sabato 28 gennaio 2012

Agenda politica per Veronetta - Elezioni amministrative comunali Verona 2012

Sono in arrivo le elezioni comunali e come ogni anno stiamo per assistere alla presentazione dei "programmi elettorali", ricchi di promesse e buoni propositi, buoni soprattutto ad attirare voti - qualcuno dirà.
Nel clima di sfiducia nazionale nella politica, per cercare di anticipare i vari politici e politichetti di casa nostra, cerchiamo di stendere una serie di punti critici per la Veronetta dei futuro.
Potrebbero anche essere gli stessi di 5 anni fa o magari nel frattempo se n'è inserito qualcuno di nuovo.
Questa lista non ha la pretesa di essere esaustiva, per cui chi avesse qualcosa da aggiungere o modificare è benvenuto. La lista prende spunto anche dai principali fatti di cronaca degli ultimi anni e per questo potrebbe anche non necessariamente corrispondere alle reali esigenze del quartiere. Come è noto, spesso mass media (e politici?) cercano di indurre bisogni per perseguire i loro interessi. Veronetta spesso si trova al centro di questo tipo di "dibattito".
Cominciamo quindi con la prima stesura della lista... l'ordine è puramente casuale.

1) Sicurezza: Veronetta è spesso considerato un quartiere poco sicuro e a volte è stato definito con appellativi poco tranquillizzanti (solo per citarne uno: il bronx di Verona). E' davvero così? E' cambiato il senso di sicurezza nei cittadini che vivono o frequentano Veronetta negli ultimi anni? E' stato fatto abbastanza per la sicurezza del quartiere o cosa ancora c'è da fare?

2) Integrazione: Veronetta è noto per essere un quartiere con elevata presenza di cittadini di altre nazionalità di prima o seconda generazione. Questa popolazione è integrata nel tessuto sociale del quartiere? Quali iniziative sono state intraprese o si possono ancora intraprendere per favorire il contatto umano tra residenti di qualsiasi provenienza in modo da superare eventuali pregiudizi o per evitare l'isolamento in gruppi chiusi?

3) Viabilità e traffico: per la conformazione urbanistica attuale e geografica di Verona, Veronetta si trova ad essere il crocevia di numerosi flussi di traffico di attraversamento. Automobili private, mezzi pubblici e camion attraversano cioè il quartiere senza veramente esserne diretti o provenire da Veronetta. Questo ha pesanti ripercussioni sulla viabilità nelle principali arterie di attraversamento del quartiere, con numerosi ingorghi e frequenti situazioni di traffico intenso. Cosa si è fatto e cosa si può ancora fare per evitare il traffico di attraversamento e ridare a Veronetta la tranquillità di un quartiere residenziale? Il proposto "traforo delle Torricelle" è la soluzione giusta per decongestionare Veronetta dal traffico? Qualcosa d'altro si può fare unitamente o in alternativa? Esistono soluzioni nel breve termine, senza cioè attendere i tempi lunghi di un'opera come il traforo, attualmente ancora da approvare definitivamente? Quale funzione deve avere la creazione di nuovi parcheggi (ad esempio all'ex-gasometro o alla Passalacqua)? Dovrebbe essere un modo per risolvere la carenza dei posti per i residenti o un modo per far parcheggiare a ridosso del centro l'imponente mole di auto attratta dalle bellezze di Verona e dalle tante (sempre di più) manifestazioni di vario tipo che fanno la felicità dei commercianti (ma meno dei residenti)? Il filobus, così come è stato approvato, riuscirà a risolvere i problemi di traffico mantenendo le auto lontane dalle congestioni del centro? L'idea - di cui periodicamente tanto si parla - di allargare la ZTL a Veronetta è un rischio o una opportunità per il quartiere?

4) Inquinamento: collegato anche al problema del traffico degli automezzi, Veronetta - come tutta la città di Verona - soffre di preoccupanti problemi di inquinamento. Quanti tipi di inquinamento sono presenti?
Inquinamento dell'aria, dovuto ai gas di scarico dei veicoli a motore e/o degli impianti di riscaldamento. Qualcuno teme anche per le emissioni dell'acciaieria Riva (Galtarossa) poco distante da Veronetta e dal centro di Verona.
Inquinamento acustici, dovuto principalmente al transito nelle nostre strade di mezzi pesanti quali autobus, pullman e camion. Il filobus a trazione diesel in centro è una soluzione accettabile?
Cosa si è fatto in questi mesi per combattere l'inquinamento? come viene tutelata la salute dei cittadini?

5) Decoro e degrado: Veronetta spesso viene indicata come una zona degradata della città, dove spesso il decoro viene a mancare a causa di "cattive frequentazioni". Questa idea ha fondamento? E' necessario una politica particolare per ridare lustro al nostro quartiere? Quali sono le modalità operative migliori?

