lunedì 30 maggio 2011

Passalacqua: iniziano le demolizioni

Fonte: Ufficio Stampa Comune di Verona, 30/05/2011

Sono iniziati oggi i lavori di demolizione dei vecchi capannoni militari propedeutici all’intervento di riqualificazione del compendio delle ex caserme Passalacqua e Santa Marta.
Il programma urbano, avviato a costo zero dall’Amministrazione comunale, è realizzato con un finanziamento regionale per i progetti di housing sociale di 10 milioni di euro e il contributo di partner privati, l’A.T.I. Sarmar e imprese associate, individuati tramite bando pubblico, aggiudicato a 31,6 milioni di euro. A questa prima fase di bonifica ambientale, che dovrebbe concludersi entro il mese di novembre e prevede anche l’eliminazione dei residui di amianto presenti nell’area, seguirà la bonifica bellica con il recupero dei rifiuti presenti nel sottosuolo. Nella primavera 2012 sarà completato il primo recupero delle Mura Magistrali, 25 mila metri quadrati di verde all’interno del più grande parco urbano della città, che si estenderà su una superficie di oltre 180 mila metri quadrati, più del doppio del parco di San Giacomo.

Asta a Vista - Come Treni Paralleli


COMUNICATO STAMPA: Asta a Vista

Il gruppo studentesco “Come Treni Paralleli”, all’interno della manifestazione Verona Risuona promossa dal Conservatorio dall’Abaco di Verona, in collaborazione con l’Accademia Cignaroli di Verona, l’Accademia di Musica e Teatro di Göteborg, e patrocinata dal Comune di Verona, presenta l’evento “Asta a vista”.
L’attività culturale si terrà in Piazza Santa Toscana (davanti a Porta Vescovo) durante il mercato settimanale, alle ore 10.00 del giorno 3 giugno 2011, nel quale si inscenerà un'asta interculturale.
Nella mattinata verrà allestita una bancarella contenente oggetti donati dagli stessi negozi di Veronetta e scelti per simboleggiare ciascuna delle comunità presenti nel quartiere, p.e. una matrioska, un gatto della fortuna etc. Ad ogni oggetto sarà abbinato un biglietto contenente sia la storia di migrazione di chi lo ha donato, che del viaggio compiuto per arrivare in Italia. Si cercherà di coinvolgere le persone presenti al mercato a offrire in cambio banconote create appositamente per l’asta interculturale, le quali verranno distribuite sia prima che durante la mattinata. Lo scopo è portarsi a casa un pezzo di quartiere.
Il progetto, portato avanti dal gruppo “Come Treni Paralleli”, vuole riuscire a stimolare l’incontro tra culture e cittadini che vivono nel quartiere storico di Veronetta. L’obiettivo della giornata è riflettere sullo stato dell'integrazione tra le comunità migranti e i cittadini residenti. Il processo che giungerà al termine con l’asta interculturale, è il risultato di un’approfondita ricerca eseguita nel quartiere, durante la quale sono stati raccolti un considerevole numero di oggetti e alimenti.
Il significato che il gruppo vuole far affiorare è che integrarsi significa prendere qualcosa e lasciare qualcosa e che questo scambio può essere fonte di reciproca soddisfazione.


sabato 14 maggio 2011

Porta Vescovo, 12 progetti di recupero in mostra


Fonte: Ufficio Stampa Comune di Verona, 14/05/2011

E’ stata inaugurata oggi a Porta Vescovo la mostra “Progetti per il recupero di Porta Vescovo”, promossa dall’assessorato Ai Servizi demografici e Patrimonio del Comune in collaborazione con l’Istituto Design Palladio e l’Associazione Giovani Architetti Verona. Presenti all’inaugurazione l’assessore al Patrimonio Daniele Polato, il presidente della 1ª circoscrizione Matteo Gelmetti, il presidente della commissione consiliare Urbanistica Marco Comencini, direttore della mostra arch. Carlo Cretella.
La mostra, che espone 12 progetti per il recupero della Porta e per un suo possibile utilizzo all’ interno del tessuto urbano, sarà aperta al pubblico nei fine settimana fino al 29 maggio.
“La mostra è stata pensata per restituire vita e funzionalità ad un monumento storico –dice Polato- collocato in un contesto tra i più animati della città e, per questo motivo, ricco di potenzialità e di suggestivi suggerimenti. Si tratta di un doveroso atto di valorizzazione nei confronti di un edificio inserito nell’intreccio urbano veronese sin dall’epoca scaligera e successivamente confermatosi come un punto strategico di primaria importanza per l’accesso alla città e per la sua difesa”.
I 12 lavori di progettazione esposti hanno come oggetto alcune ipotesi di recupero di Porta Vescovo con l’intento di evidenziare quali potrebbero essere i possibili utilizzi di un monumento storico attraverso il suo pieno recupero ed inserimento nel contesto vitale di un quartiere tra i più animati della città, in zona universitaria, nei pressi di un importante teatro cittadino.
Questi i nomi dei giovani progettisti: BONOMETTI GAIA, BRAGANTINI ILARIA, BRIGADOI FRANCESCA, COCCINIGLIO JESSICA, FAVARO MARCO, LONARDI MARTINA, MORGANTE SARA, ROSSI ELISABETTA, SCOTTI ANTONIO, SEGALLA ALBERTO, VOLPI JANJIRA, ZUCCHELLI SONIA
Cenni storici
Porta Vescovo, di cui non si conosce con certezza l’origine del nome (forse venne chiamata Vescovo perché durante l'epoca comunale lì vicino il vescovo poteva chiedere alcuni tributi, oppure perché durante la dominazione della Serenissima i vescovi provenienti da Venezia passavano da questa porta) era stata fatta costruire nel 1288 da Alberto I della Scala lungo le mura costruite da Cangrande della Scala che seguivano il corso del Fiumicello che scendeva da Montorio. La Repubblica Serenissima, dopo la dedizione di Verona a Venezia, nel 1517 decise di rinnovare le mura per renderle più resistenti ai nuovi cannoni. I lavori di sistemazione iniziarono nel 1520 e compresero anche la risistemazione di porta Vescovo. La porta venne successivamente allargata sotto la dominazione austriaca, dal 1862 al 1863, seguendo il progetto di Anton Naredi Reiner. Una lapide ricorda tra l'altro che il 16 ottobre 1866 le truppe italiane attraversarono questa porta per entrare a Verona.
Porta Vescovo è stata recentemente restaurata con un intervento conclusosi nel 2008.

Passalacqua, parcheggio dimezzato

Fonte: L'Arena.it del 13/05/2011
IL CASO. Fra qualche settimana comincia la demolizione dei capannoni dell'ex caserma. E da giugno meno posti auto. Attualmente ha una capienza di 420 posti, ne saranno mantenuti solo il 40-60% per due anni

Verona. Parcheggi dimezzati da giugno all'ex caserma Passalacqua, dove fra qualche settimana cominceranno le demolizioni dei vecchi capannoni.
Attualmente il parcheggio della Passalacqua ha una capienza di 420 posti auto. Con l'avvio dei lavori subirà una drastica riduzione. L'impresa si è impegnata a mantenere dal 40 al 60 per cento dei posti auto durante i circa due anni di cantiere. Salvo che nei prossimi mesi di agosto e settembre, quando il parcheggio resterà completamente chiuso agli utenti per motivi di sicurezza. In questi due mesi, infatti, si procederà ad una fase molto delicata: la bonifica dell'area da eventuali residuati bellici. «Il disagio sarà ridotto al minimo», assicura il vicesindaco Vito Giacino, «perché la chiusura avverrà durante l'interruzione dell'attività didattica all'università e in un periodo meno impegnativo per il quartiere, ma ne varrà la pena perché alla fine dell'intervento urbanistico ci saranno complessivamente 1.300 posti auto, il che significa attuare una riqualificazione non solo del comparto ma dell'intero quartiere di Veronetta poiché si toglieranno dalle strade moltissime automobili».
Il Comune, intanto, ha già individuato un'alternativa ai posti auto che verranno persi dopo la chiusura di parte dell'attuale parcheggio Santa Marta, in fase di ristrutturazione a opera dell'ateneo scaligero, che sta trasformando l'ex caserma in spazi didattici, con tre piazze, e zone attrezzate con giochi e strutture per lo sport.
Il parcheggio all'interno della Santa Marta aveva una capienza di 256 posti auto, di cui 143 in abbonamento. Per compensare questa perdita di posti auto la giunta di Palazzo Barbieri ha deciso di ricavare una zona di sosta, attiva dal lunedì al sabato mattina, per ospitare una sessantina di auto, con un abbonamento di 20 euro al mese, nell'area di via Bassetti, vicino a Porta Vescovo, dove nei giorni di festa vengono depositati i banchi di piazza Erbe.
Inoltre verranno emessi un centinaio di abbonamenti per stalli blu su strada a 30 euro al mese. L'obiettivo è venire incontro alle richieste degli studenti universitari ai quali era assegnata parte dei posteggi all'interno della Santa Marta.
Nell'ex caserma Passalacqua sarà realizzato un parco urbano di 246mila metri quadrati, con circa 45mila metri cubi di alloggi di edilizia convezionata e uffici su 40mila metri quadrati, destinati all'Università, comprese una foresteria, aule didattiche e una biblioteca di 50mila metri cubi, aperta al pubblico. Il parco misurerà circa due volte e mezzo quello di San Giacomo, in Borgo Roma. L'intervento costerà 41,6 milioni, di cui 31,6 investiti da un'associazione temporanea d'impresa, con Sarmar capofila, e con i restanti 10 milioni di finanziamento statale.
Il parco sarà attraversato da quattro chilometri di piste ciclabili che collegheranno il Polo didattico Zanotto all'ex caserma Santa Marta.E.S.

giovedì 5 maggio 2011

Alto San Nazaro: parco pubblico e terrazza panoramica in ritardo

La riqualificazione dell'edilizia privata in Alto San Nazaro è a buon punto, sembra però che il parco pubblico abbia una priorità più bassa o verrà lasciato per ultimo. Ecco alcune foto. A lavoro ultimato potrebbe divenire una nuova meravigliosa terrazza su Verona da una vista insolita.
Prima dei lavori
Durante i lavori

lunedì 2 maggio 2011

Inquinamento acustico: il 5 maggio serata all'università


Fonte: ufficio stampa Comune di Verona,02/05/2011
È stato presentato questa mattina, dall’assessore all’Ambiente Federico Sboarina e dal prorettore dell’Università di Verona Bettina Campedelli, l’evento che si terrà giovedì 5 maggio, alle ore 21 al Polo Zanotto, sul tema dell’inquinamento acustico. Durante la serata, che prevede momenti musicali con il gruppo Thing Mote e interventi scientifici sul rumore, sarà presentata la terza edizione del premio di laurea “Comune di Verona per l'Ambiente”.
Nel corso dell’evento interverranno l’antropologo Francesco Ronzon sui suoni come strumenti comunicativi, l’ingegnere Stefano Poles sulle azioni del Comune di Verona per la tutela dal rumore e l’esperto audiologo dell’Azienda Ospedaliera Universitaria di Verona Marco Carner, che parlerà del danno uditivo da inquinamento acustico.