mercoledì 21 dicembre 2011

Parcheggio ex-gasometro entro estate 2013?

Fonte: Agenzia Stampa Comune di Verona, 21/12/2011

Su proposta dell’assessore alle Infrastrutture Enrico Corsi, la Giunta comunale nella seduta odierna ha approvato il progetto definitivo per la realizzazione di un parcheggio interrato e di superficie nell’area dell’ex Gasometro. Il progetto è stato illustrato oggi dal Sindaco Flavio Tosi e dall’assessore alle Infrastrutture Enrico Corsi, insieme al direttore dell’area Lavori pubblici del Comune ingegner Luciano Ortolani e al progettista architetto Costanzo Tovo.
“Vedere finalmente un termine dopo diciassette anni di attesa rappresenta sicuramente una soddisfazione per tutta la città” ha detto Tosi. “In questo caso i ritardi non sono stati causati dalla burocrazia, ma da una lunga e difficile operazione di bonifica del terreno, costata 8 milioni di euro, rimborsati quasi totalmente da Agsm. Ora che questa enorme operazione è finalmente terminata – ha aggiunto il Sindaco – si riuscirà ad assegnare la gara prima della fine del mandato amministrativo e a concludere i lavori entro l’estate 2013, fornendo così alla città un servizio fondamentale a supporto della stagione turistica estiva”.
“Nell’arco di poche settimane sarà pubblicato il bando di gara e i lavori potranno iniziare presumibilmente in tarda primavera, per terminare entro un anno” ha spiegato Corsi. “Una volta realizzato – ha aggiunto l’assessore - il parcheggio costituirà una grande risposta soprattutto al problema dei bus turistici, che durante la stagione estiva si riversano sulle vie cittadine, e che finalmente potranno trovare una giusta e confortevole sistemazione. Allo stesso tempo il parcheggio sarà un servizio fondamentale, oltre che per i turisti, anche per i cittadini veronesi che faranno visita al Cimitero monumentale, o dovranno recarsi all’Università o negli uffici di Agsm e Acque veronesi”.
Il nuovo parcheggio, che avrà un costo complessivo di 14 milioni 800 mila euro, potrà contare su un contributo di 8 milioni 676 mila euro, finanziati dalla Regione Veneto nel maggio 1999 e da allora accantonati in attesa dell’inizio dei lavori. La realizzazione dell’opera infatti è stata ritardata dalla scoperta nel sottosuolo di materiale contaminato da sostanze inquinanti, che ha reso necessaria una complessa operazione di bonifica e riqualificazione dell’area, suddivisa in tre distinte fasi.
Il parcheggio sarà realizzato su due piani interrati per complessivi 439 posti ; 60 posti per autobus saranno realizzati in superficie. E’ prevista la demolizione dei fabbricati denominati “edifici marmisti” posizionati lungo viale del Cimitero: al loro posto sarà realizzato un nuovo edificio ad un piano fuori terra, adibito a area ristoro, zona servizi per turisti e spazi commerciali per attività connesse al Cimitero Monumentale. L’accesso e l’uscita dal parcheggio sarà localizzata su via Campo Marzo, che verrà allargata; è prevista inoltre la sistemazione dei percorsi pedonali lungo viale del Cimitero in direzione del centro storico, con la realizzazione di un sottopasso pedonale all’incrocio fra ponte Aleardi e lungadige Galtarossa, intervento, quest’ultimo, finanziato nell’ambito delle opere di compensazione a carico dei privati previste dal Pua ex Cartiere.

lunedì 19 dicembre 2011

Veronetta Vintage


Fonte: L'Arena.it del 18/12/2011

FOTOGRAFIA. Immagini dal volume e modernariato al Deposito A
«Verona Vintage»: il libro di Enzo e Raffaello Bassotto documenta scorci del nostro passato prossimo cogliendo l'anima dei luoghi nel loro momento finale IL BRUTTO

