il progetto del futuro polo culturale all'interno del campus della Passalacqua. Sarà  uno spazio aperto a tutta la città

Da una biblioteca del passato riportata all'antico splendore, quella al secondo piano di palazzo Giuliari (sede del rettorato), alla biblioteca del futuro: quella, avveniristica, che sorgerà all'interno del campus che vedrà la luce nel 2015 negli spazi dell'ex caserma Passalacqua. Il passaggio di testimone è avvenuto ieri durante la cerimonia di inaugurazione del primo dei due gioielli: la biblioteca Carlo Vanzetti, riqualificata al costo di 190mila euro nell'ambito del restauro (sotto la direzione dell'architetto Ugo Camerino) dell'edificio che la ospita, palazzo Giuliari. Proprio qui, dove l'architetto Bartolomeo Giuliari sembra abbia voluto riprodurre, in versione ridotta, un braccio del Museo Vaticano, sono stati collocati fondi e testi delle aree economica, giuridica e umanistica dell'ateneo: undicimila volumi editi dal XVI al XX secolo. «Si tratta di fondi», spiega Daniela Brunelli, direttore della Biblioteca universitaria Frinzi, «acquisiti per donazione o acquistati dai dipartimenti di Scienze giuridiche, come la collezione della Camera di Commercio, di Scienze economiche, con la collezione Giuliari-Ciresola rinvenuta nel 2005 nei sitterranei del palazzo, della sezione di Romanistica del dipartimento di Lingue e letterature straniere, della sezione di storia economica del dipartimento di Scienze economiche, nonché da collezioni della stessa biblioteca Frinzi» E se una biblioteca rivede la luce e torna a disposizione dell'ateneo, un'altra sorgerà negli spazi del campus della Passalacqua per diventare un punto di riferimento aperto a tutta la città. La notizia è ufficializzata dal rettore Alessandro Mazzucco, di ritorno da un viaggio a Roma per reperire i fondi necessari per la costruzione: 27 milioni di euro, la metà accantonata in questi anni attraverso avanzi di bilancio e l'altra metà assicurata da un accordo di programma che verrà stipulato con il ministero. «Il cda ha approvato il progetto preliminare», spiega Mazzucco, sceso in campo per ampliare l'ipotesi primitiva che si fermava a novemila metri quadri per quello che l'architetto Giovanni Policante definisce un vero centro culturale universitario di dimensioni e standard qualitativi europei. «La parola d'ordine sarà funzionalità», afferma il professionista. «L'edificio sarà la sintesi delle migliori esperienze europee e non solo: dalla Frinzi, alla biblioteca universitaria di Rostock in Germania, a quella di Des Moines nell'Iowa, Stati Uniti: in tutto 12mila metri quadrati che ospiteranno fino a 800mila volumi, in cui l'attività amministrativa sarà separata dai luoghi di fruizione degli utenti». Nel dettaglio, un piano interrato con 130 posti auto per il pubblico e 50 per il personale di servizio; un piano terra, con ingresso di fronte all'edificio della Provianda austriaca (dove sogerà il nuovo polo didattico dell'università, ndr), una hall di accesso con spazi espositivi, emeroteca e sale di lettura per gli studenti; un primo piano con spazi più flessibili riservati in particolare ai ricercatori, non più costretti a fare la spola tra le nove biblioteche sparse oggi tra le facoltà del polo di Veronetta. «Con il progetto del campus universitario (dove sorgeranno un parco, aule, una foresteria e strutture sportive, ndr) il Comune ha recuperato un ritardo storico», conclude il vicesindaco e assessore all'urbanistica Vito Giacino. «Di qui a tre anni la città acquisirà dimensione europea: basti pensare che il parco sarà più grande dei giardini di Lussemburgo di Parigi».E.P.

venerdì 13 luglio 2012

Il modello Cadrega anche a Veronetta?

