sabato 22 ottobre 2011

Ex caserma Passalacqua, un parco dalle macerie

Fonte: Ufficio stampa Comune di Verona del 21/10/2011

Il vicesindaco Vito Giacino, insieme alla Soprintendente Gianna Gaudini, si è recato oggi in sopralluogo al cantiere del compendio delle ex caserme Passalacqua e Santa Marta, dove è in atto l’intervento di riqualificazione iniziato a fine maggio con la demolizione dei vecchi capannoni militari e la bonifica dell’area.
Presenti il presidente dell’Ordine degli Architetti Arnaldo Toffali e il presidente della commissione consiliare urbanistica Marco Comencini .
La visita ha riguardato, in particolare, la parte di Mura Magistrali compresa tra porta Vescovo e i bastioni Maddalene, un’area verde attualmente in stato boscoso e abbandonato, i cui lavori di riqualificazione inizieranno nei prossimi giorni per concludersi tra marzo e aprile 2012.
“In primavera – spiega Giacino - sarà pronta la prima parte (25 mila metri quadrati) di quello che diventerà il più grande parco urbano della città, con una superficie di oltre 180 mila metri quadrati, più del doppio del parco di San Giacomo. Se i tempi di progettazione saranno rispettati – aggiunge Giacino – si può ipotizzare l’inaugurazione del parco nel suo complesso nel 2014”.
Come ricordato dal vicesindaco, il programma urbano, che sarà a costo zero per l’Amministrazione comunale, è realizzato con un finanziamento regionale per i progetti di housing sociale di 10 milioni di euro e il contributo di partner privati, l’A.T.I. Sarmar e imprese associate, individuati tramite bando pubblico, aggiudicato a 31, 6 milioni di euro. Tra gli elementi qualificanti del progetto, l’assessore ha sottolineato “la realizzazione, oltre che del più grande parco della città, del campus universitario, di alloggi residenziali per le fasce più deboli e di una vasta area riservata al polo sportivo e ai servizi per il quartiere; un intervento di alta qualità architettonica – aggiunge Giacino – esemplare dal punto di vista del risparmio energetico e degli standard previsti per il quartiere. Ringrazio la Soprintendenza di Verona e il Corpo Forestale dello Stato – conclude il vicesindaco – per la preziosa collaborazione nella stesura di un piano complesso, come pochi in Europa, che coniuga lo sviluppo urbano con la tutela del patrimonio ambientale”.
“Un intervento – afferma la Soprintendente Gaudini – di fondamentale importanza per il recupero di questa vasta parte della città che, seppure degradata, contiene edifici monumentali di straordinari importanza”. La Soprintendente Gaudini ha ricordato le numerose prescrizioni inserite nel parere favorevole della Soprintendenza al progetto di recupero e “la facoltà di intervenire in corso d’opera, sulla base delle prossime indagini conoscitive, per riqualificare al meglio questo bene e restituirlo alla pubblica fruizione, come previsto dal Codice dei Beni Culturali”.
Per l’architetto Toffali “siamo di fronte al primo esperimento progettuale che unisce la finanza pubblica con quella privata, un cantiere aperto in cui è possibile portare il proprio contributo per la realizzazione di una città di qualità”.
A questa prima fase di bonifica ambientale, che dovrebbe concludersi entro il mese di novembre e comprende anche l’eliminazione dei residui di amianto presenti nell’area (20 mila chilogrammi di amianto già trasportati), seguirà la bonifica bellica con il recupero dei rifiuti presenti nel sottosuolo e la depermeabilizzazione della superficie asfaltata.
Questi, in sintesi i dati del progetto: 270 mila metri quadri la superficie totale dell’area; 183 mila metri quadri il parco urbano; 4 Km di piste ciclabili; 1000 nuovi alberi piantati, pari a 2300 tonnellate l’anno in meno di CO2; capovolta la proporzione attuale fra aree pavimentate e aree verdi: aree pavimentate attuali 70%, aree verdi attuali 30%; aree pavimentate di progetto 30%, aree verdi di progetto 70%; palestra di 1700 metri quadri unita a 4 campi sportivi di cui uno coperto; 18.500 metri cubi di servizi vari per il quartiere; 10 mila metri cubi per servizi e residenze per l’Università; 155 unità di edilizia residenziale libera, 24 unità di edilizia locativa agevolata, 92 unità di edilizia convenzionata e 28 di edilizia sovvenzionata; 1450 parcheggi, la maggior parte interrati, 780 dei quali pubblici.

Fonte L'Arena.it del 22/10/2011
GRANDI OPERE. Sopralluogo della sovrintendente nell'area dell'ex caserma. Demoliti 230mila metri cubi di fabbricati. La prima area verde pronta in primavera. Campus e alloggi. Eliminati ventimila chili di amianto

Verona. Dove c'erano le palazzine e i capannoni militari che fino al 6 dicembre 2007 ospitavano il reparto comando del Comfoter, le forze operative terrestri, ora ci sono cumuli di macerie. Lo spettacolo desolato che si presenta negli immensi piazzali dell'ex caserma Passalacqua è il risultato del lavoro di demolizione iniziato a fine maggio e pressoché portato a termine. In tutto 230mila metri cubi di fabbricati rasi al suolo. Restano in piedi l'ex palazzina della protezione civile, ora utilizzata come quartier generale del cantiere e il serbatoio dell'acqua.
Ieri il vicesindaco Vito Giacino e la soprintendente Gianna Gaudini hanno compiuto un sopralluogo nell'area. L'intervento sta proseguendo con la bonifica ambientale cui seguirà quella da eventuali residuati bellici che potranno essere rinvenuti nel sottosuolo. Finora sono stati asportati, «rispettando tutte le normative di legge» si sottolinea a Palazzo Barbieri, 20mila chili di amianto.
La visita ha riguardato, in particolare, la parte di Mura magistrali compresa tra Porta Vescovo e bastioni Maddalene, attualmente ridotta a una sterpaglia. Si tratta della prima porzione di parco che sarà completata «tra marzo e aprile 2012, salvo imprevisti», assicura Giacino: «i primi 25mila metri quadrati di quello che sarà il più grande parco urbano della città, con una superficie di oltre 180mila metri quadrati, più del doppio del parco di San Giacomo che se i tempi di progettazione saranno rispettati potremo aprire nel 2014».
Ribattendo alle polemiche, il vicesindaco ha mostrato alcune foto di alberi tagliati durante le demolizioni. «Si è parlato», esclama, «di strage di alberi ma le immagini parlano da sole, si vede benissimo che erano ammalati e avrebbero rappresentato un pericolo per le persone». Nel parco, fa sapere, saranno piantati un migliaio di nuovi alberi. E «non alberelli ma essenze dalla consistente massa arborea». La soprintendente Gaudini parla di «intervento di fondamentale importanza per il recupero di una vasta area in stato di degrado che contiene edifici monumentali di straordinaria importanza» e ricorda le numerose prescrizioni «di cautela» al progetto di recupero tra cui la «facoltà di intervenire in corso d'opera anche sulla base delle indagini nel sottosuolo che potrebbero riservarci sorprese». L'intervento comprenderà anche il ripristino dei terrapieni in quanto parte integrante della struttura difensiva.
Tra gli elementi qualificanti del progetto, il vicesindaco ha sottolineato «la realizzazione del campus universitario, di 150 alloggi residenziali e di altrettanti a edilizia economica e di una vasta area riservata ad attività sportive e di svago». La prima fase di bonifica ambientale dovrebbe concludersi entro il mese di novembre.
[...]E.S.

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