mercoledì 21 dicembre 2011

Parcheggio ex-gasometro entro estate 2013?

Fonte: Agenzia Stampa Comune di Verona, 21/12/2011

Su proposta dell’assessore alle Infrastrutture Enrico Corsi, la Giunta comunale nella seduta odierna ha approvato il progetto definitivo per la realizzazione di un parcheggio interrato e di superficie nell’area dell’ex Gasometro. Il progetto è stato illustrato oggi dal Sindaco Flavio Tosi e dall’assessore alle Infrastrutture Enrico Corsi, insieme al direttore dell’area Lavori pubblici del Comune ingegner Luciano Ortolani e al progettista architetto Costanzo Tovo.
“Vedere finalmente un termine dopo diciassette anni di attesa rappresenta sicuramente una soddisfazione per tutta la città” ha detto Tosi. “In questo caso i ritardi non sono stati causati dalla burocrazia, ma da una lunga e difficile operazione di bonifica del terreno, costata 8 milioni di euro, rimborsati quasi totalmente da Agsm. Ora che questa enorme operazione è finalmente terminata – ha aggiunto il Sindaco – si riuscirà ad assegnare la gara prima della fine del mandato amministrativo e a concludere i lavori entro l’estate 2013, fornendo così alla città un servizio fondamentale a supporto della stagione turistica estiva”.
“Nell’arco di poche settimane sarà pubblicato il bando di gara e i lavori potranno iniziare presumibilmente in tarda primavera, per terminare entro un anno” ha spiegato Corsi. “Una volta realizzato – ha aggiunto l’assessore - il parcheggio costituirà una grande risposta soprattutto al problema dei bus turistici, che durante la stagione estiva si riversano sulle vie cittadine, e che finalmente potranno trovare una giusta e confortevole sistemazione. Allo stesso tempo il parcheggio sarà un servizio fondamentale, oltre che per i turisti, anche per i cittadini veronesi che faranno visita al Cimitero monumentale, o dovranno recarsi all’Università o negli uffici di Agsm e Acque veronesi”.
Il nuovo parcheggio, che avrà un costo complessivo di 14 milioni 800 mila euro, potrà contare su un contributo di 8 milioni 676 mila euro, finanziati dalla Regione Veneto nel maggio 1999 e da allora accantonati in attesa dell’inizio dei lavori. La realizzazione dell’opera infatti è stata ritardata dalla scoperta nel sottosuolo di materiale contaminato da sostanze inquinanti, che ha reso necessaria una complessa operazione di bonifica e riqualificazione dell’area, suddivisa in tre distinte fasi.
Il parcheggio sarà realizzato su due piani interrati per complessivi 439 posti ; 60 posti per autobus saranno realizzati in superficie. E’ prevista la demolizione dei fabbricati denominati “edifici marmisti” posizionati lungo viale del Cimitero: al loro posto sarà realizzato un nuovo edificio ad un piano fuori terra, adibito a area ristoro, zona servizi per turisti e spazi commerciali per attività connesse al Cimitero Monumentale. L’accesso e l’uscita dal parcheggio sarà localizzata su via Campo Marzo, che verrà allargata; è prevista inoltre la sistemazione dei percorsi pedonali lungo viale del Cimitero in direzione del centro storico, con la realizzazione di un sottopasso pedonale all’incrocio fra ponte Aleardi e lungadige Galtarossa, intervento, quest’ultimo, finanziato nell’ambito delle opere di compensazione a carico dei privati previste dal Pua ex Cartiere.

lunedì 19 dicembre 2011

Veronetta Vintage


Fonte: L'Arena.it del 18/12/2011

FOTOGRAFIA. Immagini dal volume e modernariato al Deposito A
«Verona Vintage»: il libro di Enzo e Raffaello Bassotto documenta scorci del nostro passato prossimo cogliendo l'anima dei luoghi nel loro momento finale IL BRUTTO