Lo chiamano «Vintage», che starebbe per «cosa d'annata», i fratelli Enzo e Raffale Bassotto, fotografi. La Verona Vintage, nelle immagini raccolte nel loro ultimo libro, presentato assieme a un'ampia mostra fotografica all'interno di Deposito A in Veronetta (via XX Settembre 35b), è ritratta in centinaia di immagini, realizzate dal 1983 a oggi. Insegne pubblicitarie, negozi, benzinai, facciate di cinema, ma anche stazioni, case, edifici abbandonati.
Sono scorci che la cronaca magari classifica come degrado urbano, salvo nobilitarli come archeologia industriale. Ma il fotografo ne coglie l'aspetto vitale, l'anima, il bello del brutto. Pop art involontaria, atmosfere alla Edward Hopper.
Il richiamo al pittore americano è palese guardando le immagini delle pompe di benzina. O quel lavaggio di macchine «a mano», con piastrelle a mosaico anni Sessanta, un tempo molto frequentato su Viale Venezia. E ancora, i pochissimi, superstiti vecchi negozi del centro.
Ma al vintage appartengono anche cinema come il Capitol a Porta Vescovo, abbattuto di recente, la cui foto ci conserva memoria della sua facciata razionalista con mattoni a vista, o il Felix a San Martino Buon Albergo, dalla facciata di sapore decò «che potrebbe trovarsi a Miami». Come quel Mr Panino in Zai, che aveva come insegna, sopra all'entrata, un grande panino di plastica.
«Le nostre immagini non vogliono avere il taglio del reportage o del documento, ma vogliono far diventare questi pezzi, che hanno perso il loro utilizzo e sono destinati alla sparizione o alla trasformazione, degli esemplari unici», dicono i fotografi. Come i resti delle scritte originali, anni Trenta, sulla facciata dei Magazzini Generali. SPECIA e ZATA: quant'è rimasto della scritta «Officina frigorifera specializzata». Le lettere di gesso si stanno disfacendo. «È la sorte di tanti manufatti simili a questi», precisano i fratelli Bassotto, «che si vogliono conservare, perché testimonianza del passato. Eppure gran parte di essi sono inevitabilmente destinati a scomparire».
Evocano la pop art altre immagini, come quella di un phone center a Ronco all'Adige o il cinema Smeraldo ad Arcole. Immagini frontali, senza apertura alla prospettiva, alla percezione che non sia documentaristica. Tra i fotografi del passato, i fratelli Bassotto considerano precursori di questo stile «seriale» i coniugi tedeschi Bernd e Hilla Becher, che dagli anni Sessanta iniziarono una sistematica documentazione antologica di insediamenti abitativi e industriali partendo dalla regione della Ruhr. Quando i Becher parteciparono nel 1990 alla Biennale di Venezia, con le loro serie fotografiche divise per tipologie e descritte con una visione frontale e uno sguardo chiaro e rigoroso, fu assegnato a loro il premio non per la fotografia ma per la scultura. «Le loro linee di ricerca sono anche le nostre», dichiarano i Bassotto, «la fotografia vissuta come arte e mezzo di comunicazione, sviluppo di una serie e di una tipologia e una precisa analisi storica e socioeconomica».
Anche nel curriculum dei fratelli veronesi non manca la Biennale d'Arte. Ci sono stati, a Venezia, nel 1995, invitati ad esporre, nell'ambito della mostra l'«Io e il suo doppio», al Padiglione Italia ai Giardini, le loro immagini sui vecchi. Da allora continuano a fotografare per documentare il territorio. Nel 2013 li attende un altro appuntamento espositivo, a Parma, all'Archivio Comunicazione dell'Università dove presenteranno un loro lavoro del 1980, quello su Borgo Nuovo.
«Verona Vintage racconta un destino comune», concludono i Bassotto, «a tante cose che diventano testimonianza di questa Verona non particolarmente attenta ai propri beni». Un libro che fissa nella memoria cose destinate a sparire: immortalare lo stato di precarietà.
Giustamente la mostra, realizzata grazie a Paluani, è ospitata nel vecchio forno del pane Meneghello, riaperto dopo vent'anni a Veronetta. Vi si trovano oltre mille pezzi di un'assortita esposizione permanente di design del Novecento: oggetti e arredi del secolo ormai scorso e di arte contemporanea. Dall'illuminazione di Albini, Sarfatti, Fontana Arte, Mollino, Ponti, ai mobili anni Cinquanta, a quadri di Daniele Nalin, Mauro Reggiani, grafiche di Andy Warhol... Altre testimonianze a futura memoria nella civiltà che cambia.
Maria Teresa Ferrari

martedì 6 dicembre 2011

Filobus: sbloccato il finanziamento statale

Fonte: Agenzia Stampa Comune di Verona, 06/12/2011

Il Cipe nella riunione di questa mattina ha sbloccato il finanziamento di 86 milioni di euro, il 60 per cento del costo totale, per il filobus di Verona. Ne hanno dato notizia nel pomeriggio il sindaco Flavio Tosi, l’assessore alla Mobilità Enrico Corsi, il presidente di Amt Germano Zanella, accompagnato dal direttore generale Carlo Alberto Voi e dal consigliere di amministrazione Francesco Barini.
“Esprimo la soddisfazione di tutta la città per questo risultato tanto atteso – ha commentato il Sindaco Tosi – prendiamo positivamente atto che il Governo Monti, evidentemente al di fuori da influenze politiche negative, ha sbloccato immediatamente una pratica che necessitava solo di un passaggio di natura procedurale. Perciò abbiamo invitato il Ministro Corrado Passera a venire a Verona, affinchè la città possa dare atto di questo suo intervento positivo, che dà ufficialmente avvio ad un progetto atteso da tempo dai cittadini. Le inutili polemiche sulla presunte lentezze dell’Amministrazione comunale – ha proseguito Tosi – hanno rischiato di far perdere a Verona i finanziamenti, perché la pratica era volutamente ferma, a scapito dell’interesse della città. Oltretutto, un ulteriore blocco avrebbe comportato il pericolo di dover rinegoziare le condizioni dell’offerta economica, con un danno finanziario per l’Amministrazione comunale”. “Quest’opera è in linea con quanto ribadito dal Ministro Corrado Clini – ha concluso Tosi – visto che per contrastare l’inquinamento atmosferico e tutelare la salute dei cittadini e dell’ambiente non servono provvedimenti estemporanei, come targhe alterne o blocco del traffico, ma provvedimenti strutturali, come il filobus”.
“Finalmente, dopo una lunga attesa, siamo riusciti ad avere il via libera dal Cipe per il finanziamento del nuovo sistema di trasporto pubblico di massa di Verona – ha detto Corsi – Ora Amt potrà proseguire l’iter amministrativo con l’obiettivo di arrivare il più rapidamente possibile alla sottoscrizione del contratto. Non nascondo che, purtroppo, sono stati persi più di sei mesi di tempo, visto che noi eravamo pronti con le procedure già a marzo. Siamo quindi in dirittura d’arrivo per dare a Verona un sistema di trasporto moderno e tecnologico, che la metterà al passo con le più importanti capitali europee e che sarà in grado di ridurre drasticamente il volume di traffico privato che circola oggi in città”.
“Oggi – ha spiegato il presidente di Amt Zanella – siamo pronti per poter proseguire l’iter amministrativo dell’opera che, oltre ad avere la copertura da parte dello Stato per il 60 per cento dei costi, necessita del finanziamento del 40 per cento da parte di un istituto di credito cittadino, che a seguito di una gara di appalto ne è risultato aggiudicatario. Per quanto concerne il progetto stiamo già lavorando per avere tutte le autorizzazioni necessarie da parte del Ministero e della Provincia, relativamente all’impatto ambientale dell’opera sulla città”.