Fonte: Agenzia Stampa Comune di Verona, 11/07/2012
La Giunta comunale, nella riunione odierna, ha deciso di inviare a casa dei residenti della zona di via Cadrega un questionario per la valutazione dell’effettivo disturbo causato dagli esercizi pubblici, già più volte segnalati all’Amministrazione comunale.
“Dopo i recenti fatti che hanno visto da una parte i cittadini protestare e dall’altra gli esercenti affermare che non erano al corrente di nessun tipo di lamentela – ha spiegato il Sindaco Flavio Tosi – abbiamo deciso di chiedere direttamente ai residenti, tramite un questionario che sarà inviato a domicilio, se i locali della zona arrecano disturbo e in quali fasce orarie. Questo metodo, che potrà essere utilizzato ogni qual volta ci perverranno delle segnalazioni, ci consentirà di avere delle valutazioni reali del disturbo percepito da quanti vivono in prossimità di quelli che vengono definiti “bar fracassoni” e di decidere con oggettività eventuali riduzioni e limitazioni sull’orario d’apertura”.


 Tratto da L'Arena.it del 13/07/2012
La questione del delicato equilibrio tra le esigenze di chi in centro vive e, quando possibile, dorme e quelle di chi ci lavora è al centro dell'attenzione anche della prima circoscrizione e della presidente Daniela Drudi per la quale il questionario è utile per dare chiarezza una volte per tutte sul caso specifico. La svolta, per una questione che riguarda un'area ben più vasta del quartiere Carega, potrà arrivare da settembre quando i lavori della circoscrizione entreranno nel pieno grazie all'istituzione delle commissioni. «Quella su commercio e sicurezza si occuperà proprio di analizzare questo problema a 360 gradi prendendo in considerazione le istanze di ciascuno: dai residenti ai commercianti, senza dimenticare i giovani che chiedono spazi e iniziative. Domande alle quali vogliamo dare risposte concrete», spiega Drudi. Oltre al centro anche altre zone accusano disagi: a Veronetta, ad esempio, a rappresentare un problema di convivenza sono le serate della movida universitaria. Massima competenza, quindi, alle commissioni di circoscrizione che, «primo step di confronto tra cittadini e istituzioni, lavoreranno di concerto con l'amministrazione e gli assessorati preposti». Per permettere alle commissioni di lavorare al meglio, inoltre, è allo studio la proposta, che la maggioranza sottoporrà al voto del parlamentino del centro, di diminuire il numero di componenti in commissione da 18 a 14, abbassando così il numero legale da 6 a 5.