Lo chiamano «Vintage», che starebbe per «cosa d'annata», i fratelli Enzo e Raffale Bassotto, fotografi. La Verona Vintage, nelle immagini raccolte nel loro ultimo libro, presentato assieme a un'ampia mostra fotografica all'interno di Deposito A in Veronetta (via XX Settembre 35b), è ritratta in centinaia di immagini, realizzate dal 1983 a oggi. Insegne pubblicitarie, negozi, benzinai, facciate di cinema, ma anche stazioni, case, edifici abbandonati.
Sono scorci che la cronaca magari classifica come degrado urbano, salvo nobilitarli come archeologia industriale. Ma il fotografo ne coglie l'aspetto vitale, l'anima, il bello del brutto. Pop art involontaria, atmosfere alla Edward Hopper.
Il richiamo al pittore americano è palese guardando le immagini delle pompe di benzina. O quel lavaggio di macchine «a mano», con piastrelle a mosaico anni Sessanta, un tempo molto frequentato su Viale Venezia. E ancora, i pochissimi, superstiti vecchi negozi del centro.
Ma al vintage appartengono anche cinema come il Capitol a Porta Vescovo, abbattuto di recente, la cui foto ci conserva memoria della sua facciata razionalista con mattoni a vista, o il Felix a San Martino Buon Albergo, dalla facciata di sapore decò «che potrebbe trovarsi a Miami». Come quel Mr Panino in Zai, che aveva come insegna, sopra all'entrata, un grande panino di plastica.
«Le nostre immagini non vogliono avere il taglio del reportage o del documento, ma vogliono far diventare questi pezzi, che hanno perso il loro utilizzo e sono destinati alla sparizione o alla trasformazione, degli esemplari unici», dicono i fotografi. Come i resti delle scritte originali, anni Trenta, sulla facciata dei Magazzini Generali. SPECIA e ZATA: quant'è rimasto della scritta «Officina frigorifera specializzata». Le lettere di gesso si stanno disfacendo. «È la sorte di tanti manufatti simili a questi», precisano i fratelli Bassotto, «che si vogliono conservare, perché testimonianza del passato. Eppure gran parte di essi sono inevitabilmente destinati a scomparire».
Evocano la pop art altre immagini, come quella di un phone center a Ronco all'Adige o il cinema Smeraldo ad Arcole. Immagini frontali, senza apertura alla prospettiva, alla percezione che non sia documentaristica. Tra i fotografi del passato, i fratelli Bassotto considerano precursori di questo stile «seriale» i coniugi tedeschi Bernd e Hilla Becher, che dagli anni Sessanta iniziarono una sistematica documentazione antologica di insediamenti abitativi e industriali partendo dalla regione della Ruhr. Quando i Becher parteciparono nel 1990 alla Biennale di Venezia, con le loro serie fotografiche divise per tipologie e descritte con una visione frontale e uno sguardo chiaro e rigoroso, fu assegnato a loro il premio non per la fotografia ma per la scultura. «Le loro linee di ricerca sono anche le nostre», dichiarano i Bassotto, «la fotografia vissuta come arte e mezzo di comunicazione, sviluppo di una serie e di una tipologia e una precisa analisi storica e socioeconomica».
Anche nel curriculum dei fratelli veronesi non manca la Biennale d'Arte. Ci sono stati, a Venezia, nel 1995, invitati ad esporre, nell'ambito della mostra l'«Io e il suo doppio», al Padiglione Italia ai Giardini, le loro immagini sui vecchi. Da allora continuano a fotografare per documentare il territorio. Nel 2013 li attende un altro appuntamento espositivo, a Parma, all'Archivio Comunicazione dell'Università dove presenteranno un loro lavoro del 1980, quello su Borgo Nuovo.
«Verona Vintage racconta un destino comune», concludono i Bassotto, «a tante cose che diventano testimonianza di questa Verona non particolarmente attenta ai propri beni». Un libro che fissa nella memoria cose destinate a sparire: immortalare lo stato di precarietà.
Giustamente la mostra, realizzata grazie a Paluani, è ospitata nel vecchio forno del pane Meneghello, riaperto dopo vent'anni a Veronetta. Vi si trovano oltre mille pezzi di un'assortita esposizione permanente di design del Novecento: oggetti e arredi del secolo ormai scorso e di arte contemporanea. Dall'illuminazione di Albini, Sarfatti, Fontana Arte, Mollino, Ponti, ai mobili anni Cinquanta, a quadri di Daniele Nalin, Mauro Reggiani, grafiche di Andy Warhol... Altre testimonianze a futura memoria nella civiltà che cambia.
Maria Teresa Ferrari