L’iter per la realizzazione del nuovo sistema di trasporto pubblico di massa può quindi procedere con i successivi passaggi amministrativi per arrivare, dopo la sottoscrizione dell’accordo procedimentale con il Ministero delle Infrastrutture, necessario per rendere operativo il finanziamento statale, alla stipula del contratto con la cordata di aziende guidata dal Consorzio cooperative costruzioni di Bologna, aggiudicataria della gara d’appalto. Dalla firma del contratto, la cordata vincitrice avrà 1.000 giorni di tempo per portare a termine l’opera; compresi nel cantiere ci sono la costruzione del deposito dei mezzi alla Genovesa e il sottopasso di via Città di Nimes.
Il nuovo sistema filoviario veronese (alimentato con fili elettrici fuori città e con generatore diesel in centro storico) avrà 37 mezzi da 18 metri capaci di portare 145 passeggeri l’uno; due i percorsi, per totali 23,7 chilometri, che collegheranno San Michele allo Stadio e il policlinico di Borgo Roma a Ca’ di Cozzi. Oltre alla capofila Ccc di Bologna, della cordata di imprese aggiudicataria dell’opera fanno parte la veronese Mazzi Impresa Generali costruzioni, Soveco, Balfour Beatty Rail, Alpiq Intec Verona e l’olandese Apts di Eindhoven, che produce il sistema di trasporto Phileas di cui il modello veronese, Citea, rappresenta un’evoluzione tecnologica.

sabato 3 dicembre 2011

Veronetta e la crisi economica: fotoreportage dalle principali vie

Veronetta più netta


Fonte: Verona Fedele, pagina 9, 30/10/2011 (veronafedele.it)
Veronetta più pulita? «Ci pensiamo noi»

Qualcuno lo considera il ghetto della città, da cui tenersi possibilmente alla larga. Per altri è il fulcro del sapere accademico e della goliardia universitaria. Altri ancora lo considerano uno degli angoli più belli di Verona, seppur bistrattato. Di fatto, il quartiere di Veronetta fa parte a pieno titolo del centro storico della città, inserito di recente anche nei percorsi turistici dei pulmini che accompagnano i visitatori attraverso gli scorci più belli.
Eppure commercianti e residenti del quartiere, e in particolare di alcune sue strade – tra cui via XX Settembre, via San Nazaro e vicoli annessi – si sentono più immersi in un contesto da prima periferia lasciata allo sbando che parte integrante del centro storico. Tanto che hanno dato il via alla campagna di sensibilizzazione “Veronetta più netta”. Con il duplice obiettivo: spronare i cittadini in primis a rimboccarsi le maniche tenendo più pulito il quartiere, e di provocare, utilizzando senso civico, comportamenti corretti e un pizzico di ironia, una maggior attenzione ai problemi del quartiere da parte del Comune e della prima Circoscrizione.
«Questo quartiere viene lasciato più sporco e abbandonato di altri secondo l’assurda convinzione che tanto noi residenti vecchi e nuovi, studenti, lavoratori e migranti saremmo più trasandati, brutti e cattivi degli altri veronesi. Ma noi non siamo d’accordo e non vogliamo che vengano addossate al nostro simpatico, bello, allegro e colorato quartiere le mancanze di altri, di chi dovrebbe amministrare correttamente anche questa zona della città senza discriminazioni», denunciano i “Cittadini di Veronetta”, un gruppo spontaneo di abitanti della zona, molti italiani ma anche qualche residente e commerciante straniero, che ha promosso la campagna di sensibilizzazione.
La quotidianità di Veronetta, denunciano, è fatta di marciapiedi lerci, ricoperti di mozziconi di sigaretta, cartacce, vetri. Oppure peggio, come deiezioni varie agli angoli delle strade. Una sporcizia che non è certo prerogativa di questo quartiere. Basta infatti visitare uno qualsiasi dei vicoli che confinano con la centralissima piazza Erbe, il venerdì o il sabato notte, per verificare e toccare anche con “naso” la situazione. La differenza, però, è che mentre altre zone vengono ripulite alla svelta, qui lo sporco rimane a terra per giorni. «C’è un’incuria preoccupante» spiega Davide Tinazzi, titolare di un B&B. «Ecco qui una cartaccia, proprio a ridosso della vetrina. Ormai la gente passa e butta di tutto, come se si sentisse legittimata dalla trasandatezza in cui versa la zona», commentano le titolari dell’osteria Morandin che si affaccia su Porta Vescovo.
La campagna di sensibilizzazione è nata all’indomani di un’assemblea pubblica, cui ha partecipato, tra gli altri, anche l’assessore comunale al Traffico e mobilità Enrico Corsi. Residenti e commercianti si sono confrontati sui problemi del quartiere in cui vivono, lavorano e che amano. Hanno focalizzato proprio nell’igiene, nella pulizia di strade e vicoli, nell’ordine dei cassonetti, il punto di partenza per migliorare la zona. Ed hanno sintetizzato questo loro pensiero in una lettera che hanno inviato alle autorità cittadine. Cartelli colorati con la scritta “Veronetta più netta” fanno già capolino da alcuni negozi del quartiere e a breve verranno organizzati anche aperitivi itineranti, rigorosamente allestiti con materiale eco-compatibile, per informare e spiegare le finalità di questa campagna.
Un prima reazione è già stata ottenuta. «Amia ci ha assicurato che provvederà grazie ad un intervento straordinario a fare un’accurata pulizia. Ma noi non abbiamo bisogno di soluzioni drastiche “una tantum”», replica la portavoce del gruppo, Maria Letizia Tonelli. «La riqualificazione di un quartiere parte dalle piccole cose. Dalla raccolta dei mozziconi di sigaretta da terra, da una disposizione ordinata dei cassonetti e loro svuotamento, dalla cura nella pulizia delle strade che dev’essere puntuale e frequente».
«È innegabile che la situazione di Veronetta sia complessa. Le criticità dipendono in larga parte dal fatto che questo è un quartiere dinamico ed estremamente variegato: qui vivono molti anziani, tantissimi giovani universitari e ci sono molti stranieri che non solo risiedono ma anche lavorano in queste vie», analizza Luciano Zampieri, consigliere della prima Circoscrizione in quota all’Udc, che ha aperto un tavolo di dialogo con il comitato. «La nostra attenzione è alta. Molto è stato fatto, basti pensare al parco di salita San Sepolcro o ai giardini della Giarina. Molto c’è ancora da fare: ad esempio la riqualificazione di Porta Vescovo, unica porta a non essere delimitata e valorizzata da un giardinetto». I soldi per realizzare questi interventi, però, al momento proprio non ci sono. E tuttavia l’obiettivo della campagna “Veronetta più netta” non è quello di chiedere finanziamenti o grandi opere. Ma lungimiranza e una quotidianità fatta di rispetto, ordine e pulizia. A partire dall’esempio dei cittadini che nelle prossime settimane, questa l’intenzione dell’iniziativa, dimostreranno che rendere più vivibile e pulito questo bel quartiere è possibile. Basta volerlo.
Ilaria Noro