6) Area ex caserme Passalacqua e Santa Marta: come viene giudicato il progetto in corso, che senza dubbio è il più grande progetto di riqualificazione urbana per il nostro quartiere? La suddivisione degli spazi tra residenziale, commerciale, università e verde è apprezzabile dal punto di vista di chi vive a Veronetta?

7) Piste ciclabili: la carenze di piste ciclabili a Veronetta è grave, considerato che il quartiere è la porta di accesso al centro storico di Verona provenendo da est. Attualmente i pochi impavidi ciclisti transitano lungo le arterie principali - soprattutto via XX Settembre - rischiando molto per il passaggio di numerosissimi (troppi?) autobus con cui condividono la sede stradale. Sarebbe necessario dedicare una spazio riservato e protetto alle biciclette, in modo da incentivare gli spostamenti in bici, più ecologici di qualsiasi filobus o auto moderna. Il miglioramento della qualità dell'aria favorirebbe la mobilità ciclabile

Questi sono solo alcuni spunti di riflessione, aperti ai commenti e all'integrazione di tutti quelli che hanno a cuore il quartiere di Veronetta.

AdW

Terremoti a Veronetta


Gentile Redazione di VeronettaBlog,
volevo dirvi che io che abito in v.S.Paolo a Veronetta ho fatto molta fatica a riconoscere le recenti scosse di terremoto... e non è giusto! Qui infatti è da sempre zona altamente sismica perchè siamo abituati a convivere con i "terremoti" dei passaggi degli autobus ATV: sono preceduti dal rombo di tuono assordante del motore e provocano movimenti sussultori in tutti gli edifici circostanti... non chiedetemi che grado della scala Mercalli o Richter siano, sta di fatto che l'altro giorno mia moglie non ne ha riconosciuta nemmeno una delle scosse vere, perchè pensava semplicemente che fossere degli autobus per strada! ... lo stato di condizione dei mezzi pubblici a Verona è sempre peggio, qui non si distingue più un evento sismico da un mezzo ATV e viceversa... che filobus!
Fabio da v. S. Paolo

domenica 15 gennaio 2012

«A Ponte Nuovo la ciclabile è una trappola»


Amici della bicicletta: «A Ponte Nuovo la ciclabile è una trappola»

Fonte: L'Arena.it del 12/01/2012

Verona. «La cosiddetta ciclabile sul marciapiede nord di Ponte Nuovo non è una ciclabile per il semplice fatto che manca la segnaletica verticale all'inizio del ponte. E' semplicemente un pasticcio che trae in inganno gli stessi pedoni, i quali, per motivi non comprensibili, potrebbero percorrere solo il marciapiede sud», dice Paolo Fabbri, presidente veronese degli Amici della bicicletta.
E prosegue: «Peccato che il cartello che vieta il transito ai pedoni sia stato collocato solo su un lato del ponte e sia visibile soltanto a chi dal centro va verso Veronetta. Incongruenze di questo tipo nella segnaletica cittadina sono abbastanza frequenti. Su nostra esplicita richiesta, per esempio, è stato recentemente aggiornato il cartello che autorizza il transito delle bici sulla corsia preferenziale di via Cairoli verso Piazza Erbe (l'autorizzazione risale ad una delibera di Zanotto), ma gli uffici del Comune si sono dimenticati di aggiornare quello che si trova a metà della piazza, dunque il ciclista può entrare nella piazza ma all’altezza di via Pellicciai dovrebbe proseguire a piedi».

La conseguenza, secondo Fabbri: «Sono errori che farebbero sorridere se solo non condannassero il ciclista al torto in caso di sinistro. Maggiore attenzione meriterebbero poi alcuni punti neri come, ad esempio, all'incrocio tra via Carducci e lungadige Re Teodorico, dove gli automobilisti provenienti dal lungadige non si aspettano biciclette provenienti da via Carducci. O, ancora, alla fine di Via Nizza, dove invece la ciclabile si interrompe improvvisamente e, per procedere verso via Stella, manca un attraversamento ciclabile mentre quello pedonale è nascosto dai furgoni che sostano nel nuovo stallo di carico-scarico merci. Risultato: auto e moto provenienti da Piazza delle Poste non riescono a vedere i pedoni (e i ciclisti) in procinto di attraversare. Per segnalare i punti critici basterebbe, spesso, un po' di vernice o un segnale verticale. Di recente sono stati ricolorati i loghi della bicicletta in via Carducci. Non sarebbero previsti (quella di via Carducci è una corsia preferenziale, non una ciclabile) ma sono certamente utilissimi. Un piccolo segnale di attenzione che ci auguriamo trovi presto seguito anche sulle altre strade della città».