martedì 6 dicembre 2011

Filobus: sbloccato il finanziamento statale

Fonte: Agenzia Stampa Comune di Verona, 06/12/2011

Il Cipe nella riunione di questa mattina ha sbloccato il finanziamento di 86 milioni di euro, il 60 per cento del costo totale, per il filobus di Verona. Ne hanno dato notizia nel pomeriggio il sindaco Flavio Tosi, l’assessore alla Mobilità Enrico Corsi, il presidente di Amt Germano Zanella, accompagnato dal direttore generale Carlo Alberto Voi e dal consigliere di amministrazione Francesco Barini.
“Esprimo la soddisfazione di tutta la città per questo risultato tanto atteso – ha commentato il Sindaco Tosi – prendiamo positivamente atto che il Governo Monti, evidentemente al di fuori da influenze politiche negative, ha sbloccato immediatamente una pratica che necessitava solo di un passaggio di natura procedurale. Perciò abbiamo invitato il Ministro Corrado Passera a venire a Verona, affinchè la città possa dare atto di questo suo intervento positivo, che dà ufficialmente avvio ad un progetto atteso da tempo dai cittadini. Le inutili polemiche sulla presunte lentezze dell’Amministrazione comunale – ha proseguito Tosi – hanno rischiato di far perdere a Verona i finanziamenti, perché la pratica era volutamente ferma, a scapito dell’interesse della città. Oltretutto, un ulteriore blocco avrebbe comportato il pericolo di dover rinegoziare le condizioni dell’offerta economica, con un danno finanziario per l’Amministrazione comunale”. “Quest’opera è in linea con quanto ribadito dal Ministro Corrado Clini – ha concluso Tosi – visto che per contrastare l’inquinamento atmosferico e tutelare la salute dei cittadini e dell’ambiente non servono provvedimenti estemporanei, come targhe alterne o blocco del traffico, ma provvedimenti strutturali, come il filobus”.
“Finalmente, dopo una lunga attesa, siamo riusciti ad avere il via libera dal Cipe per il finanziamento del nuovo sistema di trasporto pubblico di massa di Verona – ha detto Corsi – Ora Amt potrà proseguire l’iter amministrativo con l’obiettivo di arrivare il più rapidamente possibile alla sottoscrizione del contratto. Non nascondo che, purtroppo, sono stati persi più di sei mesi di tempo, visto che noi eravamo pronti con le procedure già a marzo. Siamo quindi in dirittura d’arrivo per dare a Verona un sistema di trasporto moderno e tecnologico, che la metterà al passo con le più importanti capitali europee e che sarà in grado di ridurre drasticamente il volume di traffico privato che circola oggi in città”.
“Oggi – ha spiegato il presidente di Amt Zanella – siamo pronti per poter proseguire l’iter amministrativo dell’opera che, oltre ad avere la copertura da parte dello Stato per il 60 per cento dei costi, necessita del finanziamento del 40 per cento da parte di un istituto di credito cittadino, che a seguito di una gara di appalto ne è risultato aggiudicatario. Per quanto concerne il progetto stiamo già lavorando per avere tutte le autorizzazioni necessarie da parte del Ministero e della Provincia, relativamente all’impatto ambientale dell’opera sulla città”.

L’iter per la realizzazione del nuovo sistema di trasporto pubblico di massa può quindi procedere con i successivi passaggi amministrativi per arrivare, dopo la sottoscrizione dell’accordo procedimentale con il Ministero delle Infrastrutture, necessario per rendere operativo il finanziamento statale, alla stipula del contratto con la cordata di aziende guidata dal Consorzio cooperative costruzioni di Bologna, aggiudicataria della gara d’appalto. Dalla firma del contratto, la cordata vincitrice avrà 1.000 giorni di tempo per portare a termine l’opera; compresi nel cantiere ci sono la costruzione del deposito dei mezzi alla Genovesa e il sottopasso di via Città di Nimes.
Il nuovo sistema filoviario veronese (alimentato con fili elettrici fuori città e con generatore diesel in centro storico) avrà 37 mezzi da 18 metri capaci di portare 145 passeggeri l’uno; due i percorsi, per totali 23,7 chilometri, che collegheranno San Michele allo Stadio e il policlinico di Borgo Roma a Ca’ di Cozzi. Oltre alla capofila Ccc di Bologna, della cordata di imprese aggiudicataria dell’opera fanno parte la veronese Mazzi Impresa Generali costruzioni, Soveco, Balfour Beatty Rail, Alpiq Intec Verona e l’olandese Apts di Eindhoven, che produce il sistema di trasporto Phileas di cui il modello veronese, Citea, rappresenta un’evoluzione tecnologica.