giovedì 1 dicembre 2011

Natale a Porta Vescovo 2011


fonte: Agenzia Stampa e sito Comune di Verona, 30/11/2011

Si terrà dal 6 dicembre 2011 al 6 gennaio 2012 la seconda edizione di “Natale a Porta Vescovo”, iniziativa promossa dalla 1ª Circoscrizione in collaborazione con il Comitato Carnevale Benefico “Simeon de l’Isolo”, la Banca del Tempo “Tu per me io per te” e gli assessorati al Patrimonio, al Decentramento, all’Istruzione, all’Arredo Urbano e al Commercio del Comune.
Il calendario degli appuntamenti è stato illustrato dal presidente della 1ª Circoscrizione Matteo Gelmetti; presenti il presidente del Comitato “Simeon de l’Isolo” Giuliano Frazza e i rappresentanti delle associazioni che aderiscono all’iniziativa.
“Un appuntamento – spiega Gelmetti – che, dopo il successo della scorsa edizione, torna ancora più ricco di iniziative, rivolte a grandi e bambini”.
Tra gli eventi in programma, la Mostra dei Presepi delle Scuole di Veronetta e la Mostra Fotografica “Ricordi di Veronetta anni ‘50”; sabato 10 dicembre “La Locanda dei Piccoli”, con laboratori per bambini e marionette musicali; nelle giornate dell’11, 17 e 18 dicembre, alle 17.30, momenti di intrattenimento con letture di poesie, il coro degli Alpini di Borgo Venezia, il concerto del Complesso bandistico musicale di San Massimo; in programma anche canti e musiche del Salento al ritmo della pizzica, a cura dell’associazione “Amici del Salento” di Verona. Il 22 dicembre alle 10.30 si terrà la presentazione del libro “La Casa delle Cose” con l’autore Gianpaolo Trevisi. La manifestazione si concluderà il 6 gennaio alle 17 con una “promo” della commedia “El ritorno de Simeon”.

... dentro la porta ... sotto l'albero

La 1^ Circoscrizione Centro Storico, in collaborazione con il Comitato Carnevale Benefico "Simeon de l'Isolo" e la Banca del Tempo "Tu per me - Io per te" e con la partecipazione degli Assessorati al Patrimonio, al Decentramento, all'Istruzione, all'Arredo Urbano ed al Commercio, organizza, dal 6 Dicembre al 6 Gennaio

Natale a Porta Vescovo

L'inaugurazione, con l'accensione dell'Albero di Natale, alla presenza delle autorità, è prevista per martedì 6 Dicembre alle ore 10.30.

All'interno del sito monumentale di Porta Vescovo saranno realizzate:
- la Mostra dei Presepi delle Scuole di Veronetta e
- la Mostra Fotografica "Ricordi di Veronetta anni '50".
Orario apertura 10.00/12.00 - 15.00/17.30.

Nell'ambito della manifestazione, nelle giornate del 6, 10, 11, 17, 18, 22 Dicembre e 6 Gennaio ci saranno inoltre momenti di festa ed allegria per adulti e bambini (marionette musicali, pinata messicana, cori, lettura di poesie, balli...).

Programma completo:

martedì 29 novembre 2011

venerdì 25 novembre 2011

Sopralluogo ai Bastioni Maddalene per la riqualificazione

Fonte: Ufficio Stampa Comune di Verona, 25/11/2011
Foto: bastione Maddelene prima della riqualificazione