giovedì 12 luglio 2012

Passalacqua: dubbio annullamento per il bando di gara AGEC

Articolo di Mario Spezia del 10/07/2012 tratto da www.veramente.org

Il principio applicato dalla sentenza del TAR relativa al bando di gara per i servizi cimiteriali è applicabile anche alla gara per la scelta della ATI (associazione temporanea di imprese) che ha vinto il bando per la Passalacqua.
La sentenza N. 00903/2012 REG.PROV.COLL. N. 00701/2012 REG.RIC. del TAR Veneto recita testualmente:
“Tutti i componenti le commissioni di gara devono essere estranei, sia alla gestione che alle attività del servizio posto a gara, proprio per garantire una valutazione obiettiva che, in primo luogo, evidenzi la patente terzietà dell’organo giudicante, sicchè, proprio la conclamata e personale estraneaità ai fatti di gara del presidente e dei componenti il collegio, esclude, al contempo, qualsivoglia sospetto, sia di parzialità, che per interessate decisioni.
Consta dagli atti di causa, ed il fatto non è stato contestato, che il presidente la commissione giudicatrice la gara oggetto del presente ricorso ( ing. Tartaglia) è, al contempo D.G. di AGEC e, in quella veste, ha predisposto gli atti di gara, successivamente deliberati dal C.di A.dell’Ente, a cui egli ha partecipato con diritto di voto.
Tale accertata incompatibilità è idonea e sufficiente per annullare la procedura di gara censurata in quanto posta in essere in violazione dei principi sopra espressi”.
Nel caso della gara per la scelta dell’operatore che avrebbe dovuto realizzare l’intervento di riqualificazione urbana e di alloggi a canone sostenibile della Passalacqua la commissione di gara fu così composta:
-          ing. Sandro Tartaglia, Direttore generale Agec, in qualità di presidente della commissione;
-          avv. Francesca Tagliaferro, dirigente Area Legale Agec, in qualità di componente della commissione;
-          avv. Federica Battesini, Capo Sezione Legale Agec, in qualità di componente della commissione giudicatrice.
E’ di tutta evidenza che le conclusioni del primo caso, quello dei servizi cimiteriali, e cioè “ l’annullamento del bando per l’affidamento dei servizi primari cimiteriali e di servizi vari nei cimiteri del comune di Verona gestiti dalla parte resistente; del disciplinare di gara, del capitolato speciale d’appalto e dei relativi allegati; nonchè di ogni atto annesso, connesso o presupposto”, valgono pari pari per il secondo caso, cioè per l’affidamento dei lavori del programma di riqualificazione della Passalacqua.
Ora rimane da capire se un personaggio così apertamente deficitario rispetto alle più elementari norme di legge, possa continuare ad occupare il posto di direttore di una delle più importanti aziende pubbliche della nostra città.

lunedì 9 luglio 2012

Degrado a Porta Vescovo: discussione in Prima Commissione Consiliare

Nel corso della seduta del 26/06/12 della Prima Commissione, durante l'audizione del capo dei vigili urbani sui problemi di sicurezza urbana segnalati dai cittadini, si è parlato anche di Porta Vescovo:

Domanda del Consigliere Vallani sul degrado in zona Porta Vescovo
Risposta del Comandande della Polizia Altamura

Per ascoltare l'audio integrale della seduta cliccare qui
Segnalazioni dei Consiglieri
Risposte del Comandante

La Prima Commissione Consiliare è competente in materia di: Politiche per la trasparenza e la partecipazione - Sicurezza urbana e rapporti istituzionali - Politiche del personale.
Sono componenti della Commissione Consiliare 1^:

venerdì 6 luglio 2012

Il coworking a Veronetta

Buongiorno,
mi chiamo Francesco Adami, sono un giovane architetto, mi sono trasferito 2 anni fa da Negrar a Veronetta e mi sono reso conto che, nel bene e talvolta nel male, si tratta di un piccolo cuore pulsante del nostro bel quartiere in cui sono assolutamente felice di vivere. Tant'è che da pochi mesi ho deciso insieme ad un amico di installare anche una nuova attività di coworking in via San Nazaro.
Si tratta di un ufficio i cui spazi e servizi sono messi in condivisione tra più professionisti diversi, che possono lavorare in autonomia o collaborando tra loro. In questo modo si abbattono i costi dell'ufficio, e insieme si aumentano le proprie possibilità di creare nuove relazioni di business. Maggiori informazioni le potete trovare sul sito www.thecollective.it

giovedì 5 luglio 2012

Abbattimento ex distributore in via Torbido

Zoom Foto
Fonte: L'Arena.it del 05/07/2012
Ore contate per la pompa di benzina in via Torbido
Era stata aperta alla fine degli anni 50. Inutili i tentativi di salvataggio come reperto industriale


Provare a salvarlo ci hanno provato. Ma per il distributore di benzina «Bacciocca» realizzato alla fine degli anni '50 in via Torbido, sembra che le ore siano ormai davvero contate. Stamattina stessa le ruspe potrebbero dare il colpo fatale all'edificio, che per l'Ordine degli architetti di Verona rappresenta una valida icona del rinnovamento industriale del dopoguerra italiano. «Ho parlato con la segreteria del sindaco e la decisione a procedere è presa», riferisce la vicepresidente dell'Ordine Paola Ravanello che martedì pomeriggio, appresa dal collega Filippo Oliosi l'intenzione imminente di demolire la struttura, si era preoccupata di chiamare la proprietà, l'Api, per chiedere di temporeggiare. Quest'ultima aveva accettato, anche per evitare l'eventuale spesa di 75mila euro necessaria a rimuovere l'edificio, ma l'ultima parola spetta al Comune che in quell'area realizzerà un parco come intervento di compensazione delle ex Cartiere. «Pare che per ragioni di sicurezza il distributore debba sparire», riprende Ravanello. «Abbiamo chiesto di sospendere i lavori perché riteniamo che il nostro compito sia quello di segnalare le opportunità sul nostro territorio, ma non conosciamo il progetto complessivo in corso e non vogliamo essere di intralcio né creare tensioni». Del resto, come precisa l'assessore alla viabilità Enrico Corsi, «la stessa Soprintendenza ha chiesto la demolizione dell'edificio». Nonostante la decisione sia ormai stata presa, ieri mattina, Filippo Oliosi e il collega Michele De Mori hanno scelto di consegnare alla Soprintendenza una relazione sulla storia della pompa di benzina costruita dall'architetto Mario Bacciocchi per volontà dell'allora presidente Eni Enrico Mattei. C.Baz.

mercoledì 4 luglio 2012

Un esposto per la Passalacqua

Tratto da veronainblog.it del 2 luglio 2012

Vi è noto l’impegno a suo tempo profuso dal Comitato spontaneo “Passalacqua e Santa Marta per Verona” (1999-2001). Se l’area della caserma e della Provianda è stata restituita alla città, buona parte del merito si deve attribuire alle cittadine e ai cittadini, che per questo fine si prodigarono.
Tuttavia, rispetto agli auspici di allora, appaiono del tutto incongrue le scelte operate dalle amministrazioni comunali succedutesi nell’ultimo decennio. Il progetto messo in atto, in tempi recenti, dalla giunta Tosi, di cedere parti dell’area a un’associazione di ditte private, onde far costruire, con il concorso della Regione Veneto, numerose abitazioni, che peraltro superano in altezza le neglette mura magistrali circostanti, può essere considerato il preludio d’una speculazione edilizia più ampia.
L’estate scorsa, sono stati abbattuti, nella zona più vicina all’Università, almeno una cinquantina di alberi vetusti e prosperosi, giusto per potere provvedere alla creazione d’un parco. L’idea, in se stessa paradossale, ha privato la città d’un patrimonio non altrimenti ricostruibile, e si è inserita nella pratica, ormai purtroppo consolidata, degli abbattimenti indiscriminati degli alberi della città.
Nello stesso tempo, è stato sparso l’amianto contenuto in alcune porzioni delle numerose palazzine militari demolite. Che tale gravissimo illecito sia stato commesso, lo attestano, quanto meno, le documentazioni a noi fornite da ARPAV e SPISAL, oltre che il verbale, a tutti accessibile, della Conferenza dei servizi del Comune di Verona (23 settembre 2011).
Poiché il danno si profila gravissimo, sia per la salute dei lavoratori edili addetti e sia per tutte le persone che vivono intorno all’area (segnatamente per quante e quanti lavorano e studiano nell’Università), abbiamo preferito rimettere la questione alla Magistratura, stendendo il testo d’un esposto che vi invitiamo a sottoscrivere
 Mercoledì 4 luglio prossimo, alle ore 11,
in Via del Risorgimento 27 (a sinistra, poco prima del ponte omonimo, per chi venga dal centro storico), presso lo Studio legale Panizzo Todesco.
In quel giorno, l’Avvocata Federica Panizzo darà lettura completa e ragionata dell’esposto, raccoglierà le firme di quante e quanti intendono sottoscriverlo, illustrando quali siano le responsabilità che con questo atto ci si assume.
Francesca Bragaja
Cristina Stevanoni
a nome e per conto del Comitato “Verona inalberata”