sabato 3 dicembre 2011

Veronetta e la crisi economica: fotoreportage dalle principali vie

Veronetta più netta


Fonte: Verona Fedele, pagina 9, 30/10/2011 (veronafedele.it)
Veronetta più pulita? «Ci pensiamo noi»

Qualcuno lo considera il ghetto della città, da cui tenersi possibilmente alla larga. Per altri è il fulcro del sapere accademico e della goliardia universitaria. Altri ancora lo considerano uno degli angoli più belli di Verona, seppur bistrattato. Di fatto, il quartiere di Veronetta fa parte a pieno titolo del centro storico della città, inserito di recente anche nei percorsi turistici dei pulmini che accompagnano i visitatori attraverso gli scorci più belli.
Eppure commercianti e residenti del quartiere, e in particolare di alcune sue strade – tra cui via XX Settembre, via San Nazaro e vicoli annessi – si sentono più immersi in un contesto da prima periferia lasciata allo sbando che parte integrante del centro storico. Tanto che hanno dato il via alla campagna di sensibilizzazione “Veronetta più netta”. Con il duplice obiettivo: spronare i cittadini in primis a rimboccarsi le maniche tenendo più pulito il quartiere, e di provocare, utilizzando senso civico, comportamenti corretti e un pizzico di ironia, una maggior attenzione ai problemi del quartiere da parte del Comune e della prima Circoscrizione.
«Questo quartiere viene lasciato più sporco e abbandonato di altri secondo l’assurda convinzione che tanto noi residenti vecchi e nuovi, studenti, lavoratori e migranti saremmo più trasandati, brutti e cattivi degli altri veronesi. Ma noi non siamo d’accordo e non vogliamo che vengano addossate al nostro simpatico, bello, allegro e colorato quartiere le mancanze di altri, di chi dovrebbe amministrare correttamente anche questa zona della città senza discriminazioni», denunciano i “Cittadini di Veronetta”, un gruppo spontaneo di abitanti della zona, molti italiani ma anche qualche residente e commerciante straniero, che ha promosso la campagna di sensibilizzazione.
La quotidianità di Veronetta, denunciano, è fatta di marciapiedi lerci, ricoperti di mozziconi di sigaretta, cartacce, vetri. Oppure peggio, come deiezioni varie agli angoli delle strade. Una sporcizia che non è certo prerogativa di questo quartiere. Basta infatti visitare uno qualsiasi dei vicoli che confinano con la centralissima piazza Erbe, il venerdì o il sabato notte, per verificare e toccare anche con “naso” la situazione. La differenza, però, è che mentre altre zone vengono ripulite alla svelta, qui lo sporco rimane a terra per giorni. «C’è un’incuria preoccupante» spiega Davide Tinazzi, titolare di un B&B. «Ecco qui una cartaccia, proprio a ridosso della vetrina. Ormai la gente passa e butta di tutto, come se si sentisse legittimata dalla trasandatezza in cui versa la zona», commentano le titolari dell’osteria Morandin che si affaccia su Porta Vescovo.
La campagna di sensibilizzazione è nata all’indomani di un’assemblea pubblica, cui ha partecipato, tra gli altri, anche l’assessore comunale al Traffico e mobilità Enrico Corsi. Residenti e commercianti si sono confrontati sui problemi del quartiere in cui vivono, lavorano e che amano. Hanno focalizzato proprio nell’igiene, nella pulizia di strade e vicoli, nell’ordine dei cassonetti, il punto di partenza per migliorare la zona. Ed hanno sintetizzato questo loro pensiero in una lettera che hanno inviato alle autorità cittadine. Cartelli colorati con la scritta “Veronetta più netta” fanno già capolino da alcuni negozi del quartiere e a breve verranno organizzati anche aperitivi itineranti, rigorosamente allestiti con materiale eco-compatibile, per informare e spiegare le finalità di questa campagna.
Un prima reazione è già stata ottenuta. «Amia ci ha assicurato che provvederà grazie ad un intervento straordinario a fare un’accurata pulizia. Ma noi non abbiamo bisogno di soluzioni drastiche “una tantum”», replica la portavoce del gruppo, Maria Letizia Tonelli. «La riqualificazione di un quartiere parte dalle piccole cose. Dalla raccolta dei mozziconi di sigaretta da terra, da una disposizione ordinata dei cassonetti e loro svuotamento, dalla cura nella pulizia delle strade che dev’essere puntuale e frequente».
«È innegabile che la situazione di Veronetta sia complessa. Le criticità dipendono in larga parte dal fatto che questo è un quartiere dinamico ed estremamente variegato: qui vivono molti anziani, tantissimi giovani universitari e ci sono molti stranieri che non solo risiedono ma anche lavorano in queste vie», analizza Luciano Zampieri, consigliere della prima Circoscrizione in quota all’Udc, che ha aperto un tavolo di dialogo con il comitato. «La nostra attenzione è alta. Molto è stato fatto, basti pensare al parco di salita San Sepolcro o ai giardini della Giarina. Molto c’è ancora da fare: ad esempio la riqualificazione di Porta Vescovo, unica porta a non essere delimitata e valorizzata da un giardinetto». I soldi per realizzare questi interventi, però, al momento proprio non ci sono. E tuttavia l’obiettivo della campagna “Veronetta più netta” non è quello di chiedere finanziamenti o grandi opere. Ma lungimiranza e una quotidianità fatta di rispetto, ordine e pulizia. A partire dall’esempio dei cittadini che nelle prossime settimane, questa l’intenzione dell’iniziativa, dimostreranno che rendere più vivibile e pulito questo bel quartiere è possibile. Basta volerlo.
Ilaria Noro