Il vicesindaco con delega all’Urbanistica Vito Giacino, insieme alla Soprintendente per i Beni architettonici e paesaggistici di Verona Gianna Gaudini, si è recato oggi in sopralluogo al cantiere delle ex caserme Passalacqua e Santa Marta, al termine dei lavori di ripulitura dei bastioni Maddalene. Alla visita hanno preso parte il presidente della commissione consiliare Urbanistica Marco Comencini, il direttore area Lavori pubblici del Comune ingegner Luciano Ortolani, il presidente dell’Ordine degli architetti di Verona Arnaldo Toffali, il direttore lavori del programma di riqualificazione Passalacqua e Santa Marta architetto Giovanni Policante con i consulenti per il progetto di recupero del parco urbano architetto Vittorio Lino Bozzetto e professor Adriaan Geuze dello studio West 8 urban design & landscape di Rotterdam.
“A giorni –ha spiegato Giacino –inizieranno i lavori di recupero e riqualificazione dei bastioni Maddalene, delle fortificazioni militari e delle gallerie sotterranee, perfettamente conservate, che corrono lungo tutte le mura del compendio. Si tratta della prima parte, 15 mila metri quadri, di quello che diventerà uno fra i più grandi parchi urbani a valenza storico paesaggistica d’Europa, con 182 mila metri quadri complessivi di verde. I lavori di riqualificazione dei bastioni Maddalene termineranno la prossima primavera, consentendo il recupero di un percorso pedonale che riprodurrà i camminamenti delle ronde militari”.
“Siamo in presenza di un comparto urbano –ha sottolineato la Soprintendente Gaudini- con elementi architettonici di straordinaria importanza. Proprio per questa sua valenza, il progetto viene costantemente seguito dalla Soprintendenza in tutto il suo evolversi, con prescrizioni e interventi migliorativi in corso d’opera. Un intervento di fondamentale importanza per il recupero di una vasta parte della città, che viene sottratta al degrado e restituita alla fruibilità pubblica, come previsto dal Codice dei Beni Culturali”.
Il bastione Maddalene, primo esempio di fortificazione militare moderna, perfettamente conservato, risale al 1527 ad opera di Francesco Maria della Rovere, duca di Urbino.
Come ricordato dal vicesindaco, il programma urbano di riqualificazione del compendio Passalacqua e Santa Marta, che sarà a costo zero per l’Amministrazione comunale, viene realizzato con un finanziamento regionale per i progetti di housing sociale di 10 milioni di euro e il contributo di partner privati, l’A.T.I. Sarmar e imprese associate, individuati tramite bando pubblico, aggiudicato a 31, 6 milioni di euro. Tra gli elementi qualificanti del progetto la realizzazione, oltre che del più grande parco della città, del campus universitario, di alloggi residenziali per le fasce più deboli e di una vasta area riservata al polo sportivo e ai servizi per il quartiere di Veronetta.

venerdì 18 novembre 2011

Bus turistici: nuovi percorsi obbligati


Fonte: Agenzia Stampa Comune di Verona, 18/11/2011
[...]
Per tutti i bus turistici sarà possibile fermarsi solo per la salita e la discesa della guida turistica a tutte le fermate del trasporto pubblico urbano.
“Grazie a questo provvedimento – ha detto Corsi – risolveremo in parte il problema del carico di traffico eccessivo in due importanti strade del centro storico, dove prima era permesso il transito dei bus turistici, e allo stesso tempo renderemo più sicura la circolazione. Così facendo inoltre, renderemo sicuramente più efficaci i controlli per verificare l’effettivo pagamento del ticket d’ingresso in città, entrato in vigore a fine 2008”.
[...]
Mappa completa nuovi percorsi obblicati

giovedì 17 novembre 2011

Proseguono i controlli a Veronetta...


Fonte: Agenzia Stampa Comune di Verona, 17/11/2011

Prosegue l'attività di controllo della Polizia municipale nella zona di Veronetta, dove anche negli ultimi giorni sono stati effettuati servizi dedicati di prevenzione per la tutela del decoro, la sicurezza urbana e la vivibilità del quartiere.
In via XX Settembre i vigili di quartiere hanno controllato un cantiere, accertando due violazioni: una al regolamento di igiene, che vieta di produrre polveri ed una al codice della strada, visto che alcune attrezzature erano state depositate sul suolo pubblico senza la preventiva autorizzazione.
I vigili di quartiere hanno poi rimosso e avviato alla demolizione le carcasse di sette biciclette e tre ciclomotori, abbandonati in sosta e diventati inservibili.
in zona università, in particolare in via Vipacco, sono proseguiti i controlli contro le persone che soddisfano bisogni corporali all'aperto: ieri sera è stato fermato e multato un giovane universitario, che stava urinando tra due auto in sosta.
Rimane alta l'attenzione sulla sicurezza stradale e la circolazione: tre auto sono risultate senza copertura assicurativa. L'ultima ieri mattina, quando un automobilista a bordo di una Opel Corsa, fermato per un controllo, ha esibito agli agenti documenti assicurativi falsi, ben riprodotti e tali da ingannare anche un occhio esperto: dagli accertamenti nelle banche dati Ania è emerso che il veicolo era senza copertura dal 2007. L'uomo, un cittadino rumeno residente in città, è stato perciò denunciato all'autorità giudiziaria per uso di atto falso e il veicolo sottoposto a sequestro amministrativo.
Controllati in zona anche gli spazi di sosta dei residenti, spesso occupati da veicoli non autorizzati: 66 le violazioni accertate nelle vie del quartiere.

sabato 5 novembre 2011

Veronetta bella di giorno, ma la notte diventa un Bronx


Fonte: L'Arena.it del 05/11/2011

LA DOPPIA FACCIA DEL QUARTIERE. La notte di Halloween due ragazze aggredite. E sono in arrivo altre telecamere. Residenti e negozianti: «Quando le attività chiudono, la zona è in mano a gente che sopravvive tra spaccio in strada e furti»

Verona. La doppia faccia di Veronetta. Di giorno tutto sembra tranquillo, di sera spuntano individui e giri inquietanti. Questa almeno è la percezione di chi, nel quartiere, ci abita e ci lavora. E succede che la percezione trovi conferma in qualche brutto episodio, come quello accaduto la notte di Halloween, quando due ragazze di ritorno da una festa sono state aggredite e picchiate da tre nordafricani.
I vigili, però, stanno lavorando alacremente, controllando centinaia di negozi, locali, case in affitto, automobilisti, svolgendo un'opera a 360 gradi. A giorni, arriveranno anche sei nuove telecamere. «Non abbassiamo la guardia», assicura il comandante Luigi Altamura. «Ma bisogna distinguere la sicurezza reale da quella percepita. A Veronetta, il numero dei reati è in linea con gli altri quartieri».
DI NOTTE. Neppure abitanti e commercianti vogliono sentir associare Veronetta a un «Bronx» cittadino. «Ma i problemi diminuirebbero se ci fossero anche pattugliamenti notturni», dicono, «soprattutto nei vicoli dove si concentrano certi movimenti loschi». Durante la giornata, infatti, gli assidui controlli delle forze dell'ordine, uniti al continuo passaggio di persone, bastano come deterrente. «Ma quando le saracinesche si abbassano, le luci dei negozi si spengono e gli abitanti si tappano in casa, Veronetta resta in mano agli sbandati».
PROBLEMI. Cosa succede? Risse tra bande in preda ai fumi dell'alcol e spaccio di droga, per arrivare alle aggressioni e ai borseggi. Di minore gravità, ma pur sempre fonte di degrado, sono gli schiamazzi notturni, provocati soprattutto da ubriachi. Il fattore di rischio, lo dicono i residenti, è «l'alta concentrazione di immigrati». Però si fanno le dovute distinzioni. Marina Reani, commessa, afferma: «I problemi derivano dagli stranieri che non si integrano e non si adeguano alle regole. Ma ci sono anche tante brave persone, come i cingalesi che lavorano sodo, o le badanti rumene impegnate nell'assistenza».
Ma di contro, si parla di appartamenti sovraffollati, con viavai di persone sempre nuove e sconosciute, di esercizi che non rispettano gli orari di chiusura, sospettati di attività illecite, e poi di palesi passamano di droga. «Si tratta di gente che non ha un lavoro e sopravvive con spaccio e piccoli furti. Io di sera non esco più», dice Z.F., che abita in zona San Vitale, e ha già subito un'aggressione con scippo.
«Ci sono gruppi di stranieri che bevono troppo e iniziano a insultare i passanti e a fare baccano. Noi per primi dobbiamo fare una selezione della clientela. Ma non è un problema che riguarda solo Veronetta», osserva Mirco Mantovanelli, barista. «Frequento il quartiere da nove mesi, e ho visto un paio di volte alcuni magrebini fare a botte», racconta Sara Adami, che lavora in un locale della zona. «Di giorno, le forze dell'ordine passano, si fermano quando notano qualcosa di sospetto. Questo è molto importante come opera di prevenzione», spiega.
«Ma è la sera che la musica cambia», aggiunge un tabaccaio, che afferma: «I punti peggiori sono in via XX settembre, verso Porta Vescovo».
PROGETTO VERONETTA. Altamura incoraggia le segnalazioni: «Se si è a conoscenza di dove avviene il microspaccio, ad esempio, lo si dica. La collaborazione è importante. Per quanto riguarda ubriaconi e bar fracassoni, ci sono anche in altre zone, e non si può dire che esista un allarme sicurezza a Veronetta», sottolinea il comandante dei vigili che elenca gli interventi a tappeto. «Dai controlli è emersa l'assenza di contratti in alcuni alloggi in affitto, non solo tra stranieri ma anche in ambito universitario. I locali notturni sono e resteranno sotto controllo. Abbiamo passato al vaglio centinaia di negozi, stranieri e italiani, rilevando una situazione migliore del previsto. Il "progetto Veronetta" ha dato i suoi frutti e verrà esteso ad altri quartieri».
Lorenza Costantino

Fonte: tgverona.it del 05/11/2011

Sono proseguiti anche questa settimana i controlli della Polizia municipale a Veronetta, con pattuglie specifiche del reparto Territoriale e Motorizzato a supporto dell’attività dei Vigili di quartiere. Nei giorni scorsi sono stati controllate diverse zone sia per tutelare i residenti, che per contrastare fenomeni di degrado. Le verifiche sulla sosta, che hanno riguardato sia la zona dell’Università che quella verso San Nazaro e via Giusti, hanno portato ad accertare una novantina di violazioni per sosta senza permesso o in zone vietate.

In via XX Settembre invece gli agenti hanno fermato una donna nigeriana alla guida di una Fiat Punto per un controllo. La 33enne, residente in Italia da diversi anni, era alla guida con una patente nigeriana, documento non convertibile e perciò utilizzabile nel nostro Paese solo per un anno. La violazione ha comportato il fermo amministrativo per un mese del veicolo e la denuncia all’Autorità giudiziaria della donna. La pena prevista è una sanzione fino a 9 mila euro e l’arresto fino a un anno.

Altre violazioni sono state accertate in via San Vitale, dove i veicoli in uscita da via Trezza percorrono in contromano un tratto di strada per proseguire poi in vicoletto Scrimiari. La violazione comporta una multa di 154 euro e la decurtazione di quattro punti dalla patente. Lunedì scorso in via San Nazaro gli agenti sono intervenuti per fermare una persona ubriaca che creava problemi all’esterno di un negozio. L’uomo, un 35enne, è stato identificato dalla Polizia municipale ed allontanato.

venerdì 4 novembre 2011

Navetta Passalacqua-Piazza Erbe del 4/11 al 31/5

Fonte: Agenzia Stampa Comune di Verona, 3/11/11
Parte da domani venerdì 4 novembre, fino a maggio 2012, il servizio parcheggio e taxi-navetta dalla Passalacqua a Piazza Erbe, promosso dal Comune in collaborazione con Amt. Il servizio, al costo di 2 euro, sarà attivo nelle seguenti fasce orarie: il venerdì e il sabato dalle 20 alle 2, il sabato dalle 15.30 alle 19.30.
Il nuovo servizio, realizzato con il sostegno delle associazioni di categoria, è stato presentato oggi a Palazzo Barbieri dall’assessore alle Attività economiche Enrico Corsi; presenti il presidente di Amt Germano Zanella e i rappresentanti di Confcommercio Bepino Olivieri e di Confesercenti Alessandro Torluccio.
“Un’iniziativa a vantaggio dei cittadini che nel fine settimana vogliono raggiungere il centro città per trascorrere la serata o per lo shopping – spiega Corsi - con soli 2 euro infatti, sarà possibile lasciare l’auto alla Passalacqua e raggiungere piazza Erbe senza il problema di dover trovare parcheggio. Un servizio – aggiunge Corsi – che favorisce l’ingresso in città di cittadini e turisti, a vantaggio anche delle attività commerciali e delle numerose iniziative in programma per il periodo natalizio”. “Si tratta di un progetto sperimentale –sottolinea Corsi – che potrebbe venire esteso a tutti i giorni della settimana e mettere in rete più parcheggi, per dare una risposta concreta al problema della sosta in città”.
“Due taxi navetta di 8 posti ciascuno – aggiunge il presidente di Amt Zanella – effettueranno servizio non stop sia durante l’orario diurno che durante le ore serali, in modo da garantire un continuo trasporto di persone”. In riferimento alla sicurezza del parcheggio Passalacqua, Zanella ha ricordato “la costante presenza di personale addetto alla sorveglianza e il sistema di telecamere presenti nell’area, a tutela dei passeggeri e delle loro auto”.

venerdì 28 ottobre 2011

El filubus de la politica


Leggo sui quotidiani "Verona: è scontro sul filubus". bene - digo mi - ancora el ga da partir e ghemo già el primo scontro... alla faccia de la sicuressa de sti mezzi moderni e a l'avanguardia tennologica...
Comunque quel del trasporto publico (de masa?) a Verona l'è na barseleta che no la fa manco più da ridar... i schei de Roma gheli o no gheli? boh... intanto partemo con un progeto che no el piase a nisuni, ma che sicome che l'è l'unico che ghemo i spera che riessa a farghe vinsar de novo la caregheta alla elesioni...
Insoma, leggo meglio la notissia e vedo che nel centro de Verona el va a diesel EURO5 (que moderno!) e che ognuni de sti filubus el costa 1.500.000€ (37 mezzi a 55,5 milioni), saria un milion e mezo de euro. Insoma, considerato quel che costa la Ferrari, forse con tutti quei schei se podaria comprar qualche cossa de meio in fatto de tennologia ecologica (green-come dise me fiol). Ah! dimenticavo: co quel prezo, ghemo la posibilità de sceglierghe el color, il che giustifica la somma. Insomma podemo farlo gialloblù, così i tifosi i lo usarà pa andar a stadio! S'intende, sia Chievo che Hellas, con buona pace de l'AGSM... Considerato che quando gho comprà la me tilitaria el gialloblù no i ghe l'avea mia in concessionaria, questa l'è na bela notissia - in compenso mi gho dato un po' meno schei...
Ma le bele notissie no l'è mia finide: questi bei mezzi tennologici viagiarà a diesel EURO5 par le nostre strade par 20 ani (quindi più par meno fin al 2034) poi i sarà rinnovati par altri 20 ani - quindi filubus novi de paca EURO5 dal 2035 al 2055! Insoma, i ghe fa el prezo de favor de 1 milion e meso, però ghemo da usarlo fin al 2055! nel fratempo l'omo l'avarà inventà el teletrasporto, ma el comun de Verona el ghavarà anco' el filubus a diesel EURO5... soldi ben spesi, se dirà en campagna elettorale... ma in realtà l'unica campagna dove mandaria certi amministatori l'è quela de drio de casa mia, a catar pomi...
Bepi

sabato 22 ottobre 2011

Ex caserma Passalacqua, un parco dalle macerie

Fonte: Ufficio stampa Comune di Verona del 21/10/2011

Il vicesindaco Vito Giacino, insieme alla Soprintendente Gianna Gaudini, si è recato oggi in sopralluogo al cantiere del compendio delle ex caserme Passalacqua e Santa Marta, dove è in atto l’intervento di riqualificazione iniziato a fine maggio con la demolizione dei vecchi capannoni militari e la bonifica dell’area.
Presenti il presidente dell’Ordine degli Architetti Arnaldo Toffali e il presidente della commissione consiliare urbanistica Marco Comencini .
La visita ha riguardato, in particolare, la parte di Mura Magistrali compresa tra porta Vescovo e i bastioni Maddalene, un’area verde attualmente in stato boscoso e abbandonato, i cui lavori di riqualificazione inizieranno nei prossimi giorni per concludersi tra marzo e aprile 2012.
“In primavera – spiega Giacino - sarà pronta la prima parte (25 mila metri quadrati) di quello che diventerà il più grande parco urbano della città, con una superficie di oltre 180 mila metri quadrati, più del doppio del parco di San Giacomo. Se i tempi di progettazione saranno rispettati – aggiunge Giacino – si può ipotizzare l’inaugurazione del parco nel suo complesso nel 2014”.
Come ricordato dal vicesindaco, il programma urbano, che sarà a costo zero per l’Amministrazione comunale, è realizzato con un finanziamento regionale per i progetti di housing sociale di 10 milioni di euro e il contributo di partner privati, l’A.T.I. Sarmar e imprese associate, individuati tramite bando pubblico, aggiudicato a 31, 6 milioni di euro. Tra gli elementi qualificanti del progetto, l’assessore ha sottolineato “la realizzazione, oltre che del più grande parco della città, del campus universitario, di alloggi residenziali per le fasce più deboli e di una vasta area riservata al polo sportivo e ai servizi per il quartiere; un intervento di alta qualità architettonica – aggiunge Giacino – esemplare dal punto di vista del risparmio energetico e degli standard previsti per il quartiere. Ringrazio la Soprintendenza di Verona e il Corpo Forestale dello Stato – conclude il vicesindaco – per la preziosa collaborazione nella stesura di un piano complesso, come pochi in Europa, che coniuga lo sviluppo urbano con la tutela del patrimonio ambientale”.
“Un intervento – afferma la Soprintendente Gaudini – di fondamentale importanza per il recupero di questa vasta parte della città che, seppure degradata, contiene edifici monumentali di straordinari importanza”. La Soprintendente Gaudini ha ricordato le numerose prescrizioni inserite nel parere favorevole della Soprintendenza al progetto di recupero e “la facoltà di intervenire in corso d’opera, sulla base delle prossime indagini conoscitive, per riqualificare al meglio questo bene e restituirlo alla pubblica fruizione, come previsto dal Codice dei Beni Culturali”.
Per l’architetto Toffali “siamo di fronte al primo esperimento progettuale che unisce la finanza pubblica con quella privata, un cantiere aperto in cui è possibile portare il proprio contributo per la realizzazione di una città di qualità”.
A questa prima fase di bonifica ambientale, che dovrebbe concludersi entro il mese di novembre e comprende anche l’eliminazione dei residui di amianto presenti nell’area (20 mila chilogrammi di amianto già trasportati), seguirà la bonifica bellica con il recupero dei rifiuti presenti nel sottosuolo e la depermeabilizzazione della superficie asfaltata.
Questi, in sintesi i dati del progetto: 270 mila metri quadri la superficie totale dell’area; 183 mila metri quadri il parco urbano; 4 Km di piste ciclabili; 1000 nuovi alberi piantati, pari a 2300 tonnellate l’anno in meno di CO2; capovolta la proporzione attuale fra aree pavimentate e aree verdi: aree pavimentate attuali 70%, aree verdi attuali 30%; aree pavimentate di progetto 30%, aree verdi di progetto 70%; palestra di 1700 metri quadri unita a 4 campi sportivi di cui uno coperto; 18.500 metri cubi di servizi vari per il quartiere; 10 mila metri cubi per servizi e residenze per l’Università; 155 unità di edilizia residenziale libera, 24 unità di edilizia locativa agevolata, 92 unità di edilizia convenzionata e 28 di edilizia sovvenzionata; 1450 parcheggi, la maggior parte interrati, 780 dei quali pubblici.

Fonte L'Arena.it del 22/10/2011
GRANDI OPERE. Sopralluogo della sovrintendente nell'area dell'ex caserma. Demoliti 230mila metri cubi di fabbricati. La prima area verde pronta in primavera. Campus e alloggi. Eliminati ventimila chili di amianto

Verona. Dove c'erano le palazzine e i capannoni militari che fino al 6 dicembre 2007 ospitavano il reparto comando del Comfoter, le forze operative terrestri, ora ci sono cumuli di macerie. Lo spettacolo desolato che si presenta negli immensi piazzali dell'ex caserma Passalacqua è il risultato del lavoro di demolizione iniziato a fine maggio e pressoché portato a termine. In tutto 230mila metri cubi di fabbricati rasi al suolo. Restano in piedi l'ex palazzina della protezione civile, ora utilizzata come quartier generale del cantiere e il serbatoio dell'acqua.
Ieri il vicesindaco Vito Giacino e la soprintendente Gianna Gaudini hanno compiuto un sopralluogo nell'area. L'intervento sta proseguendo con la bonifica ambientale cui seguirà quella da eventuali residuati bellici che potranno essere rinvenuti nel sottosuolo. Finora sono stati asportati, «rispettando tutte le normative di legge» si sottolinea a Palazzo Barbieri, 20mila chili di amianto.
La visita ha riguardato, in particolare, la parte di Mura magistrali compresa tra Porta Vescovo e bastioni Maddalene, attualmente ridotta a una sterpaglia. Si tratta della prima porzione di parco che sarà completata «tra marzo e aprile 2012, salvo imprevisti», assicura Giacino: «i primi 25mila metri quadrati di quello che sarà il più grande parco urbano della città, con una superficie di oltre 180mila metri quadrati, più del doppio del parco di San Giacomo che se i tempi di progettazione saranno rispettati potremo aprire nel 2014».
Ribattendo alle polemiche, il vicesindaco ha mostrato alcune foto di alberi tagliati durante le demolizioni. «Si è parlato», esclama, «di strage di alberi ma le immagini parlano da sole, si vede benissimo che erano ammalati e avrebbero rappresentato un pericolo per le persone». Nel parco, fa sapere, saranno piantati un migliaio di nuovi alberi. E «non alberelli ma essenze dalla consistente massa arborea». La soprintendente Gaudini parla di «intervento di fondamentale importanza per il recupero di una vasta area in stato di degrado che contiene edifici monumentali di straordinaria importanza» e ricorda le numerose prescrizioni «di cautela» al progetto di recupero tra cui la «facoltà di intervenire in corso d'opera anche sulla base delle indagini nel sottosuolo che potrebbero riservarci sorprese». L'intervento comprenderà anche il ripristino dei terrapieni in quanto parte integrante della struttura difensiva.
Tra gli elementi qualificanti del progetto, il vicesindaco ha sottolineato «la realizzazione del campus universitario, di 150 alloggi residenziali e di altrettanti a edilizia economica e di una vasta area riservata ad attività sportive e di svago». La prima fase di bonifica ambientale dovrebbe concludersi entro il mese di novembre.
[...]E.S.