giovedì 1 dicembre 2011

Natale a Porta Vescovo 2011


fonte: Agenzia Stampa e sito Comune di Verona, 30/11/2011

Si terrà dal 6 dicembre 2011 al 6 gennaio 2012 la seconda edizione di “Natale a Porta Vescovo”, iniziativa promossa dalla 1ª Circoscrizione in collaborazione con il Comitato Carnevale Benefico “Simeon de l’Isolo”, la Banca del Tempo “Tu per me io per te” e gli assessorati al Patrimonio, al Decentramento, all’Istruzione, all’Arredo Urbano e al Commercio del Comune.
Il calendario degli appuntamenti è stato illustrato dal presidente della 1ª Circoscrizione Matteo Gelmetti; presenti il presidente del Comitato “Simeon de l’Isolo” Giuliano Frazza e i rappresentanti delle associazioni che aderiscono all’iniziativa.
“Un appuntamento – spiega Gelmetti – che, dopo il successo della scorsa edizione, torna ancora più ricco di iniziative, rivolte a grandi e bambini”.
Tra gli eventi in programma, la Mostra dei Presepi delle Scuole di Veronetta e la Mostra Fotografica “Ricordi di Veronetta anni ‘50”; sabato 10 dicembre “La Locanda dei Piccoli”, con laboratori per bambini e marionette musicali; nelle giornate dell’11, 17 e 18 dicembre, alle 17.30, momenti di intrattenimento con letture di poesie, il coro degli Alpini di Borgo Venezia, il concerto del Complesso bandistico musicale di San Massimo; in programma anche canti e musiche del Salento al ritmo della pizzica, a cura dell’associazione “Amici del Salento” di Verona. Il 22 dicembre alle 10.30 si terrà la presentazione del libro “La Casa delle Cose” con l’autore Gianpaolo Trevisi. La manifestazione si concluderà il 6 gennaio alle 17 con una “promo” della commedia “El ritorno de Simeon”.

... dentro la porta ... sotto l'albero

La 1^ Circoscrizione Centro Storico, in collaborazione con il Comitato Carnevale Benefico "Simeon de l'Isolo" e la Banca del Tempo "Tu per me - Io per te" e con la partecipazione degli Assessorati al Patrimonio, al Decentramento, all'Istruzione, all'Arredo Urbano ed al Commercio, organizza, dal 6 Dicembre al 6 Gennaio

Natale a Porta Vescovo

L'inaugurazione, con l'accensione dell'Albero di Natale, alla presenza delle autorità, è prevista per martedì 6 Dicembre alle ore 10.30.

All'interno del sito monumentale di Porta Vescovo saranno realizzate:
- la Mostra dei Presepi delle Scuole di Veronetta e
- la Mostra Fotografica "Ricordi di Veronetta anni '50".
Orario apertura 10.00/12.00 - 15.00/17.30.

Nell'ambito della manifestazione, nelle giornate del 6, 10, 11, 17, 18, 22 Dicembre e 6 Gennaio ci saranno inoltre momenti di festa ed allegria per adulti e bambini (marionette musicali, pinata messicana, cori, lettura di poesie, balli...).

Programma completo: